13/10/2025
da Ansa
La Croce rosse arrivata al punto di raccolta a Gaza. Attesa in Israele. Trump arriva in Medio Oriente
Attesa per il rilascio degli ostaggi, Trump in Medio Oriente
Sono in corso le operazioni per il rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, che ha pubblicato stamani la lista dei 20 ancora in vita.
La liberazione dovrebbe avvenire in due fasi, tra le 7 e le 9 ora italiana. Trump oggi in Israele è pronto a incontrare i rapiti, poi parlerà alla Knesset e volerà a Sharm per il vertice internazionale sull'accordo di pace a cui parteciperà anche la Meloni. "La guerra è finita, il cessate il fuoco reggerà", assicura il presidente Usa.
07:05
I team della Croce Rossa al punto di incontro a Gaza nord
Le squadre della Croce Rossa sono arrivate al punto di incontro iniziale dove verranno consegnati gli ostaggi nella Striscia di Gaza settentrionale.
07:01
Media, tra i primi ostaggi da liberare, sei rapiti a Gaza city
Secondo i media israeliani, tra gli ostaggi che dovrebbero essere liberati nella prima fase figurano Eitan Mor, Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Omri Miran e Alon Ahel. I sei dovrebbero essere rilasciati dalla città di Gaza.
06:52
Idf, Croce Rossa verso il punto d'incontro a Gaza nord
L'Idf rende noto che la Croce Rossa si sta dirigendo al punto d'incontro nel nord della Striscia di Gaza dove saranno rilasciati numerosi ostaggi.
06:16
Hamas pubblica lista 20 ostaggi vivi in via di rilascio
L'ala militare di Hamas ha pubblicato l'elenco dei 20 ostaggi che saranno rilasciati vivi oggi. L'elenco non è diverso da quello noto in Israele: Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Haim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cune.
06:53
Media, 'famiglie ostaggi informate del rilascio in 2 fasi'
Le famiglie sono state informate che il rilascio degli ostaggi israeliani avverrà in due fasi, una prima alle 8 (le 7 ora italiana) e una seconda tra le 9 e le 10. Lo riferiscono i media israeliani.
06:32
Messaggio di Bibi e Sara Netanyahu sui lettini per gli ostaggi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara hanno allegato un biglietto personale per gli ostaggi che stanno tornando, insieme al kit di accoglienza preparato per loro e che troveranno nella stanza di ospedale che li accoglierà.
Sul biglietto c'è scritto: 'A nome di tutto il popolo di Israele, bentornato! Ti abbiamo aspettato, ti abbracciamo. Sara e Benjamin Netanyahu'. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro. Il kit include, tra le altre cose, abbigliamento e oggetti personali, un computer portatile, un telefono cellulare e un tablet. (
06:49
LA GORNATA DI IERI:
L'attesa che per oltre due anni ha schiacciato le famiglie, abbracciate idealmente da un Paese intero, è finita. Dalla mezzanotte una Piazza degli ostaggi gremita a Tel Aviv seguirà in diretta il "momento storico" del ritorno a casa dei 20 rapiti ancora in vita, come promesso da Hamas, a cui seguirà il rilascio dei detenuti palestinesi previsti nello scambio.
"E' un onore essere coinvolto" in un momento come questo: "e' un evento speciale". Lo ha detto Donald Trump prima di imbarcarsi sull'Air Force One diretto in Israele e in Egitto. "Tutti applaudono contemporaneamente, cosa mai accaduta prima. Di solito è una parte o l'altra. Tutti sono stupiti. È un onore essere coinvolto", ha messo in evidenza il presidente. "La guerra è finita" ha aggiunto poi Trump rispondendo a una domanda su Gaza a bordo dell'Air Force One. "Penso che il cessate il fuoco reggerà" ha anche sottolineato.
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"Inizia il percorso di guarigione", ha sottolineato Benyamin Netanyahu. Un successo anche per Donald Trump, pronto ad incontrare in Israele i sopravvissuti del pogrom del 7 ottobre, prima di volare in Egitto per la firma dell'accordo sul cessate il fuoco. Restano da sciogliere i nodi sui tempi di consegna dei corpi degli ostaggi morti e sulla lista dei prigionieri di Hamas, che insiste nel chiedere alcune figure di alto profilo come Marwan Barghouti. Il terzo giorno di tregua a Gaza è stato caratterizzato dall'incertezza sui tempi della liberazione dei rapiti in mano ad Hamas. Fino a che una portavoce del governo Netanyahu, Shosh Bedrosian, ha annunciato: "Il rilascio dei nostri ostaggi inizierà nelle prime ore di lunedì. Ci aspettiamo che tutti i venti ostaggi in vita vengano rilasciati insieme e in una sola volta alla Croce Rossa, su sei-otto veicoli".
A quel punto "saranno condotti all'interno delle zone di Gaza controllate da Israele e poi trasferiti alla base di Re'im, nel sud, dove si riuniranno alle loro famiglie", ha aggiunto Bedrosian. Il contatto con la Croce Rossa dovrebbe avvenire in tre punti della Striscia. Una volta che gli ostaggi vivi ritroveranno la libertà, Israele intende procedere con il rilascio dei detenuti palestinesi: in totale, si tratta di 250 ergastolani condannati per attentati e omicidi, a cui si aggiungono circa 1.700 incarcerati dal 7 ottobre 2023 ma non coinvolti nell'attacco di Hamas, tra i quali figurano anche 22 minorenni. Elenco ancora al centro delle trattative, con la fazione islamista che chiede "sette prigionieri di alto profilo". Resta anche l'incognita sui corpi degli ostaggi israeliani deceduti.
Lo Stato ebraico sperava di recuperarli tutti e 28 in un'unica soluzione, ma l'accordo prevede che Hamas debba consegnare entro mezzogiorno di lunedì solo quelli che è riuscita a rintracciare. Media qatarini ipotizzano che i corpi ritrovati da Hamas saranno consegnati nella serata. Per i rimanenti, le autorità israeliane hanno fatto sapere che le forze internazionali istituite nell'ambito del piano di pace aiuteranno a ritrovarli, nei tunnel o tra le macerie. In Israele la lunga notte della libertà per i rapiti sarà seguita passo dopo passo con "proiezioni continue del loro ritorno, mostrate in piazza per il pubblico che desidera essere presente in questi momenti storici e profondamente commoventi", ha fatto sapere il Forum delle famiglie, chiamando al raduno a Tel Aviv. "I figli torneranno alla loro terra, inizia un nuovo cammino, un percorso di ricostruzione, di guarigione e, spero, di unione dei cuori", le parole di Netanyahu. Riflettori accesi anche nell'amministrazione Usa. Trump saluterà gli ostaggi "di persona", ha fatto sapere il vicepresidente Jd Vance, sottolineando che la prima fase dell'attuazione dell'accordo di pace è "un grande giorno per il mondo intero".
E per il tycoon, chiamato anche ad un importante intervento alla Knesset, si attende un'accoglienza da eroe. La vigilia dello scambio dei prigionieri è stata caratterizzata, per la prima volta da marzo, dall'avvio di un massiccio afflusso di camion con aiuti destinati ai civili di Gaza con l'Onu che parla di "veri progressi". Da Rafah sono partite decine di convogli dirette ai valichi di Karm Abu Salem e Al-Ouja: in particolare 90 convogli su 400, con cui saranno trasportate 9mila tonnellate fra cibo, forniture mediche, carburante e generi di conforto, in quella che i media locali hanno definito la più grande spedizione umanitaria egiziana. I media internazionali hanno pubblicato le immagini di lunghe code di tir al confine, in attesa delle ispezioni dell'Idf, mentre decine di persone hanno assalito un mezzo entrato a Khan Younis alla disperata ricerca di rifornimenti.