5 morti sul lavoro in 24 ore ma il governo se ne frega. I partiti della destra boicottano i referendum sul lavoro e intanto i lavoratori continuano a morire.
L’ultima vittima della strage questa mattina un giovane muratore di 24 anni caduto dal ponteggio nel cantiere in cui lavorava. Non bastano le denunce, il cordoglio, l’indignazione. È necessario assumere finalmente un numero congruo di ispettori per rafforzare i controlli invece di aumentare le spese militari. È necessaria una legge che preveda il reato di omicidio sul lavoro nel caso di gravi e accertate responsabilità delle aziende.
Mentre il governo e le forze di maggioranza esaltano pretesi straordinari risultati nella crescita dell’ occupazione, che nei fatti però si mantiene ai livelli più bassi in Europa, la realtà segna ben altri primati nella diffusione del lavoro povero, della precarietà, dei part-time imposti, nella fuga all’ estero delle giovani e dei giovani in cerca di migliori opportunità.
La tragica catena delle morti sul lavoro non è altro che il risultato del progressivo, insopportabile, schiacciamento verso il basso delle condizioni e dei diritti del lavoro. Non c’è futuro in questo paese se non si rovesciano le politiche che negli ultimi decenni hanno messo al centro le logiche del mercato e gli interessi delle imprese e del profitto penalizzano fortemente il lavoro.
Si parte dalla campagna referendaria, dalle lotte in corso, dalle tante resistenze diffuse nel nostro paese. La sicurezza comincia dal rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, da un lavoro senza ricatti e da salari che garantiscano una vita dignitosa. Per questo è necessario un salario minimo di 10 euro orari indicizzato così come prevede la legge di iniziativa popolare che abbiamo depositato in parlamento dal dicembre 2023 e dare vita a una rinnovata campagna per una legge contro gli omicidi sul lavoro.
Noi di Rifondazione Comunista siamo convinti che sia necessaria una legge che introduca il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro. Noi di Rifondazione Comunista siamo convinti che sia necessaria una legge che introduca il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro.
07/05/2025
Maurizio Acerbo , segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea