Ieri mattina a Chioggia un altro giovane è morto sul lavoro: un giovane di 25 anni, in un cantiere edile. Impossibile non ricordare Mattia Battistetti. Anche ieri eravamo in tante e tanti al tribunale di Treviso per chiudere verità e giustizia per Mattia , per fermare questa catena insopportabile di morti sul lavoro. Morire sul lavoro non è mai una fatalità, le cause sono note, sono la mancanza di controlli, in numero risibile rispetto alle necessità reali, la corsa al profitto, la precarietà e il sistema degli appalti e dei subappalti sempre improntati al ribasso dei costi.
Anche per questo, come abbiamo ribadito davanti al tribunale di Treviso, noi sosteniamo con il massimo impegno i referendum promossi dalla CGIL perché si voti SI’ all’abrogazione delle norme che rendono il lavoro, precario, sotto pagato, insicuro.
Torniamo a chiedere l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro perchè è inaccettabile l’impunità che protegge chi mette a rischio la vita di lavoratori. Mentre rivolgiamo alla famiglia del giovane che ha perso la vita sul lavoro a Chioggia tutto il nostro cordoglio e vicinanza, pronti a sostenere ogni mobilitazione necessaria per avere verità e giustizia, non possiamo non ribadire il nostro impegno di sempre nella battaglia contro la strage nei luoghi di lavoro.
22/02/2025
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Paolo Benvegnù, segretario regionale Veneto del Partito della Rifondazione Comunista