04/09/2025
da Il Fatto Quotidiano
La premier sulla missione umanitaria: "Finalità simbolica e politica, già distribuite 200 tonnellate di aiuti". I dem sottolineano come la Flotilla cerchi di fare "quello che dovrebbero fare i governi"
Esistono “canali alternativi” di consegna degli aiuti alla popolazione di Gaza che sono “più efficaci”. Ma, in ogni caso, il governo “assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali” che sono a bordo della Flotilla diretta nella Striscia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di rispondere alla lettera della segretaria del Pd Elly Schlein con la quale la leader dem chiedeva cosa intendesse fare per garantire la sicurezza dell’equipaggio di cui fanno parte molti cittadini italiani, compresi 4 parlamentari, tra cui i dem Arturo Scotto e Annalisa Corrado (oltre a Benedetta Scuderi di Avs e Marco Croatti del M5s). Una risposta “vaga ed evasiva”, secondo il Partito Democratico.
“Per agevolare il buon esito della consegna di generi di prima necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna”, premette la premier che ricorda come il governo – a suo avviso – abbia svolto un “ruolo di primo piano” attraverso la “Food for Gaza”, con cui è stato possibile “distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia”.
Meloni, poi, definisce la Global Sumud Flotilla come una missione che “possa anche una finalità di natura simbolica o politica, e che quindi si intende portare avanti a prescindere da quanto sopra esposto, il Governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora”, scrive nella risposta a Schlein. “Avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del Governo italiano – aggiunge Meloni – eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa Global Sumud Flotilla ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza”.
Il ragionamento di Meloni non ha convinto i dem: “Ci sembra una risposta vaga ed evasiva. Vogliamo ricordare a Giorgia Meloni che il fine della missione di Global Sumud Flotilla non è certamente simbolico: si tratta di tonnellate di cibo da portare a Gaza che porteranno un sollievo a quelle popolazioni martoriate. E sottolineiamo che non si tratta di una iniziativa politica ma umanitaria”, scrivono i capigruppo al Senato e alla Camera Francesco Boccia e Chiara Braga insieme al capo delegazione a Bruxelles Nicola Zingaretti. La Flotilla, ricordano, “cerca di fare quello che dovrebbero fare i governi europei e che invece non fanno”. Per questo ribadiscono la richiesta che “il governo italiano garantisca sicurezza e tutela a una missione che vede a bordo anche parlamentari italiani”.