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17/04/2020
Maurizio Acerbo
Nelle votazioni in corso al parlamento europeo sulla crisi emergono le vere posizioni su come affrontare la crisi.
Il nostro gruppo Gue/Ngl ha proposto un documento organico che prevede l'intervento della Bce, bond condivisi per la lotta al virus e per il green new deal, tassa del 25% per multinazionali. Sui nostri emendamenti 63 e 64 con queste proposte, hanno votato contro tutti i gruppi presenti nel parlamento europeo, quelli di cui fanno parte Pd, Renzi, +Europa, Forza Italia, Lega e Meloni, sia i gruppi della maggioranza di Ursula Von der Layen che le destre sovraniste. Solo il Movimento Cinque Stelle ha votato a favore.
Il PD ha votato come la Lega sempre contro o si è astenuto sul nostro emendamento su coronabond.
In Italia l'attenzione si sta concentrando su emendamento soft dei Verdi su condivisione europea dei bond che non è passato. Ma è solo un giochino:
la risoluzione sottoscritta dalla grande coalizione di Ursula Von der Leyen a cui si sono aggiunti i Verdi non prevede i coronabond e contiene il MES.
Solo il nostro gruppo Gue/Ngl, che riunisce le formazioni comuniste e della sinistra radicale e rossoverde di tutta Europa, propone una risoluzione che propone un reale cambiamento e unisce i popoli europei incentrata su intervento BCE e coronabond garantiti da Bce e senza condizioni.
Con amarezza dobbiamo registrare che il PD e il centrosinistra come Forza Italia sono completamente allineati con le posizioni contrarie agli interessi del nostro paese.
Dal voto in Parlamento Europeo si evidenzia che il problema non è solo la posizione dei paesi del Nord ma la posizione liberista dei gruppi di centrosinistra, di centrodestra e di destra. Il problema è di orientamento politico. Vogliono far rimanere le nostre società prigioniere del debito pubblico. Ovvero. I soldi solo alle banche, non per lo stato sociale.