ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Gaza. Iniziata l’offensiva “Carri di Gedeone”. Trump vuole deportare i palestinesi in Libia

Gaza. Iniziata l’offensiva “Carri di Gedeone”. Trump vuole deportare i palestinesi in Libia

Come previsto, appena terminato il tour di Donald Trump nel Golfo, Israele ha lanciato la prima fase dell’operazione “Carri di Gedeone”, approvata il 5 maggio dal gabinetto di sicurezza e volta a rioccupare militarmente quasi tutta la Striscia di Gaza.

L’annuncio è stato dato dall’esercito israeliano ieri in tarda serata mentre la tv americana Nbc riferiva che l’amministrazione Usa sta lavorando a un piano per trasferire in modo permanente in Libia un milione di palestinesi di Gaza.  La Nbc ha aggiunto che in cambio dell’accoglimento dei palestinesi deportati, Trump verserà al governo di Tripoli i miliardi di dollari libici congelati da Washington più di un decennio fa.

Un portavoce militare israeliano ha affermato che nelle ultime ore l’esercito ha effettuato attacchi su vasta scala, mobilitando le sue forze per conquistare territori all’interno della Striscia, nell’ambito delle fasi iniziali dell’Operazione Gideon. Ha sottolineato che l’operazione mira a raggiungere tutti gli “obiettivi di guerra” di Gaza, tra cui “la liberazione dei prigionieri israeliani e la sconfitta di Hamas”.

Giovedì notte nel nord, carri armati e blindati hanno circondato il villaggio e il campo profughi di Jabaliya, preceduti da un intenso fuoco di artiglieria e dai colpi sparati dalla Marina militare sulla costa di Gaza. Un fuoco intenso e violento su 150 obiettivi che ha preceduto l’avanzata della Divisione 252. A sud si sono spinti in avanti i corazzati delle Divisioni 143 e 36. Droni e aerei continuano a dare copertura alle forze di terra soprattutto nell’area in cui un tempo c’era Rafah. La città sul confine con l’Egitto di fatto non esiste più. Viene rasa al suolo giorno dopo giorno.

Negli ultimi due giorni l’aviazione israeliana aveva intensificato i suoi raid  in preparazione dell’avanzata di terra. Fonti mediche hanno affermato che più di 115 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di ieri mattina. Un funzionario israeliano ha detto alla radio dell’esercito che gli abitanti del nord di Gaza saranno mandati verso verso il sud. Ha aggiunto che le forze israeliane rimarranno in qualsiasi area occupata e la gestiranno secondo il “modello Rafah”, ovvero distruggendo gli edifici e le case rimanenti nella zona per impedire ai residenti di farvi ritorno.

Il numero di edifici di Gaza completamente distrutti ha raggiunto quota 60.368, quelli gravemente danneggiati 20.050 e quelli parzialmente danneggiati 90.394. Significa che il 69% delle 245.000 unità abitative della Striscia ha subito danni di varia entità.

17/05/2025

da Pagine Esteri

Redazione

share