17/10/2025
da La Notizia
I dazi affossano l'export, soprattutto quello verso gli Stati Uniti: così le tariffe mettono in crisi i settori chiave del Made in Italy.
Il tracollo era annunciato. I primi dati sulle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti erano già stati comunicati, ma ora è arrivata una conferma. Che evidenzia a pieno l’effetto dei dazi, scattati proprio il 7 di agosto. L’export italiano, sottolinea l’Istat, ha registrato un calo complessivo dell’1,1% e la flessione più evidente è quella delle vendite verso gli Stati Uniti: addirittura il 21,1% in meno. Il settore che soffre di più è quello farmaceutico con una flessione del 32%, particolarmente significativa considerando che il comparto rappresenta oltre il 18% del totale delle esportazioni verso gli Stati Uniti.
Export, i dazi affossano il Made in Italy: crollano agroalimentare e vini
A soffrire anche il comparto dei macchinari (-13%) e quello dell’alimentare. In quest’ultimo caso il calo è del 22,8%. Ma le percentuali danno un’idea solo relativa degli effetti dei dazi e allora ad aiutarci arriva l’Ufficio Studi di Cia-Agricoltori italiani, che effettua una stima analizzando i dati Istat: il Made in Italy agroalimentare ad agosto ha fatto segnare una perdita rispetto allo stesso mese del 2024 pari addirittura a 126 milioni di euro in soli trenta giorni. Molto negativo anche il dato relativo alle vendite di vino negli Usa, con un crollo del 28% tra luglio e agosto dettato in gran parte della scorte già accumulate nei magazzini degli States in previsione dei dazi.Il tracollo di agosto arriva, comunque, dopo un aumento delle esportazioni nei primi mesi, legato però soprattutto alla volontà delle aziende di anticipare le vendite prima dell’entrata in vigore delle tariffe imposte da Donald Trump.
All’opposto, invece, volano le importazioni dagli Stati Uniti: +68,5%, trainate soprattutto dai farmaceutici (+422%). Il dato complessivo delle esportazioni italiane fa registrare un calo del 2,7% su base congiunturale, ma non vanno meglio le importazioni: -3,7% su base mensile. Il saldo resta comunque positivo a 2.050 milioni. Il calo delle vendite verso i Paesi extra-Ue – con un netto calo anche verso Turchia (-25,9%) e Cina (-16,3%) – viene in parte compensato dall’aumento di quelle verso i mercati europei (+5,4%). Complessivamente, comunque, le esportazioni ad agosto sono diminuite, rispetto all’anno precedente, dell’1,1% in termini monetari e del 2,8% in volume, a causa del peso dell’inflazione.