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I russi viaggiano di più (25%), ma niente Europa

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Sfogliando il sempre interessante e consistente giornale di bordo dell’Aeroflot, la storica ultracentenaria compagnia di bandiera russa che nel suo logo non dimentica le origini riportando la falce e martello dell’Unione Sovietica, non passa inosservato che la mappa di quelle che un tempo erano le ‘destinazioni europee’, ora sia completamente bianca.

L’Europa cancellata dalle sanzioni

La scelta di cancellare l’Europa è stata conseguente alle sanzioni imposte in primis dagli Stati Baltici e successivamente dall’intera Unione Europa di vietare voli e sorvoli di tutte le compagnie russe. Gli aerei battenti bandiera russa che atterravano sulle piste degli aeroporti europei non sono fermi in attesa che possano tornare a volare, tutt’altro, sono operativi sulle destinazioni interne (incrementata l’operatività giornaliera/quotidiana) e quelle di Paesi ‘amici’.

Turisti con eccellenti capacità di spesa

Bloccati i collegamenti aerei Russia-Europa, i russi, che erano tra i turisti più importanti, non solo nelle presenze ma anche nella capacità di spesa, del mercato delle vacanze estive, non si sono ovviamente persi d’animo. Sono bastati alcuni semplici ‘click’ sul computer per cambiare il navigatore: anziché Europa, ora si viaggia in Africa, Asia e soprattutto all’interno delle proprie Repubbliche e ‘Oblast’ alla scoperta dei tanti luoghi magici e delle tradizioni. Nelle zone più remote della Russia sono nati piccoli tour operator che offrono itinerari che fino a pochi anni fa non erano possibili.

Turismo 2024

Il servizio di guardia di frontiera del servizio di sicurezza federale russo pochi giorni fa ha reso noti i dati del turismo 2024. I russi hanno effettuato oltre 29 milioni di viaggi all’estero, di cui 11,5 milioni per motivi turistici, per un aumento del 25% rispetto al 2023.

Prima la Turchia e i primi 10

La destinazione principale dei russi per tutti gli scopi è stata la Turchia con 6,2 milioni. Il ponte aereo tra Russia e Turchia è ormai continuo anche se le tariffe non sono poi così popolari. A seguire Abkhazia (5,81 milioni), Kazakistan (2,81 milioni), Emirati Arabi Uniti (1,99 milioni – nel 2022 erano stati 758.000) e Cina (1,89 milioni). Tra le prime dieci destinazioni ci sono anche Egitto (1,47 milioni), Georgia (1,35 milioni), Thailandia (1,32 milioni), Armenia (967.700) e Azerbaigian (709.300).

Antalya, una sorta di Russia al mare

Turchia 2024, +9% rispetto al 2023. E Antalya in estate diventa una sorta di ‘Russia al mare’ perché ai voli da Mosca e San Pietroburgo si aggiungono a decine quelli in arrivo dalle città della Siberia, da Ekaterinburg a Tyumen fino a Novosibirsk. Seguono gli Emirati Arabi Uniti con 1,47 milioni di viaggi (+13,4% rispetto al 2023) e l’Egitto con 1,19 milioni di turisti russi (+16,3%). Sempre per il turismo, seguono Cina (quasi 1,02 milioni), Thailandia (935.700 – su tutte Pattaya), Abkhazia (513.900), Armenia (320.640), Georgia (244.180) e Azerbaigian (230.870). Cuba scende sotto il decimo posto a causa del volo che per le sanzioni è costretto ad allungare il viaggio di diverse ore, poi Sri Lanka (114.900), Maldive (102.890), Serbia (90.600), Qatar (79.900), India (62.000), Kirghizistan (58.400), Vietnam (30.100), Israele (26.900) e Tagikistan (20.400).

Unione Europea e Italia quasi un addio per astio baltico

I Paesi dell’Unione Europea sono spariti e chissà quando ritorneranno ai vertici delle classifiche anche perché negli ultimi anni la Russia sta sensibilmente incrementato l’offerta interna sia estiva che invernale. L’Italia potrebbe salvarsi per la sua varietà e unicità, dalla montagna al mare, dalla gastronomia alle città d’arte: il Colosseo e Venezia per i russi sono sempre un must.

09/02/2025

da Remocontro

Marco Marangoni

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