27/10/2025
da Il Fatto Quotidiano
È stato chiamato in codice SSC-X-9 Skyfall dalla Nato e il suo nome in russo è ‘Uccello delle tempeste’. Poco si sa però del Burevestnik, il nuovo missile da crociera russo a propulsione nucleare in grado di confondere le difese aeree, che è stato testato “con successo” da Mosca. Nel suo percorso di prova ha percorso 14mila chilometri, ma il generale Valery Gerasimov, capo di Stato Maggiore russo, ha detto che ha trascorso 15 ore in volo, sottolineando che “questo non è il suo limite”. Nonostante il nome però è un’arma letale, che promette precisione contro siti altamente protetti situati a qualsiasi distanza. Un’arma, ha sintetizzato con orgoglio Vladimir Putin, “senza eguali al mondo”.
Il super razzo viene lanciato da terra a bassa quota, in grado di trasportare testate nucleari e a sua volta alimentato da energia nucleare. E’ proprio il sistema di propulsione nucleare a consentirgli di percorrere distanze maggiori. I russi sostengono che non solo abbia una gittata illimitata, ma che possa anche eludere le difese. Operando a bassa quota, tra i 50 e i 100 metri, è più difficile per i radar rilevarlo.
Molti esperti occidentali sono scettici al riguardo, precisando che un motore nucleare potrebbe essere altamente inaffidabile. Quando, nel suo discorso sullo stato della nazione del 2018, il presidente russo Vladimir Putin rivelò per la prima volta che la Russia stava lavorando a questo missile, affermò che avrebbe avuto una gittata illimitata che gli avrebbe permesso di circumnavigare il globo senza essere rilevato dai sistemi di difesa aerea. Il leader russo ha aggiunto durante le recenti esercitazioni militari che questo missile è invincibile contro le difese missilistiche attuali e future, grazie alla sua gittata quasi illimitata e alla traiettoria di volo imprevedibile. Molti osservatori sostengono che un missile di questo tipo potrebbe essere difficile da manovrare e rappresentare una minaccia per l’ambiente.
Il think tank britannico International Institute for Strategic Studies ha ipotizzato che il Burevestnik possa avere una gittata fino a 20mila km, che consentirebbe di colpire obiettivi negli Stati Uniti da diverse località russe. Per la Nuclear Threat Initiative, un gruppo di difesa focalizzato sulla riduzione dei rischi nucleari, il Burevestnik potrebbe potenzialmente rimanere in volo per giorni, sganciando testate nucleari in modo imprevedibile. Oggi Putin ha ordinato che siano preparate le “infrastrutture per mettere in servizio quest’arma nelle forze armate russe”. Nel 2024, alcuni ricercatori statunitensi individuarono in un deposito nucleare a nord di Mosca il possibile sito di dispiegamento del missile. Tuttavia, alcuni esperti sottolineano che la velocità subsonica del missile potrebbe aumentarne la vulnerabilità quanto più a lungo rimane in aria, e che potrebbe presentare rischi di radiazioni durante il volo. Lo sviluppo stesso del super missile non è stato privo di passi falsi. Nel 2019 cinque persone morirono nel tentativo di recuperare uno dal fondale marino, perso durante un test fallito.
Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica lavorarono su missili a propulsione nucleare durante la Guerra Fredda, ma alla fine accantonarono i progetti, ritenendo questo tipo di arma troppo pericolosa. Secondo quanto trapelato, il Burevestnik ha subito un’esplosione nell’agosto 2019 durante alcuni test in un poligono della marina militare russa sul Mar Bianco. Cinque ingegneri nucleari e due membri delle forze armate morirono e l’incidente provocò un breve picco di radioattività che fece preoccupare i centri abitati vicini. I funzionari russi non hanno mai specificato quale arma fosse coinvolta nell’esplosione, ma gli Stati Uniti affermarono che si trattava del Burevestnik. Putin ha chiesto che si inizino a preparare le infrastrutture per includere questo missile tra quelli utilizzati in guerra dall’esercito russo, che intanto continua ad attaccare l’Ucraina. Nella notte tra sabato e domenica droni hanno colpito la capitale Kiev, uccidendo almeno 3 persone. Le truppe di Mosca hanno annunciato anche di aver circondato la città di Kupyansk, tagliando ogni via di fuga a circa 5mila militari ucraini.

