Alla Sapienza cariche e manganellate al corteo pro-Palestina. Due studenti sono stati arrestati e diversi sono rimasti feriti
Prima il corteo al grido “Fuori la guerra dall’Università”, poi la tensione che sale fino a sfociare in uno scenario da guerriglia con lo scontro frontale tra gli studenti della Sapienza di Roma e le forze di polizia in assetto antisommossa.
Si è conclusa nel peggiore dei modi, con almeno tre fermati e diversi feriti, la protesta degli oltre duecento universitari pro-Palestina che si erano radunati in occasione della seduta congiunta del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione della Sapienza, chiamata a decidere la posizione dell’Ateneo in merito alle relazioni con le università israeliane.
SCONTRI E MANGANELLATE AL CORTEO PRO-PALESTINA A LA SAPIENZA
Una riunione che si è conclusa con il documento, redatto al termine della seduta, in cui si legge che la Sapienza, oltre a chiedere la fine delle ostilità tra Israele e Hamas, “rifiuta l’idea che il boicottaggio della collaborazione scientifica internazionale, la rinuncia alla libertà della didattica e della ricerca, e la negazione delle associate responsabilità di ogni singolo ricercatore possano favorire la pace e il rispetto della dignità umana”. Un documento che ha fatto aumentare la rabbia dei manifestanti che avrebbero provato ad assaltare prima il rettorato, poi il commissariato, venendo fermati dalle forze dell’ordine.
A quel punto gli studenti si sarebbero radunati in un corteo spontaneo nel corso del quale, secondo gli agenti, avrebbero danneggiato una volante, finendo per scontrarsi con i poliziotti. Del tutto diversa la ricostruzione dei collettivi studenteschi secondo cui il gruppo di manifestanti voleva raggiungere pacificamente la questura ma sarebbe stato fermato dalla polizia che poi avrebbe caricato e manganellato gli studenti.
16/04/2024
da La Notizia
di Franco Pigna