ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Guarire costa troppo

Guarire costa troppo

Sanità

04/12/2025

da Left

Giulio Cavalli

Ogni ticket che aumenta è un gradino in più tra chi può e chi non può. Ogni rinuncia ad una cura è una sconfitta collettiva

La povertà non arriva mai da sola. Entra in casa in silenzio, si siede al tavolo, poi comincia a portarsi via i diritti uno alla volta. Prima la qualità del cibo, poi una visita rimandata, poi un farmaco “solo per qualche giorno”.

In Italia oggi ci sono più di 500mila persone che non riescono a permettersi nemmeno le cure essenziali: è la fotografia impietosa del nuovo rapporto del Banco Farmaceutico, che segnala un aumento dell’8,4% in un solo anno.

È il segnale di una frattura che si allarga. Nel 2024 le famiglie hanno pagato 10,16 miliardi di euro di spesa farmaceutica totalmente di tasca propria, e in sette anni questa quota è cresciuta di oltre il 21%. Significa che il Servizio sanitario nazionale copre sempre meno, mentre il mercato copre sempre di più. E quando il mercato entra nei diritti, i diritti diventano oggetti di consumo. Intanto quasi 3,1 milioni di italiani hanno rinunciato a visite o esami per ragioni economiche.

Dietro ogni numero c’è una storia che non fa rumore: un anziano che taglia le compresse per farle durare il doppio, un genitore che sceglie se curarsi o comprare i libri ai figli, un malato cronico che fa i conti con la data di scadenza del conto corrente più che con la data di scadenza del farmaco. La povertà sanitaria non è un settore specialistico: è il barometro dell’uguaglianza.

Racconta quanto ci stiamo allontanando dall’idea che la salute sia un diritto e non un premio. Ogni ticket che aumenta è un gradino in più tra chi può e chi non può. Ogni rinuncia è una sconfitta collettiva. E il paradosso è evidente: mentre migliora la medicina, peggiora l’accesso alla medicina. La povertà cresce così, giorno dopo giorno. Senza proclami, senza emergenze dichiarate. È già qui, nei farmaci che molti non comprano più e nei diritti che evaporano mentre fingiamo di non accorgercene.

share