26/09/2025
da Il Giunco
La candidata sostenuta da Toscana Rossa alle elezioni regionali ha incontrato i cittadini al mercato di Follonica e ha parlato di pace, lavoro, sanità e ambiente
Lavoro, sanità, pace e ambiente. Queste le priorità di Antonella Bundu, candidata alla presidenza della Regione alle elezioni del 12 e 13 ottobre, e della lista che la sostiene, Toscana Rossa (Rifondazione Comunista, Possibile e Potere al Popolo). Oggi Bundu ha incontrato i cittadini follonichesi al mercato del venerdì e ha avuto modo di approfondire la sua visione per il futuro della Toscana e della Maremma.
«Una delle prime cose che ci chiedono le persone è di avere una sanità accessibile e pubblica – ha dichiarato Bundu -. Anche qui a Follonica c’è solo un punto di primo soccorso e neanche un vero e proprio pronto soccorso. Gli spostamenti che devono essere effettuati soprattutto dalle persone più fragili rappresentano un problema. La Regione purtroppo è molto Firenze-centrica, mentre noi vogliamo riportare la sanità sul territorio. Soprattutto la Regione non può chiedere fondi per poi dare questi fondi ai privati: questo è il modo in cui ha scelto di rispondere Giani al problema delle liste d’attesa. Noi crediamo invece che questi fondi debbano essere indirizzati verso il pubblico, per dare la possibilità a tutti di curarsi».
Secondo la candidata l’obiettivo dovrebbe essere il raggiungimento di una sanità pubblica in grado di rispondere alle esigenze di tutto il territorio, compreso quello maremmano, «senza grandi case di comunità se poi non c’è il personale che ci lavora. Se è vero che siamo la seconda Regione in quanto a sanità è anche vero che stiamo andando sempre più verso la privatizzazione».
Lavoro: stop alla precarietà
Il tema della salute incontra poi quello del lavoro: «Esternalizzare il lavoro, come spesso avviene negli ospedali nel settore delle pulizie, con appalti e minutaggio serrato, non fa bene né a lavoratori e lavoratrici né ai pazienti né al mondo del lavoro. Basta appalti, dobbiamo reinternalizzare, spendere i soldi nel pubblico ed avere una visione più ampia e a lungo termine».
Sul problema della precarietà, la candidata sottolinea i problemi di un turismo povero presente anche in Maremma e l’importanza di una corretta interpretazione dei dati sull’occupazione: «Giani, basandosi sui dati Irpet, parla della crescita dal 65 per cento di occupazione (pre-ultima consiliatura) al 70 per cento di oggi, ma dobbiamo andare a vedere che tipo di lavoro è: lavoro a tempo determinato, precario, sottopagato, con un grande divario di genere. Per quanto riguarda gli stagionali spesso i corsi Its sono indirizzati verso moda o turismo e settori che non portano lavoro stabile, con lavoratori che poi vengono lasciati a casa. La Regione al momento non dà una risposta concreta a questo tipo di problemi, anzi sia il centrosinistra sia il centrodestra spesso vedono la stagionalità e la “flessibilità” come elementi positivi. Noi combattiamo questo tipo di visione, anche perché così non si fa il bene dei vari settori lavorativi e viene a mancare il know how, il sapere e la stabilità».
Ambiente e pace
Anche per quanto riguarda l’ambiente per Antonella Bundu non si sta facendo abbastanza: «Un problema che cercheremo di risolvere appena entrati in Consiglio regionale è quello delle spiagge libere. Qui a Follonica mi di cono che c’è un 50 per cento di spiagge che sono libere. Uno degli obiettivi è quello di mantenere questa percentuale, ma non dobbiamo accontentarci. Appena possibile, con lo sblocco delle concessioni a livello nazionale, faremo pressione per far diminuire la percentuale di spiagge date in concessione».
Tassello fondamentale della visione di Toscana Rossa è poi l’impegno per la pace, per il disarmo e per la Palestina: «Ho visto che sono state scese in piazza anche qui tante persone. Si nota che dal basso c’è una grande voglia di fare quello che non stanno facendo il Governo centrale, il Governo regionale o i Comuni stessi: anche qui a Follonica mi dicono che non è stato fatto niente per il riconoscimento dello Stato di Palestina, a differenza di molti altri Comuni anche di destra come Grosseto, che ha approvato una mozione in proposito».
Toscana Rossa: «No ai compromessi»
«Ci sono temi a livello regionale che sono molto sentiti e che si riflettono a livello locale – conclude Bundu -. Noi siamo un’alternativa che ha sempre portato avanti le sue idee. Non ci possono essere compromessi e non abbiamo paura di dire no. Spesso ci dicono che siamo la “sinistra dei no”: è proprio perché abbiamo il coraggio di dire no al precariato o a compromessi politici: andremo avanti su questa linea».
Presenti alla mattinata di incontri anche alcuni esponenti di Toscana Rossa, come Lamberto Soldatini (candidato al Consiglio regionale per la provincia di Grosseto) e Catiuscia Ficcanterri (candidata per Livorno). Quest’ultima ha ribadito come sia «impensabile che le nuove generazioni non abbiano gli stessi diritti delle generazioni precedenti. Spesso i lavoratori sono ricattabili, costretti ad accettare lavori senza le minime norme di sicurezza. Dobbiamo opporci a tutto questo». Per Soldatini poi «si dovrebbero mettere in evidenza le bugie del Governo nazionale di destra, ad esempio quando si vantano dei dati, considerando “lavoratori” anche chi lavora attraverso le agenzie interinali solo una settimana o per brevi periodi. Questo andrebbe detto a voce alta, così come bisognerebbe dire che il centrosinistra e il Pd, pur facendo qualcosa di meglio sul sociale rispetto al Governo, restano comunque allineati con il Governo, soprattutto quando a livello europeo continuano a votare a favore delle armi. Giani è molto bravo a parlare, ma ha governato male. Occorre che la gente capisca che il voto utile non serve a niente». Nella provincia di Grosseto, Lamberto Soldatini e Tamara Tognetti sono i candidati espressione di Rifondazione Comunista, mentre Camilla Carola Marri e Andrea Nannerini sono espressione di Potere al Popolo.