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Gran Bretagna elettorale a pagare i conti di Brexit, Boris e Ruanda

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Nel Regno Unito è cominciata la campagna elettorale per le elezioni anticipate del 4 luglio con inciampo, con il Partito Conservatore del premier Sunak, già in grave svantaggio rispetto al Partito Laburista. L’ammissione di un clamoroso fallimento sul fronte strumentalizzato del contrasto all’immigrazione clandestina. L’esilio in Ruanda degli illegali inventato da Boris Johnson e già costato l’enormità di 240 milioni di sterline, per ora non parte. In attesa di essere cancellato dal prossimo governo laburista.

Dall’esilio in Uganda all’ultima sigaretta

Sunak ha dovuto ammettere che alcune delle misure su cui il suo governo si era concentrato negli ultimi mesi non verranno attuate prima delle elezioni: in particolare nessun volo con a bordo migranti decollerà dal Regno Unito verso il Ruanda prima del 4 luglio (e forse mai), in attuazione della contestata legge sul trasferimento dei richiedenti asilo, approvata a fine aprile. Purtroppo cade anche la legge decisamente più condivisibile che doveva vietare alle persone nate dopo il 1 gennaio 2009 di comprare sigarette, «nuove generazioni libere dal fumo».

Il parlamento ha chiuso

Questo perché il parlamento britannico ha chiuso i suoi lavori venerdì, senza avere il tempo di arrivare all’approvazione di questa legge, così come di altre definite fondamentali dallo stesso Sunak e dai Conservatori fino alla scorsa settimana: saranno accantonate fra le altre una vasta riforma sulla giustizia penale e una misura per limitare gli sfratti indiscriminati degli inquilini da parte dei proprietari di casa in Inghilterra, lamenta sul Post, Henry Nicholls.

E il Ruanda si allontana

Per quel che riguarda i trasferimenti dei richiedenti asilo in Ruanda lo stesso Sunak ha dovuto ammettere che non esistono i tempi tecnici per organizzare i primi voli prima delle elezioni. Il leader del partito Laburista Keir Starmer ha già annunciato che un suo eventuale governo (certo secondo i sondaggi) cancellerà immediatamente la misura, per la quale il governo britannico ha già pagato 258 milioni di euro su 587 previsti al Ruanda che comunque ringrazia.

Insabbiamento politico della vergogna

Secondo valutazioni ‘Labour’, il motivo per cui Sunak ha indetto le elezioni anticipate è stato proprio per insabbiare l’invenzione Ruanda, ‘una truffa politica’ che si sapeva non avrebbe funzionato (messaggio verso l’Italia e l’Albania). Quali i problemi? I ricorsi dei migranti, delle associazioni umanitarie, e a sorpresa, un sindacato dirigenti della pubblica amministrazione che non vogliono essere costretti a violare gli accordi internazionali sui diritti umani.

‘Ammaina bandiera’

Partito sorpreso dalla decisione di Sunak di convocare le elezioni a luglio, e non in autunno, facendo cadere l’avvio simbolo dell’esilio africano dei clandestini, atto politico considerato ‘identitario’ dalla destra dei Conservatori. Ma a spingere Sunak, le regioni di cui abbiamo detto prima e forse un tentativo di cogliere l’elettorato di sorpresa. Anche se, un sondaggio a ‘notizia calda’, dice che lo svantaggio dei Conservatori aumenta. Laburisti con 26 punti percentuali di vantaggio, e sostegno conservatore sotto il 20 per cento.

Rielezioni improbabili e rinunce illustri ma gradite

Settantadue degli attuali 344 deputati Conservatori hanno annunciato che non correranno per una difficile rielezione, compreso quel Nigel Farage, fondatore del partito di destra Reform UK ed ex leader del movimento che portò al referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Rielezione improbabile e lui sceglie di ‘concentrarsi sulle elezioni statunitensi’, in sostegno ovvio a Donald Trump.  Col dubbio se sia di buon auspicio per l’ex presidente Usa.

25/05/2024

da Remocontro

Rem

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