Annunciate 'conseguenze legali' a chi parteciperà. Schlein: 'Non si può vietare l'amore per legge' In aggiornamento continuo
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19:55
Si conclude il Budapest Pride, sinora nessun incidente
Si è concluso il Budapest Pride, una delle più grandi manifestazioni della storia ungherese, senza far registrare, almeno sinora, alcun incidente. Le migliaia di persone che avevano attraversato il ponte Elisabetta per terminare il corteo nella zona dell’università stanno attraversando il ponte in senso inverso, sui marciapiedi, permettendo al traffico di riprendere regolarmente.
17:54
“Siamo oltre 100mila, un enorme successo”
Fonti del Comune di Budapest, che ha promosso la sfilata del Pride nonostante il divieto per legge del governo Orban, parlano di almeno 120.000 manifestanti al corteo che ha invaso la capitale ungherese. “Un enorme successo”, dicono soddisfatti.
17:24
L’estrema destra tenta un nuovo blocco del corteo
Dopo il tentativo di occupare la piazza di partenza e dopo il blocco del Ponte della Libertà, evitato dal corteo, arriva il terzo tentativo dell’estrema destra ungherese di fermare il Pride di Budapest. Quattro manifestanti del ’64 Counties Youth Mouvement’ si sono messi di traverso al termine del Ponte Elisabetta con in mano uno striscione: “Defend Europe” e il simbolo dell’arcobaleno con la barra del divieto. La polizia ungherese, ha preferito non allontanare i pochi manifestanti tenendoli al margine del percorso per impedire l’incontro con il Pride. Il corteo ha proseguito pacificamente.
17:19
Nel corteo anche una delegazione del Comune di Milano
Anche una delegazione del Comune di Milano sta sfilando al gay pride di Budapest, la capitale dell’Ungheria che “oggi è la capitale d’Europa”, ha spiegato la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi.
17:05
Gaynet: “Pride argine ai neofascismi, Orban ko”
“Oggi a Budapest il Pride diventa l’argine all’autoritarismo europeo, con una piazza gigantesca, contro ogni previsione e minaccia, di almeno trecentomila persone, e figure politiche dei più diversi orientamenti. L’arroganza di Orban, che ha dichiarato la manifestazione illegale calpestando i trattati Ue, è stato sconfitto dal coraggio della cittadinanza ungherese ed europea: la Ue prenda atto e agisca legalmente contro l’Ungheria per difendere lo Stato di Diritto e tutelare gli organizzatori dalle ritorsioni del governo”. Così il presidente di Gaynet, Rosario Coco.
16:57
La polizia: “Gli organizzatori non collaborano”
Mentre il Budapest Pride si sta snodando pacificamente nel centro della capitale, e decine di migliaia di persone stanno manifestando pacificamente, la Polizia nazionale ha diffuso una nota online circa l’andamento della giornata: “Gli organizzatori del corteo vietato non collaborano con la polizia. Il traffico stradale e pedonale sul luogo del corteo è caotico. Il percorso effettivo del corteo annunciato è incerto. Il traffico è paralizzato. La Polizia – conclude il comunicato – sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza sul tratto stradale interessato”.
16:41
“Tanti stranieri, Orban non vorrà fare brutte figure”
“Oggi non credo capiterà alcun incidente: siete venuti in troppi dall’estero. Orban non vuole fare una brutta figura in mondovisione, farà finta di essere uno statista”. Ne è convinta una ragazza ventenne ungherese, studentessa di storia, avvolta dalla sua bandiera con i colori dell’arcobaleno. Il suo ottimismo sinora sembra essere giustificato. Una folla enorme, decine di migliaia di persone stanno invadendo il centro della città.
16:20
Il corteo ha raggiunto il ponte Erzsébet
Il corteo del Pride ha raggiunto il ponte Erzsébet, e la folla si è già radunata a metà del ponte. La polizia ha anche chiuso Váci utca per evitare che i manifestanti si disperdano.
16:04
Al Pride cartelli contro von der Leyen
Diversi i cartelli contro la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Ursula, proteggi Orban o la democrazia” è una delle scritte. Molte anche le magliette contro Orban e a favore dei diritti Lgbti+
16:03
Cappato: “Qui per i diritti di tutte e tutti”
15:56
“Siamo qui come Eumans al Pride di Budapest perché manifestare per i diritti delle cittadine e dei cittadini ungheresi significa manifestare per i diritti di tutte e tutti in Europa, per la libertà sessuale e per la libertà di manifestazione e associazione”. A dirlo è Marco Cappato, fondatore del movimento paneuropeo di iniziativa popolare Eumans, presente oggi al Pride di Budapest.
15:43
Al Pride di Budapest si canta 'Bella Ciao' con Schlein
Elly Schlein insieme a tanti altri manifestanti sta intonando 'Bella Ciao' alla sfilata al corteo del Pride a Budapest.
Diversi i cartelli contro la presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen: "Ursula, proteggi Orban o la democrazia" e' una delle scritte. Molte anche le magliette contro Orban e a favore dei diritti Lgbti+
Al via il Pride di Budapest, presenti leader del centrosinistra
Il Pride a Budapest ha cominciato a sfilare.
In testa al corteo il sindaco della città, Gergely Karácsony, accolto dall'ovazione della folla. Anche la folta delegazione di deputati ed eurodeputati del centrosinistra europeo si è unita al corteo. In precedenza i leader politici, tra cui Elly Schlein, Carlo Calenda e la vice premier spagnola Jolanda Diaz erano rimasti nel giardino del palazzo comunale per oltre un'ora. Al momento il corteo avanza in un clima di festa tra bandiere, canti e balli.
15:11
L'ultradestra blocca il ponte di Budapest
I militanti del partito estremista ungherese Patria Nostra hanno bloccato con le auto il ponte Szabadsag, tappa del percorso programmato del Pride, che a momenti partirà dal municipio di Budapest. La polizia non sta intervenendo.
14:44
In tanti davanti al municipio di Budapest tra bandiere e sfottò
Imanifestanti del Pride cominciano a riunirsi davanti al municipio di Budapest da dove partirà il corteo. "La folla al parco del Municipio è già enorme", scrive il quotidiano ungherese Blikk. L'atmosfera è al momento festosa tra bandiere arcobaleno e cartelli-sfottò contro Viktor Orban che ha vietato per legge la manifestazione di orgoglio Lgbtq+.
12:07
Schlein a Budapest, non si può vietare l'amore per legge
"Siamo qui per la libertà e la democrazia. Tu non puoi vietare l'amore per legge. Non puoi cancellare l'identità delle persone, il nostro corpo, siamo persone abbiamo diritti. Vietare il pride è una violazione dei diritti costituzionali europei". Lo ha detto la leader del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa a fianco della presidente del gruppo S&d al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez a poche ore dal Budapest pride. "Nel mio paese, in Italia si stanno bloccando leggi contro l'omofobia: dobbiamo lottare insieme. La vergogna sono gli omofobi non noi che manifestiamo". Lo ha detto la leader del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa a fianco della presidente del gruppo S&d al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez. Quindi ha concluso il suo intervento con 'No pasaran', la parola d'ordine dei repubblicani spagnoli ai tempi della guerra civile.
11:49
Ultradestra sfila a Budapest su stesso percorso del Pride
Con l'autorizzazione della polizia, una manifestazione di estrema destra è cominciata a Budapest, sulla stessa piazza davanti del municipio dove cominceranno a radunarsi alle 14 i partecipante del Pride. Un'altra manifestazione del partito estremista Patria Nostra (Mi Hazank) è prevista sullo stesso percorso annunciato del Pride, e un deputato del partito Elod Novak ha minacciato di chiudere il ponte Szabadsag (Libertà) sul quale intende passare il corteo. "Se la polizia non fa nulla per impedire la marcia Lbgt, faremo noi con i nostri mezzi", ha detto. Gli organizzatori del Pride valutano di modificare il percorso annunciato.
11:21
+Europa, a Budapest per difendere la libertà di tutta l'Ue
"Quest'anno, il governo ungherese ha vietato il Budapest Pride, dopo anni di intensificazione delle restrizioni alla libertà. Il divieto non è solo un attacco a una comunità, ma un attacco alle libertà personali, alla riunione pacifica e ai valori europei. Questo è un attacco alla libertà che rappresentiamo. Il silenzio non è un'opzione, oggi siamo in piazza al fianco di Momentum e del popolo ungherese per difendere tutte le libertà di cui tutti parliamo". Lo scrivono in una nota il segretario di Più Europa Riccardo Magi e il presidente Matteo Hallissey, che guida la delegazione di +E al Pride di Budapest.
"Le libertà civili non sono nazionali, sono europee. Quando i diritti vengono smantellati in un paese dell'UE, l'intera Unione si indebolisce", concludono .
10:34
Calenda, a Budapest contro la deriva autoritaria di Orban
"L'Europa si fonda sullo Stato di diritto, la tutela del diritto di manifestare pacificamente e di amare chi si vuole indipendentemente dal sesso. Oggi sono a Budapest per testimoniare che i liberali non accettano in silenzio la deriva proputiniana e autoritaria di Orban". Lo scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda che oggi prenderà parte al Pride di Budapest.
10:00
Camere di sorveglianza sul percorso del Pride a Budapest
La polizia ha installato camere di sorveglianza lungo tutto il percorso annunciato del Pride che partirà alle 15 del pomeriggio nella capitale ungherese. Saranno usate per sanzionare i partecipanti con multe salate di contravvenzione, usando il sistema di riconoscimento facciale elettronico, in conformità dell'avvertimento del premier Viktor Orban di "conseguenze giuridiche" per i partecipanti. Il sistema finora non era stato mai usato in Ungheria.
Gli osservatori dubitano del funzionamento corretto del sistema. "Questo governo non ha saputo gestire sistemi molto meno complessi, come le liste d'attesa nella sanità pubblica", ha osservato Gabor Horn dell'istituto Republicon. Comunque, la comunità Lgbt ha promesso un assistenza giuridica a tutti gli eventuali sanzionati per far ricorso in tribunale contro le multe. "Un immagine del sistema di riconoscimento facciale sarà insufficiente come prova a carico un tribunale", ha detto un giurista della comunità.
09:57
Verdi Ue, 'non il Pride ma il suo divieto è illegale'
"Il Pride non è illegale, il divieto di questo Pride è illegale: i diritti fondamentali non possono essere messi al bando. Siamo qui a sostenere gli ungheresi e in particolare il coraggio del sindaco di Budapest che si è battuto perchè si tenesse questo evento. Non vogliamo che la democrazia europea evolva in un'autocrazia". Lo ha detto la copresidente dei Verdi Terry Reintke, alla conferenza stampa congiunta a Budapest.
09:53
Renew, l'Ue incompleta se uno Stato non difende la democrazia
"Essere qui non è un atto simbolico ma un atto politico: siamo qui a difesa della dignità del popolo ungherese, del suo diritto a battersi contro il regime di Orban. l'Europa non è completa se uno dei suoi membri chiude lo spazio democratico". Lo ha detto la presidente del gruppo liberale Renew Europe Valérie Hayer nella conferenza stampa congiunta a Budapest.
09:50
Foti, Pride? 'Tutelare la libertà di manifestare'
"Soprattutto a livello del Consiglio affari generali il tema dello stato di diritto è un tema che viene affrontato ogni volta che viene convocato. Devo dire che uno dei più tartassati sotto questo profilo è il collega ungherese (Viktor Orban), quindi devo far notare che l'Europa è attiva sotto questo fronte. Quanto poi alle adesioni così politiche io questo lo vedo in un modo diverso perché a mio avviso quello che bisogna tutelare è la libertà di manifestare.
La qualcosa non implica l'obbligo di condividere e tantomeno di partecipare".
Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, a Caffè Europa su radio 1 Rai rispondendo ad una domanda sul pride a Budapest vietato da Orban e sulla partecipazione di almeno una quarantina di eurodeputati progressisti.
28/06/2025