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Gaza, la notte della liberazione degli ostaggi. Netanyahu: “Chiusa una fase ma la campagna non è finita”

Gaza, la notte della liberazione degli ostaggi. Netanyahu: “Chiusa una fase ma la campagna non è finita”

Politica estera

13/10/2025

da Il Fatto Quotidiano

Redazione

Katz: "Ora distruggeremo i tunnel di Hamas sotto Gaza City". Vance: "Siamo sull'orlo della pace". L'Anp a Blair: "Pronti a collaborare"

Netanyahu: “La campagna non è finita, restiamo vigili. Riportiamo tutti gli ostaggi a casa e rimaniamo uniti”

La campagna militare “non è finita. Restiamo vigili. Alcuni dei nostri nemici stanno cercando di riprendersi per attaccarci di nuovo. Abbiamo visto il dolore e le lacrime delle famiglie degli ostaggi. Le abbiamo abbracciate. non mi fermerò fino a quando tutti loro saranno a casa”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin  Netanyahu in un messaggio televisivo. “Ringrazio i soldati e le loro famiglie, per l’impegno e le perdite. Voglio ringraziare i cittadini di Israele per la loro forza e resilienza. Adesso c’è un nuovo sentiero, quello della ricostruzione”. “So che ci sono molte divisioni tra di noi. Ma in questo giorno, e spero anche nel periodo che ci attende, abbiamo tutte le ragioni per metterle da parte. Perché con forze comuni abbiamo ottenuto vittorie enormi. Vittorie che hanno stupito il mondo intero. Ovunque abbiamo combattuto, abbiamo vinto. Ma la campagna non è finita: ci sono ancora grandi sfide di
sicurezza davanti a noi. Insieme continueremo a rafforzare il nostro Paese, insieme continueremo a vincere, e con l’aiuto di Dio, insieme assicureremo l’eternità di Israele”. “Con il ritorno a casa degli ostaggi – prosegue il primo ministro di Tel Aviv – inizia un nuovo cammino di costruzione e di guarigione. Questa è una serata emozionante perché domani i figli torneranno alle loro frontiere”.

  • 21:32

    “La liberazione degli ostaggi avverrà domattina in due fasi”

     

    La liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza avverrà in due fasi: il primo gruppo è atteso alle 7 del mattino italiane, il secondo un’ora dopo. Lo riferiscono i media israeliani. Il trasferimento dei corpi degli ostaggi morti dovrebbe iniziare nel pomeriggio. Secondo il Times of Israel, invece, il rilascio dovrebbe avvenire tra le 3 e le 4 ora italiana. Alle famiglie degli ostaggi è stato detto che il rilascio avverrà intorno alle 8. Secondo Ynet, il rilascio delle salme degli ostaggi deceduti è atteso nel tardo pomeriggio. Tutte le fonti puntualizzano che gli orari non sono sicuri.

     

     

  • 20:47

    Netanyahu: “La campagna non è finita, restiamo vigili. Riportiamo tutti gli ostaggi a casa e rimaniamo uniti”

     

    La campagna militare “non è finita. Restiamo vigili. Alcuni dei nostri nemici stanno cercando di riprendersi per attaccarci di nuovo. Abbiamo visto il dolore e le lacrime delle famiglie degli ostaggi. Le abbiamo abbracciate. non mi fermerò fino a quando tutti loro saranno a casa”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin  Netanyahu in un messaggio televisivo. “Ringrazio i soldati e le loro famiglie, per l’impegno e le perdite. Voglio ringraziare i cittadini di Israele per la loro forza e resilienza. Adesso c’è un nuovo sentiero, quello della ricostruzione”. “So che ci sono molte divisioni tra di noi. Ma in questo giorno, e spero anche nel periodo che ci attende, abbiamo tutte le ragioni per metterle da parte. Perché con forze comuni abbiamo ottenuto vittorie enormi. Vittorie che hanno stupito il mondo intero. Ovunque abbiamo combattuto, abbiamo vinto. Ma la campagna non è finita: ci sono ancora grandi sfide di
    sicurezza davanti a noi. Insieme continueremo a rafforzare il nostro Paese, insieme continueremo a vincere, e con l’aiuto di Dio, insieme assicureremo l’eternità di Israele”. “Con il ritorno a casa degli ostaggi – prosegue il primo ministro di Tel Aviv – inizia un nuovo cammino di costruzione e di guarigione. Questa è una serata emozionante perché domani i figli torneranno alle loro frontiere”.

     

  • 19:27

    Egitto: “Addestreremo 5mila palestinesi da schierare a Gaza”

     

    Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha affermato, intervenendo al programma Face the Nation della Cbs, che l’Egitto sta lavorando a diversi livelli su accordi di sicurezza, tra cui la formazione e il coordinamento di un massimo di 5mila membri del personale palestinese da schierare a Gaza, insieme alla Giordania. L’Egitto si è inoltre impegnato a inviare le sue truppe entro un “parametro specifico”, a condizione che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approvi il loro mandato, ha affermato come riprende Haartez.

     

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  • 18:37

    Vance: “Trump incontrerà gli ostaggi domani. Siamo sull’orlo della pace”

     

    “Toccando ferro, siamo fiduciosi che gli ostaggi saranno rilasciati” e che Donald Trump li incontrerà e li saluterà “di persona”. Lo ha detto il vicepresidente americano JD Vance in un’intervista a Fox, sottolineando che la prima fase dell’attuazione dell’accordo di pace è un “grande giorno” per le famiglie degli ostaggi ma anche “un grande giorno per il mondo intero. Siamo sull’orlo di una pace sostenibile”.

     

  • 18:35

    Al Sheikh (Olp) incontra Blair: “Pronti a collaborare per Gaza”

     

    “Oggi ho incontrato Tony Blair per discutere del giorno dopo della guerra e degli sforzi volti a garantire il successo degli sforzi del presidente Donald Trump, che puntano a porre fine al conflitto e a instaurare una pace duratura nella regione. Abbiamo confermato la nostra disponibilità a collaborare con il presidente Usa, con Blair e i partner per consolidare il cessate il fuoco, l’ingresso degli aiuti, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, e poi avviare la ripresa e la ricostruzione”. Lo scrive su X Hussein Al Sheikh, vice presidente dell’Olp. “Abbiamo sottolineato l’importanza di porre fine all’indebolimento dell’Autorità nazionale palestinese” (Anp), “in particolare restituendo le entrate palestinesi trattenute, e di impedire l’indebolimento della soluzione dei due Stati in preparazione di una pace globale e duratura in conformità con la legittimità internazionale”, ha aggiunto.

     

  • 17:53

    Times of Israel: il rilascio degli ostaggi avverrà fra le 3 e le 5 di lunedì mattina (ora italiana)

     

    Il Times of Israel ha riferito di avere appreso che Israele ha comunicato alle famiglie degli ostaggi che il rilascio dovrebbe avvenire fra le 4 e le 6 di domani mattina (cioè fra le 3 e le 5 ora italiana), precisando però che l’orario può ancora subire variazioni. Sempre secondo il Times of Israel, Israele sarà informato dalla Croce rossa 2 ore prima del rilascio degli ostaggi.

     

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  • 17:46

    Hamas: “Il rilascio degli ostaggi vivi avverrà domani in diversi punti della Striscia”

     

    L’alto funzionario di Hamas, Hussam Badran, ha confermato che il rilascio degli ostaggi vivi avverrà domani in diversi punti della Striscia di Gaza, stando a quanto ha dichiarato al quotidiano qatariota Al-Araby Al-Jadeed, ripreso dal Times of Israel. Il governo israeliano ha dichiarato di aspettarsi il rilascio degli ostaggi ancora vivi domani mattina presto.

     

  • 17:39

    Tel Aviv: “I 20 ostaggi vivi saranno rilasciati contemporaneamente”

     

    “Ci aspettiamo che tutti e 20 i nostri ostaggi vivi vengano rilasciati contemporaneamente alla Croce Rossa e trasportati su sei-otto veicoli“, ha detto un portavoce del governo israeliano. Gli ostaggi saranno poi accompagnati nella base militare per ricongiungersi con le loro famiglie o, se necessario, immediatamente in un ospedale. Solo a quel punto, Israele rilascerà circa 2mila detenuti palestinesi.

     

  • 17:29

    Almeno 67.806 palestinesi uccisi dal 7 ottobre: “Un numero indefinito ancora sotto le macerie”

     

    Almeno 67.806 palestinesi sono stati uccisi e 170.066 altri sono rimasti feriti negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, ha dichiarato il ministero della salute di Gaza. Un numero incerto di vittime “è ancora sotto le macerie e sulle strade, poiché le squadre di ambulanze e protezione civile non sono ancora in grado di raggiungerle”.

     

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