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Anche missili italiani in guerra. Il SAMP/T italo-francese operativo in Ucraina, ma ce lo dice Macron

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Dall’Italia non erano mai state fornite notizie –segreto di Stato di antico vizio-, ma ieri a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che il sistema di difesa terra-aria SAMP/T da tempo promesso all’Ucraina è stato consegnato ed è operativo.

Macron svela, Meloni vanta

«Sono felice di potervi annunciare con la mia collega italiana Giorgia Meloni che il SAMP/T franco-italiano è ora dispiegato e operativo in Ucraina, dove protegge installazioni chiave e vite», ha dichiarato il capo dello Stato francese nella conferenza sulla difesa aerea e antimissilistica dell’Europa. La batteria fornita all’Ucraina, composta da componenti italiane e francesi, dovrebbe disporre di tre lanciatori armati con 8 missili ‘Aster 30’ ognuno.

Giorgia Meloni svelata, insegue e vanta

E la premier Giorgia Meloni, all’Eliseo per Roma Expo 2030, insegue: «Il sistema terra-aria Samp-T è oggi operativo in Ucraina. Un contributo importante alla difesa anti aerea del Paese, un esempio concreto di quello che Italia e Francia possono fare insieme. È un sistema fondamentale per difendere civili, persone innocenti e dobbiamo essere fieri di aver lavorato così alacremente affinché si potesse offrire questo strumento nel minor tempo possibile».

Roma Expo 2030 e guerra

Una batteria di ‘Mamba’ è già stata schierata in Romania per proteggere il porto di Costanza sul Mar Nero, mentre una batteria di SAMP/T dell’esercito Italiano è dislocata in Slovacchia, con militari nostri a gestirla. Uno dei cinque sofisticati e costosi sistemi missile anti missile italiani. Macron ieri ha inoltre annunciato che il Belgio sarà ammesso come ‘osservatore’ nel programma franco-tedesco-spagnolo ‘Future Air Combat System’ e che FranciaEstoniaUngheriaBelgio e Cipro acquisteranno assieme a diverse centinaia di missili terra-aria a corto raggio ‘MBDA Mistral’.

Più missili per tutti

Concorrenza interna europea. Una iniziativa che punta a bilanciare l’iniziativa dello scudo aereo europeo (Euro Sky Shield) varata da Berlino e che riunisce 17 paesi europei (ma non Francia, Italia e Polonia) che prevede l’acquisizione di sistemi di difesa aerea tedeschi (IRIS-T), americani (Patriot, già in dotazione alla Bundeswehr) e israeliani (Arrow 3). La Bundeswehr ritirerà i Patriot dal territorio slovacco e in parte da quello polacco per schierarli a difesa del prossimo vertice della Nato, in programma a Vilnius l’11 e 12 luglio.

Riarmo tedesco e Israele

Il 14 giugno il Parlamento tedesco ha approvato un primo stanziamento di 560 milioni di euro a Israele per l’acquisizione del sistema antimissile Arrow-3, in una maxi commessa da quasi 4 miliardi. Insieme ad altri 950 milioni per l’acquisto di 6 sistemi di difesa aerea Iris-T SLM di fabbricazione tedesca. Stanziamenti provenienti dal fondo da 100 miliardi di euro varato da Berlino nel marzo 2022 per rafforzare le difese del Paese alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina. Come Israele rientri nella crisi ucraina non è strato spiegato. Si sa che il contratto con Israele verrà firmato entro la fine del 2023 e il sistema Arrow 3 dovrebbe essere consegnato entro la fine del 2025.

Armamenti e affari

Il progetto ‘Euro Sky Shield’ ha irritato Parigi non solo perché l’Eliseo non è stato informato preventivamente dell’iniziativa tedesca, denuncia ‘Analisi Industria’ e i siti specializzati del settore militare,  ma soprattutto perché prevede l’acquisto di sistemi di difesa aerea extra-Ue come Arrow 3 e Patriot e non include il franco-italiano SAMP/T. Ma Ieri a Parigi, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius ha offerto l’integrazione del SAMP/T nella struttura Sky Shield. Come riferisce il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, per Pistorius «tutto può essere integrato nella struttura esistente della difesa dei cieli europei».