Gli attacchi alle nostre sedi si moltiplicano, da Cosenza a Livorno e Piombino negli ultimi giorni. Segno che anni di revisionismo storico, propaganda anticomunista e riabilitazione del fascismo hanno avvelenato il clima del paese. Ogni nostra sede è un presidio antifascista, democratico, pacifista e internazionalista.
Il fatto che vengano strappate insieme alle nostre quelle arcobaleno dei diritti lgbtqi+ o della pace come accaduto alla casa del popolo di Torpignattara a Roma o quelle palestinesi a Piombino ci riempie di orgoglio. Le nostre sedi sono luoghi di politica pulita, autofinanziata da iscritte/i e simpatizzanti. Non ci lasciamo intimidire da questi atti vandalici.
La matrice fascista di questi attacchi è evidente, ma a alimentarli sono stati tutti coloro che hanno contribuito alla diffusione dell’anticomunismo negli ultimi tre decenni.
Nell’Ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo rivendichiamo con orgoglio la storia del movimento operaio e socialista italiano come principale protagonista della conquista della democrazia nel nostro paese e dei comunisti come principale forza antifascista.
Le politiche neoliberiste e antipopolari e la narrazione anticomunista hanno aperto la strada al qualunquismo e al risorgere delle ideologie di estrema destra.
Solidarietà alle compagne e ai compagni dei circoli che hanno subito questi atti vandalici e che testimoniano quotidianamente che un’altra politica è possibile.
Ringraziamo i partiti e le associazioni che hanno condannato questi atti di intimidazione e vandalismo.
17/02/2025
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista