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Cede il fronte ucraino del Donesk, Pokrovsk accerchiata

Cede il fronte ucraino del Donesk, Pokrovsk accerchiata

Politica estera

15/08/2025

da Remocontro

Ennio Remondino

Le forze russe hanno sfondato le linee ucraine a nord est di Pokrovsk su un fronte di 13 chilometri. Dal centro studi Usa ISW ‘Study of the War’, è ‘accerchiamento operativo’, con strade e ferrovie per rifornimenti e rinforzi alle truppe ucraine ora in mano ai russi o sotto tiro.

Una sconfitta pesante

«Nell’intero settore per gli ucraini è ora impossibile inviare rifornimenti e rinforzi in quantità significative e ruotare le truppe. L’assenza di riserve ucraine rapidamente impiegabili per ‘tappare la falla’ sembra trovare conferme nei report che riferiscono di un ampio impiego di droni ucraini contro le truppe che hanno operato lo sfondamento ma non di fanterie», i dettagli tecnici di Analisi Difesa.
«Il nemico, dopo aver trovato delle falle nella difesa, si sta infiltrando più in profondità, cercando di consolidare e accumulare rapidamente le forze per un ulteriore avanzata», per il canale Telegram che gode di ottime fonti tra i militari di Kiev. «La situazione è caotica ma il nemico ha trovato buchi della difesa e si sta infiltrando in profondità».
«’Mash’ riferisce che le truppe russe starebbero espandendo il controllo a sud di Pokrovsk, occupando undici strade e l’autostrada che collega Kramatorsk, e bloccando il rifornimento di munizioni e rinforzi alle forze ucraine nella città».

Cosa vuol dire la caduta di Petrovsk

Pokrovsk, centro logistico strategico per sostenere le ‘fortezze’ nella regione di Donetsk ancora in mano alle truppe di Kiev e proteggere la regione di Dnipropetrovsk, sarebbe quindi ormai da considerarsi perduta insieme all’intero settore che si estende per circa 260 chilometri quadrati. Alcuni canali Telegram ucraini definiscono infatti lo sfondamento del fronte ‘ormai irreversibile’. Il completamento dell’accerchiamento rende già ora impossibile il ritiro ordinato di truppe e mezzi. Ritiro che lo stato maggiore di Kiev non ha finora ordinato, cercando di minimizzare la portata dell’offensiva russa ridotta  a ‘una ricognizione con infiltrazione di piccoli gruppi di sabotatori’.

Prudenze Usa e Zelensky

L’ISW riportava ieri che «è prematuro definire l’avanzata russa nella regione di Dobropillya come una svolta operativa, anche se è molto probabile che le forze russe cercheranno, nei prossimi giorni, di tradurre i loro guadagni tattici in una svolta». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che i soldati russi erano avanzati di circa 10 chilometri su alcuni settori del fronte, aggiungendo che «non hanno equipaggiamento pesante, solo le loro armi leggere, che alcuni sono stati uccisi, altri fatti prigionieri. Troveremo i restanti e li distruggeremo presto».

  • Per il presidente ucraino gli attacchi russi mirano a creare il falso racconto che «la Russia avanza e l’Ucraina perde prima dell’incontro tra Putin e Trump».

Minimizzare o esaltare

Tutti gli eserciti quando sta configurando una sconfitta rilevante, minimizzano la portata degli eventi militari in corso. Ma quasta volta è il britannico Financial Times ha definire la rapida avanzata russa di Pokrovsk «uno dei risultati più significativi dell’esercito russo nell’ultimo anno». Il quotidiano definisce il successo russo una ‘avanzata choc’, sottolineando che «ha scatenato un’ondata di indignazione e confusione a Kiev». Partita politica interna sempre più aperta.

Financial Times e altre verità

La situazione sembra precipitare rapidamente, e media e social ucraini forniscono informazioni ben diverse rispetto alle tranquillizzanti dichiarazioni di Zelensky. Il quotidiano Strana afferma che la situazione è pericolosa e prevede che nei prossimi giorni l’Ucraina «potrebbe perdere centinaia di chilometri al giorno, evocando quindi il possibile tracollo dell’esercito che la scorsa settimana fonti militari russe ritenevano possibile nell’arco di due o tre mesi».

Zelensky smentisce ma gli abitanti scappano

E mentre Zelensky accusa Putin di ‘bluffare sullo sfondamento del fronte e l’avanzata a nord di Pokrovsk’, le autorità ucraine di Donetsk hanno ordinato l’evacuazione delle famiglie con bambini da 14 località proprio nel settore dove i russi continuano a guadagnare terreno. Molto dipenderà dalla resistenza che gli ucraini saranno in grado di opporre e da quante forze fresche e riserve i russi potranno schierare nella breccia per sfruttare anche in termini strategici il successo conseguito nelle ultime 48 ore.

  • «Un’operazione che, in caso di successo, chiuderebbe la grande battaglia per la regione di Donetsk e forse l’intera guerra, facilitata dall’assenza di linee fortificate e di truppe ucraine, se si escludono poche brigate territoriali male armate e poco addestrate», la valutazione di Gianandrea Gaiani.

‘Fortezza Donbass’

Lo sfondamento russo a nord est di Pokrovsk ha permesso di superare l’ultima linea fortificata ucraina. Un’ampia vulnerabilità per le sempre più scarse forze ucraine, allungando ulteriormente la linea del fronte rispetto alla cronica carenza di truppe, armi e munizioni di cui soffrono gli ucraini. Il canale ucraino RezidentUA, citando una fonte nello Stato Maggiore di Kiev,  riferisce che le Forze Armate ucraine, nonostante il generale Syrsky abbia inviato le migliori unità disponibili, che però non hanno linee difensive su cui schierarsi per far fronte alla crescente pressione del nemico, e non riescono a respingere l’esercito russo.

Segnali di cedimento

Ieri, secondo canali Telegram militari russi, le truppe di Mosca sarebbero penetrate anche nella roccaforte di Kupyansk, nella regione di Kharkiv (che gli ucraini avevano riconquistato con la controffensiva del settembre 2022). I russi hanno ripreso l’offensiva anche nella regione di Sumy mentre le difficoltà belliche, ben note all’opinione pubblica ucraina, hanno dato nuovo impulso alle diserzioni proprio quando si ingigantiscono per Kiev le difficoltà di reclutamento.

Il canale ucraino Rezident ha riferito che sarebbero state 100mila negli ultimi sei mesi le diserzioni nell’esercito ucraino. Quasi 400mila da inizio guerra mentre 29mila disertori sarebbero rientrati nei ranghi dopo una amnistia che perdona il primo episodio di abbandono dell’unità.

La politica sulla pelle dei soldati

Ad un anno dall’incursione ucraina nella regione russa di Kursk, iniziata nell’agosto 2024 e conclusasi con una disfatta che ha provocato secondo i russi quasi 80 mila morti e feriti tra i militari ucraini e 7mila pezzi d’equipaggiamento perduti, i vertici governativi e militari hanno celebrato il ‘successo dell’operazione’. Il giornale NZZ ne ha commentato il completo fallimento affermando che quelle truppe ben addestrate avrebbero contribuito a difendere meglio il territorio ucraino e soprattutto Donetsk.

Il morale delle truppe ucraine

A minare il morale delle truppe ucraine contribuiscono inoltre altri fattori:

  1. Il numero crescente di perdite in battaglia. Un articolo di le Monde descriveva la necessità da parte Ucraina di creare nuovi cimiteri militari in quanto gli spazi attuali sono esauriti.
  2. Gli attacchi alle linee logistiche in particolare quelle ferroviarie. Negli scorsi giorni i nodi ferroviari ucraini di Lozovaya, Dnepopetrovsk e Synelnykove hanno subito pesanti attacchi mediante droni Geran-2.
  3. Gli arruolamenti forzati
  4. Il gran numero di centri di addestramento colpiti recentemente da bombe plananti, missili e droni russi. Il canale russo Rybar ha scritto che almeno 12 centri di addestramento ucraini sono stati localizzati e colpiti da inizio anno, di cui 8 nei due ultimi mesi.

La  situazione ad oggi

  • In questo momento la guerra sta andando male per l’Ucraina, registra il Post. La Russia è all’offensiva praticamente su tutti i fronti, e in alcune zone, come nella regione di Donetsk, le difese ucraine rischiano di cedere.
  • Notizie dal campo molto gravi, ammette il Corriere della Sera. l’amministrazione militare del Donetsk, restano 1.327 abitanti a Pokrovsk dei 60.000 originari, mancano luce e acqua, le artiglierie russe sparano su tutte le strade di fuga. Anche l’evacuazione di oltre 8.000 cittadini di Kostiantynivka ormai è impossibile.

 

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