Un agricoltore schiacciato da una rotoballa e un operaio travolto da muletti: le due tragedie avvenute nell'Alessandrino tra la sera del 15 luglio e la mattina del 16
Due morti sul lavoro nel giro di poche ore, entrambi nell’Alessandrino. Uno in campagna, l’altro in una fornace. A perdere la vita sono stati un 43enne e un 61enne. Il più giovane, Davide Arditi, è morto a Rosignano Monferrato la sera del 15 luglio: stava scaricando delle rotoballe da un rimorchio quando una è caduta di colpo, travolgendo. L’uomo – sposato con 3 figli – è il titolare della Cascina Noceto e l’incidente mortale nel quale è rimasto coinvolto è avvenuto tra Strada Noceta e la provinciale 42. Tra le ipotesi c’è quella che a causa lo scivolamento della grande balla sia stata la pendenza del terreno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Casale Monferrato e i tecnici dello Spesal.
Il secondo incidente è avvenuto invece a Ottiglio, all’interno della Fornace Calandra. Lì, un operaio di 61 anni è rimasto schiacciato tra due muletti. Trasportato in elisoccorso dal 118 in ospedale ad Alessandria, è deceduto dopo essere stato rianimato una prima volta da un arresto cardiaco. A trovarlo privo di sensi e schiacciato all’altezza del bacino da due carrelli contenenti mattoni è stato un collega e le sue condizioni sono apparse subito da codice rosso. “Secondo le informazioni arrivate si tratterebbe di un dipendente della Fornace”, spiega il sindaco Massimo Pasciuta. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.
Un grave incidente sul lavoro si è verificato anche nel Salento, dove un operaio di 24 anni è rimasto ferito nella zona industriale di Lecce: il giovane stava manovrando un muletto quando è stato travolto da una trave di ferro, caduta da circa 4 metri. Il giovane lavoratore ha subito perso conoscenza ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove si trova ricoverato in rianimazione.
Noi di Rifondazione Comunista siamo convinti che sia necessaria una legge che introduca il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro.
17/07/2025
da Il Fatto Quotidiano