Striscia di sangue .Nel nord dell'enclave palestinese ospedali collassati. Raid israeliani letali anche in Cisgiordania. 6 le vittime, tra cui un’anziana di 80 anni
Israele è molto vicina a raggiungere lo scopo di rendere totalmente inabitabile (per i palestinesi) il nord della Striscia di Gaza. La popolazione che ancora resiste, costantemente sotto attacco, da tempo non ha accesso a cibo e acqua. E ora è anche priva di assistenza sanitaria. Rimane un solo ospedale operativo nel nord, l’al Ahli, ma funziona a regime ridotto per i continui raid di droni e i colpi di artiglieria pesante che ne hanno danneggiato la struttura.
Sul nord della Striscia si sono concentrati anche ieri gli attacchi più intensi. E ancora due scuole utilizzate come rifugio dagli sfollati sono finite nel mirino dei caccia israeliani a Tuffah, un sobborgo di Gaza City. Secondo Israele, all’interno della Dar al-Arqam e della Shaaban al-Rayes operavano due centri di comando di Hamas; secondo i testimoni che hanno verificato la distruzione causata anche agli edifici residenziali della zona, e secondo le autorità sanitarie di Gaza City, le vittime (sono stati contati almeno 15 morti e una trentina di feriti) sono in gran parte donne e bambini.
Un altro attacco delle Idf contro un’abitazione civile ha provocato 10 morti a Jabaliya, sempre nel nord. Complessivamente, ieri nella Striscia hanno perso la vita almeno 32 persone, I dati aggiornati dal ministero della Sanità gazawi indicano in 45.129 morti e 107.338 il bilancio di sangue dal 7 ottobre 2023 a oggi.
È stata una giornata drammatica anche in Cisgiordania. Nel campo profughi di Balata, presso Nablus, sono morti sotto i colpi dei soldati israeliani un ragazzo di 21 anni e una donna di 80, Halima Saleh Aw Lail, colpita al petto. Tra i feriti c’è anche un uomo di 65 anni centrato alla schiena.
Droni in azione invece a Tulkarem, con quattro vittime palestinesi e diversi feriti gravi. Nell’attacco diretto contro un automobile sarebbe morto anche Tarek Adoush, comandante locale della Brigata dei martiri di al-Aqsa, l’ala militare di Fatah.
20/12/2024
da Il Manifesto