Dopo aver censurato intellettuali, intimidito giornalisti e querelato figure sgradite, ora il governo Meloni vuole riscrivere la storia a suo piacimento.
Da diversi giorni, infatti, Fratelli d’Italia sta chiedendo “provvedimenti” contro un libro di storia adottato in alcuni licei di Torino.
Il testo in questione si chiama Trame del Tempo, è edito dalla casa editrice Laterza ed è scritto da Carlo Greppi, Caterina Ciccopiedi e Valentina Colombi.
Il passaggio incriminato si trova nel terzo volume: oltre a ricordare le radici storiche del partito, gli autori citano l’inchiesta di Fanpage “Gioventù Meloniana”.
Per la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, quel libro di testo sarebbe “offensivo” e “infarcito d’odio”; per questo bisognerebbe “assumere immediatamente provvedimenti per garantire la libertà degli studenti”.
Dal canto suo, il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha prontamente chiesto all’Associazione Italiana Editori di verificare la “correttezza delle informazioni e dei fatti storici riportati nel libro di testo”.
La richiesta è stata respinta dall’editore Alessandro Laterza, che ha parlato di “anticamera della censura”, e dalla Società italiana per lo studio della storia contemporanea.
Carlo Greppi mi ha detto che questa vicenda è preoccupante per la “palese volontà censoria e intimidatoria, che temo avrà i suoi effetti”.
È evidente, insomma, che dietro il pretesto dell’“imparzialità” si cela la volontà di controllare cosa si può dire – e soprattutto cosa non si può dire.
E in perfetto stile orbaniano, questa smania di controllo ormai investe ogni sfera della vita pubblica – dalla televisione fino ai libri di storia.
In questo video ricostruiamo l'intera vicenda.
13/07/2025
da Valigia blu