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Gaza City, 300mila persone tornate da inizio tregua. Inizia il trasferimento dei detenuti palestinesi. Israele: “I camion con gli aiuti stanno entrando nella Striscia

Gaza City, 300mila persone tornate da inizio tregua. Inizia il trasferimento dei detenuti palestinesi. Israele: “I camion con gli aiuti stanno entrando nella Striscia

Politica estera

11/10/2025

da il Fatto Quotidiano

Redazione

Cnn: “Rilascio ostaggi tra domenica e lunedì”. Abc News: "200 soldati Usa in Israele per supervisionare il cessate il fuoco", ma "non ci saranno militari statunitensi nella Striscia". I media del Cairo: "Il summit di lunedì in Egitto presieduto da Al Sisi e dal presidente Usa". Beirut: "Israele attacca i civili in Libano"

 

  •   15:51

        Gaza City, dall’inizio della tregua tornati 300mila palestinesi

 

            La protezione civile della Striscia, gestita da Hamas, stima che “300mila palestinesi” siano tornati a Gaza City dall’inizio della tregua, ma lamenta che non ci sono              abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati. Nelle ultime ore, si afferma, sono stati recuperati dalla macerie in tutta la Striscia 150 cadaveri ma mancano                    all’appello altre 9.500 persone considerate “disperse”.

  • 15:56

    Media: “Questa sera Witkoff parlerà nella ‘piazza degli ostaggi’ a Tel Aviv”

     

    L’inviato speciale Usa per il Medioriente, Steve Witkoff, parlerà questa sera alla ‘piazza degli Ostaggì, a Tel Aviv, in occasione del raduno settimanale, dopo aver mediato l’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore questa settimana. Lo riportano alcuni media ebraici.

     

  • 15:55

    New York Times: “In un covo di Sinwar le istruzioni per l’attacco del 7 ottobre”

     

    Un promemoria di sei pagine con le istruzioni per l’attacco del 7 ottobre, scritto in arabo dal fratello di Muhammed Sinwar e datato 24 agosto 2022, è stato trovato dall’intelligence israeliana nel bunker che lo stesso Sinwar usava prima di essere ucciso. Il documento, condiviso con il New York Times, era in un computer non connesso ad alcuna rete e invitava i combattenti a prendere di mira soldati e comunità civili israeliani, oltre a diffondere gli atti di violenza per destabilizzare Israele. Le indicazioni erano simili alle istruzioni poi impartite il 7 ottobre da Hamas e intercettate da Israele.

    Il promemoria non menzionava esplicitamente il rapimento e l’uccisione di civili, ma indicava ai combattenti di farsi largo in aree residenziali e “appiccare fuoco con la benzina”. Poche ore prima del 7 ottobre un messaggio simile è stato inviato ai combattenti: “Bruciate tutto. Voglio l’intero kibutz in fiamme”, aveva detto un comandante del battaglione Gaza City, secondo le intercettazioni israeliane raccolte dall’unità 8200.

    Il promemoria delineava un piano per un attacco a sorpresa contro Israele, con bulldozer per aprire varchi nella recinzione che separava Gaza da Israele e l’invio di più ondate di combattenti. Al documento si sommano le intercettazioni israeliane del 7 ottobre. “Uccidete chiunque incontrate”, diceva il comandante del battaglione di Jabaliya Abu Muath, esortando a “catturare ostaggi, molti ostaggi”. Abu Muath poco prima dell’azione aveva chiesto ai combattenti di filmare l’attacco: “è essenziale portare droni e riprendere per l’intero mondo arabo”.

     

  • 15:51

    Israele: “I camion con gli aiuti stanno entrando a Gaza”

     

    L’agenzia israeliana che gestisce il trasferimento degli aiuti umanitari (Cogat) ha affermato alla Cnn che oggi alcuni camion sono entrati a Gaza senza specificare l’entità. Secondo Cogat, i camion conterranno principalmente “cibo, attrezzature mediche, forniture per rifugi, nonché carburante per operazioni essenziali e gas da cucina”. Saranno consentite anche le attrezzature essenziali per la riparazione delle infrastrutture critiche, ha affermato. Il Programma Alimentare Mondiale ha annunciato di aver iniziato a intensificare le sue operazioni. “Nelle prossime settimane, il Wfo aumenterà il numero di panetterie”, ha aggiunto.

     

  •  
  • 15:26

    Haaretz: “Coloni cacciano raccoglitori di olive in Cisgiordania”

     

    Questa mattina i coloni israeliani hanno cacciato i raccoglitori di olive e gli attivisti palestinesi dagli uliveti di Wadi Hajj Issa, vicino alla città di Aqraba, in Cisgiordania. Lo scrive Haaretz. Il filmato mostra un gruppo di coloni, alcuni dei quali armati di manganelli, che minacciano i raccoglitori mentre li inseguono. “Yalla, vieni qui! Vuoi che ti colpisco in testa?”, ha detto uno dei coloni a un attivista. Le riprese mostrano i raccoglitori che si ritirano dalla zona sotto la minaccia dei coloni, che hanno danneggiato la loro attrezzatura e hanno cercato di impedire loro di recuperarne una parte.

     

  • 15:25

    Usa: “Nessun nostro militare nella Striscia di Gaza”

     

    L’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, e il capo del Centcom, l’ammiraglio Brad Cooper, oggi hanno visitato una base dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, accompagnati dal capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. Cooper su X ha spiegato che l’obiettivo era discutere la creazione di un “centro di coordinamento civile-militare” guidato dal Centcom, che “sosterrà la stabilizzazione del conflitto”. L’ammiraglio ha confermato “non ci saranno boots on the ground americani a Gaza” per portare a termine il piano di pace.

     

  • 15:23

    L’Idf uccide un palestinese a Jenin: “Ha lanciato un ordigno”

     

    L’esercito israeliano fa sapere di avere ucciso a colpi di arma da fuoco un palestinese che ieri sera “ha lanciato un ordigno esplosivo contro i soldati” durante le operazioni nella città di Jenin, in Cisgiordania. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno affermato che i militari dell’unità di ricognizione della Brigata Paracadutisti non sono rimasti feriti dall’esplosione. Secondo i media locali, la vittima è il 25enne Muhammad Adnan Yousef Salama.

     

  • 15:02

    Il generale Usa a Gaza conferma: “Nessun nostro militare nella Striscia”

     

    L’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, e il capo del Centcom (United States Central Command), l’ammiraglio Brad Cooper, hanno visitato una base dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, accompagnati dal capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. Cooper su X ha spiegato che l’obiettivo era discutere la creazione di un “centro di coordinamento civile-militare” guidato dal Centcom, che “sosterrà la stabilizzazione del conflitto”. L’ammiraglio ha confermato “non ci saranno boots on the ground americani a Gaza” per portare a termine il piano di pace.

     

  • 14:58

    Unicef: “Bene la tregua, ma ora entrino gli aiuti. A Gaza più di 56mila bimbi orfani”

     

    “L’Unicef accoglie con favore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza”, dichiara la direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell spiegando che l’Agenzia “ha più di 1.300 camion pronti a trasportare tende, prodotti alimentari, medicinali essenziali e vaccini, kit didattici e ricreativi, acqua e forniture igienico-sanitarie”. La direttrice sottolinea che “è fondamentale che le parti rispettino i termini dell’accordo e garantiscano che il cessate il fuoco sia rispettato, mantenuto e porti a una pace duratura, e che tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza siano rilasciati in modo sicuro e dignitoso”, aggiunge Russell ricordando che “due anni di bombardamenti e combattimenti hanno provocato una devastazione catastrofica in tutta la Striscia di Gaza: secondo le stime, oltre 64mila bambini sono stati uccisi o feriti e case, ospedali e scuole sono stati distrutti. I servizi essenziali sono collassati e le necessità umanitarie sono immense”. “In alcune zone della Striscia di Gaza è stata dichiarata la carestia e l’intera popolazione sotto i cinque anni, 320mila bambini, è a rischio di malnutrizione acuta. Più di 56mila bambini hanno perso uno o entrambi i genitori. Tutti i bambini hanno vissuto eventi traumatici e interruzioni significative della loro istruzione”, conclude.

     

  • 14:39

    Media: “Gli ospedali israeliani si stanno preparando a ricevere gli ostaggi”

    Israele si sta preparando a ricevere i 20 ostaggi a Gaza che si ritiene siano vivi, “prima di mezzogiorno ora locale di lunedì”. Lo scrivono i corrispondenti della Bbc. “Uno degli ospedali destinati ad accoglierli ha organizzato una prova generale con attori che fingevano di essere ostaggi, e ha simulato una serie di scenari diversi”, riporta invece Nbc News. Al loro arrivo in ospedale, secondo le fonti, il primo passo sarà il ricongiungimento con le famiglie. Ci sono altri 26 ostaggi che si ritiene siano deceduti, mentre sono incerte le condizioni di altri due.

     

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