La sentenza di NON luogo a procedere del Giudice monocratico di Roma nei confronti di Donatella De Cesare è una decisione doverosa dal punto di vista del diritto penale sostanziale e processuale, ma, non di meno, molto positiva.
Assurdo considerare come una diffamazione aggravata la critica di una docente universitaria alle parole di un ministro neofascista.
Se il ministro Lollobrigida usa espressioni da neo-hitleriano come “sostituzione etnica” è legittimo denunciarlo. Era stato un errore della Procura che, evidentemente, risente del clima politico non archiviare immediatamente.
Oggi la Costituzione ha battuto la prepotenza dei familiari della Presidente del Consiglio. Segnalo che l’evocazione neo hitleriana della sostituzione etnica non è stata solo di Lollobrigida ma anche di Meloni e Salvini.
Ringrazio Donatella Di Cesare per avere avuto il coraggio di dire la verità sulla demagogia razzista su cui hanno costruito il loro successo elettorale Giorgia Meloni e il suo partito. Lollobrigida smetta di parlare come un nazista e nessuno gli darà del nazista.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, candidato di PACE TERRA DIGNITA’