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“Florido e il piano K"

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L’Associazione di Promozione Sociale Rosso di Sera di Santa Fiora, prosegue con le iniziative di presentazione di libri, incontrando anche gli autori al fine di invitare alla lettura e alla riflessione i cittadini.

Venerdì 6 ottobre 2023 alle ore 17,30 presso la Sala del Popolo del Comune, Santa Fiora  sarà presentato il libro “Florido e il piano K - Componimento misto di storia e d’invenzione” di David Parri con la presenza dell’autore e dell’editore Mario Papalini di Effigi.

La scheda con la quale l’editore presenta il libro dice: “Nel primo pomeriggio del 14 luglio 1948, dopo la diffusione della notizia relativa all’attentato subito dal segretario del Partito comunista, Palmiro Togliatti, una sollevazione popolare percorse le strade di alcuni centri del Monte Amiata ed in particolar modo di Abbadia San Salvatore.

Le violenze, proseguite anche nel giorno seguente, resero necessario un massiccio intervento dell’esercito che attuò una dura repressione per ‘riportare alla normalità’ una situazione prontamente interpretata dalle forze dell’ordine, dalla magistratura e dal ministro Scelba come insurrezione armata contro i poteri dello Stato.

Riecheggiata dai media del tempo, questa grave accusa in seguito decadde, ma in certa storiografia sopravvive l’idea che i tumulti amiatini avessero come fine l’instaurazione di una piccola “repubblica popolare”. Florido e il Piano K ripercorre con taglio storiografico le vicende di quei giorni delineandosi come opera eterogenea che prende avvio nella forma di un romanzo in cui si immagina la quotidianità di una banda di bambini e di alcuni ragazzi e ragazze – il Florido del titolo ed i suoi amici – nei mesi precedenti l’attentato.

                                                                

Seguendo le vicende di questi personaggi entriamo in una realtà umana resa complessa dalla compresenza di tre diverse civiltà, una precapitalistica antica, una capitalistica dovuta alla presenza della miniera e, infine, una utopica suscitata dall’ideologia comunista, capillarmente diffusa in un territorio segnato da antiche tendenze sovversive.” Possiamo aggiungere che è un libro scritto molto bene e sorprende la costruzione narrativa, ma soprattutto il fatto che la vicenda dello sciopero spontaneo a seguito dell’attentato a Togliatti, e le questioni politiche legate all’importante episodio, sono servite per descrivere le vicende sociali, umane, economiche - sostanzialmente la vita stessa - della popolazione amiatina, soprattutto quella di Abbadia San Salvatore, ma anche degli altri paesi.

La descrizione dei problemi di “ragazzi” che in quel periodo avevano verosimilmente un’età compresa tra circa 18 anni e 25, è vivida intensa e rende comprensibile le vere difficoltà di questa popolazione. È una generazione, ormai perlopiù scomparsa, che comunque alcuni di noi hanno fatto in tempo a conoscere. Da questo libro, ancorché romanzato, esce uno spaccato di grande utilità per capire l’essenza sociale stessa del “microcosmo amiatino”, soprattutto attraverso la descrizione della durezza della vita delle donne e degli uomini che sono genitori e nonni, ovvero gli antenati prossimi (forse qualcuno ancora in vita) degli attuali residenti di questi luoghi, e soprattutto della fatica e delle lotte da loro fatte per garantirsi una vita dignitosa.