02/12/2025
da Ansa
Cavo Dragone al Ft: 'Studiamo di tutto'. Mosca: 'Irresponsabili'
Davanti alla guerra ibrida di Mosca la Nato sta valutando una postura più 'aggressiva' alla luce degli attacchi informatici, dei sabotaggi e delle violazioni dello spazio aereo alleato, attributi spesso alla Russia.
Lo ha affermato l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare della Nato, in un'intervista al Financial Times. 'Stiamo studiando tutto', ha assicurato. 'Sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi: essere più aggressivi o proattivi, invece che reattivi, è qualcosa a cui stiamo pensando'.
Le parole di Cavo Dragone arrivano dopo mesi di dibattiti intensi all'interno dell'Alleanza, con i falchi - soprattutto sul fianco orientale - che chiedono azioni più decise davanti ai continui test della Russia - l'ultimo episodio sospetto risale alla notte scorsa, quando l'avvistamento di 57 palloni aerostatici nello spazio aereo lituano ha imposto la chiusura per undici ore dell'aeroporto di Vilnius -, mentre gli alleati occidentali sono più restii ad attraversare il Rubicone. Il comandante supremo, il generale Usa Alexus Grynkewich, ha ad esempio proposto al Consiglio Atlantico una sorta di armonizzazione delle regole d'ingaggio nel quadro della nuova missione Sentinella dell'Est, così da non dover chiedere lumi ogni volta alle capitali sul tipo di risposta da mettere in campo con gli effettivi che ha a disposizione. Fermo restando che, in caso di rischio grave e immediato, ha sempre l'autorità per intervenire, come ha fatto abbattendo i droni russi in Polonia.
Un conto però sono i missili, un altro il cyber. Qui potrebbero aprirsi degli spazi sinora inesplorati. 'Essere più aggressivi rispetto alla nostra controparte - ha precisato Cavo Dragone - potrebbe essere un'opzione. Le questioni sono il quadro giuridico, il quadro giurisdizionale, chi lo farà?'. Cavo Dragone ha ammesso che la Nato e i suoi membri hanno 'molti più limiti della nostra controparte per motivi etici, legali, giurisdizionali. È un problema. Non voglio dire che sia una posizione perdente, ma è una posizione più difficile di quella della nostra controparte'. Mosca, insomma, ha molti meno scrupoli della Nato, che è pur sempre un'alleanza difensiva.
Visitando un centro di comando delle truppe impegnate nel conflitto in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le forze di Mosca devono prepararsi a continuare a combattere anche durante l'inverno. "Putin - scrive il Cremlino sul suo canale Telegram - ha ringraziato i comandanti e il personale delle formazioni per le azioni riuscite, e ha posto l'obiettivo di garantire alle forze russe tutto ciò di cui hanno bisogno per condurre azioni militari nel periodo invernale prossimo". Le forze di Mosca hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti. Peskov ha detto che Putin ha visitato uno dei posti di comando delle forze impegnate nel conflitto in Ucraina, dove ha ricevuto i rapporti del capo di Stato maggiore Valery Gerasimov e altri alti ufficiali. "Il generale Gerasimov ha riferito al comandante in capo (Putin) della liberazione delle città di Krasnoarmeysk (il nome russo di Pokrovsk, ndr) e di Volchansk, così come dei risultati delle operazioni offensive delle truppe in altre aree", ha detto il portavoce del presidente. Il Cremlino ha aggiunto che il comandante delle forze del Gruppo Est, Andrei Ivanayev, ha riferito a Putin dell'"inizio dell'operazione per la liberazione della città di Hulyaypole, nella regione di Zaporizhzhia, da parte delle unità della 5/a Armata". "Al momento - ha detto ancora il Cremlino - le unità della 5/a Armata stanno conducendo combattimenti urbani nella parte nord-est della città".
Ecco perché non è facile accomodare la linea degli alleati più esposti alle azioni russe. Cavo Dragone ha affermato, infatti, che 'un attacco preventivo' potrebbe essere considerato 'un'azione difensiva', ma poi ha aggiunto: 'È più lontano dal nostro modo normale di pensare e di comportarci'.
Il passaggio ha suscitato l'attenzione dei media russi.
'Riteniamo che la dichiarazione di Cavo Dragone sui potenziali attacchi preventivi contro la Russia sia un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà dell'alleanza di continuare a muoversi verso un'escalation', ha attaccato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Una posizione condivisa dalla Lega: 'Mentre Usa, Ucraina e Russia cercano una mediazione, gettare benzina sul fuoco con toni bellici o evocando attacchi preventivi significa alimentare l'escalation. Non avvicina la fine del conflitto: la allontana.
Serve responsabilità, non provocazioni', ha dichiarato il Carroccio sui social.
'Non mi pare che si debba fare un dibattito' sull'intervista dell'ammiraglio, 'credo che noi dobbiamo tutelare i nostri interessi, proteggere la nostra sicurezza e prepararci anche a difenderci da una guerra ibrida', ha replicato il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, invitando a 'non fare una polemica'. Il presidente Sergio Mattarella ha invece lanciato un monito sulle 'drammatiche conseguenze' della mancata 'realizzazione di una difesa comune europea'. Le hotline delle cancellerie in questi giorni sono appunto caldissime, con l'alto rappresentate Ue Kaja Kallas che, in apertura di giornata, ha definito la settimane come 'forse cruciale per la diplomazia'. E si è detta preoccupata. 'Vedo molta pressione sulla vittima, l'Ucraina, ma allo stesso tempo non vengono richiesti sacrifici alla Russia, che noi sappiamo'.
Mercoledì a Bruxelles si riuniranno i ministri degli Esteri della Nato, ma il segretario di Stato Usa Marco Rubio non sarà presente, perché impegnato appunto nei negoziati. 'Tutti i lavori sono stati risucchiati dalle trattative', confida un diplomatico alleato.

