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“Il carcere era un mattatoio. Il primo a picchiarci è stato il dottore”: le torture dei detenuti palestinesi rilasciati da Israele

“Il carcere era un mattatoio. Il primo a picchiarci è stato il dottore”: le torture dei detenuti palestinesi rilasciati da Israele

Politica estera

16/10/2025

da Il Fatto Quotidiano

Redazione

Al Jazeera riporta alcune delle testimonianze di chi è stato liberato a Khan Yunis, nelle quali vengono raccontati maltrattamenti e abusi

“Eravamo in un mattatoio, non in una prigione. Purtroppo, eravamo in un mattatoio chiamato prigione di Ofer. Molti giovani sono ancora lì. La situazione nelle carceri israeliane è molto difficile. Non ci sono materassi. Li portano sempre via. La situazione alimentare è difficile. Le cose sono difficili lì”. Nel giorno in cui Israele riabbracciava i suoi ostaggi per oltre due anni nelle mani di Hamas, oltre 1900 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, venivano liberati. Al Jazeera riporta alcune delle loro testimonianze, in cui raccontano maltrattamenti e abusi e descrivono il carcere di Ofer come un “mattatoio”.

“Abdallah Abu Rafe – scrive Al Jazeera – ha descritto il suo rilascio come una ‘grande emozione’. “Un altro detenuto rilasciato, Yasin Abu Amra, ha descritto le condizioni nelle carceri israeliane come ‘pessime, pessime’. ‘In termini di cibo, oppressione e percosse, tutto era pessimo. Non c’erano né cibo né bevande. Non mangiavo da quattro giorni. Mi hanno dato due dolci qui e li ho divorati”, ha detto. “Saed Shubair, anche lui liberato lunedì – prosegue Al Jazeera – , ha detto di non sapere come descrivere le sue emozioni. ‘La sensazione è indescrivibile. Vedere il sole senza sbarre è una sensazione indescrivibile. Le mie mani sono libere dalle manette. La libertà non ha prezzo'”. Fra i detenuti rilasciati, scrive l’emittente qatariota, “c’è anche il fratello del nostro corrispondente Ibrahim al-KhaliliMohammed“, che è stato “detenuto per oltre 19 mesi senza alcuna accusa” e che ha descritto il suo calvario come una ‘grande lotta. Siamo stati picchiati e umiliati. Abbiamo sofferto molto. Ma grazie a Dio, ora è tutto finitò, ha detto Mohammed al-Khalili”, citato da Al Jazeera.

Altri prigionieri hanno raccontato alla Cnn di aver subito abusi mentre scontavano la pena. “Non puoi immaginare come trattano i prigionieri. Ci umiliavano e ci picchiavano ogni giorno senza alcun motivo”, ha spiegato Ahmed Awad, che stava scontando tre ergastoli per omicidio, dopo essere stato rilasciato a Ramallah. “Non c’erano cure, non potevamo nemmeno prendere antidolorifici“, ha detto un altro prigioniero rilasciato, Faisal Mahmood Abdullah Al Khaleefi, 45 anni, condannato per reati di sicurezza, possesso di armi e altri reati, in carcere per 10 anni. “Per quanto riguarda i dottori, quello che ci curava ci picchiava anche. Il primo a picchiarci è stato il dottore”, ha aggiunto. L’uomo racconta che le autorità carcerarie “ci hanno lasciato al sole. Ci hanno lasciato sulla ghiaia per 12 ore”. “Di tanto in tanto ci costringevano ad alzarci in piedi, ci picchiavano o ci gettavano addosso ai nostri compagni di cella”, ha aggiunto.

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