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Falliti i negoziati di Giorgia e Ursula. Arriva la stangata di Trump all’Ue: dazi al 30%

Falliti i negoziati di Giorgia e Ursula. Arriva la stangata di Trump all’Ue: dazi al 30%

Palazzo Chigi invita a rimanere focalizzati sui negoziati, per evitare lo scontro. Le opposizioni puntano il dito contro il flop di Meloni.

Nessuno a Bruxelles fino a venerdì sera metteva la mano sul fuoco per un’intesa “imminente” sui dazi con gli Stati Uniti, tra annunci e giravolte a cui Donald Trump ci ha da tempo ormai abituati. Ma nessuno a Bruxelles si aspettava una stangata di tale portata.

La stangata Usa si abbatte sull’Europa

La lettera attesa dall’Unione europea è arrivata nel pomeriggio di sabato e annuncia dazi al 30% dal primo agosto per il Vecchio continente, con la minaccia inclusa di raddoppiarli in caso di ritorsioni.

La lettera, indirizzata alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, invoca come motivo per i dazi al 30% la disparità del deficit commerciale dovuta a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie.

La percentuale è molto al di sopra di quella che la Ue si aspettava, soprattutto dopo che Trump aveva detto che recentemente Bruxelles aveva trattato bene gli Usa.

Una percentuale di tale portata era inattesa da Bruxelles

Accantonata l’ambizione di un’intesa a dazi zero, il lavoro del capo negoziatore Maros Sefcovic si concentrava su un’intesa quadro snella con una tariffa base Usa al 10% e sconti mirati per i settori strategici come l’aviazione e gli alcolici.

L’automotive restava uno dei nodi più delicati, alla ricerca di deroghe sull’attuale tariffa del 25% che zavorra l’intero comparto e le ammiraglie tedesche.

E ora invece è arrivata la stangata del 30% con il tycoon che pare graziare l’Europa quando dice “che il 30% è di gran lunga inferiore a quanto necessario per eliminare il divario di deficit commerciale che abbiamo con l’Ue”.

Anche se poi tende un ramoscello d’ulivo: “Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali, potremmo – dice Trump – valutare una modifica a questa lettera. Queste tariffe potrebbero essere modificate, al rialzo o al ribasso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese”.

Bruxelles si sveglia: dazi sconvolgenti

“L’imposizione di dazi del 30 per cento sulle esportazioni dell’Ue sconvolgerebbe le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico. Restiamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate, se necessario”, replica la presidente della Commissione Ue.

L’Ue ha già preparato le contro-misure: le metterà in campo?

Bruxelles ha lavorato a due pacchetti di contromisure sui prodotti Usa: uno già congelato in primavera per dar spazio al dialogo e l’altro ancora in fase di finalizzazione, che assieme potrebbero toccare oltre 100 miliardi di euro.

E non ha mai escluso di mettere in campo anche strumenti più incisivi per arrivare a colpire anche le major del tech. Ora si tratta di capire se verranno messi in campo.

Crolla il ponte di Meloni

Le opposizioni in Italia puntano il dito contro Giorgia Meloni che aveva avuto l’ambizione di indossare le vesti di pontiera tra Europa e Usa e fino all’altro ieri si beava dell’ipotesi di eventuali dazi al 10% come di uno scampato pericolo.

“Altro grande risultato di Giorgia Meloni, e anche di von der Leyen. Dopo aver ingurgitato il Patto di Stabilità, il riarmo Ue, il 5% Nato, il Gnl americano, la chiusura della Via della Seta, l’esclusione degli Usa dalla Global Minimun Tax, ora ci troviamo dazi almeno al 30%. Un Nobel per l’economia subito!”, commenta il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli.

“Ora è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un’intesa”, commenta Palazzo Chigi, scongiurando uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico.

12/07/2025

da La Notizia

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