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Il mondo si arma: 7% più di spese militari, ma SIPRI svela molto di peggio

Il mondo si arma: 7% più di spese militari, ma SIPRI svela molto di peggio

Il nuovo rapporto dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma, il Sipri: 2.443 miliardi di dollari spesi tra il 2022 e il 2023 per le armi, cifra mostro: il 2,3% del Pil mondiale annuo. Una cifra folle che ha come protagonisti Usa e Nato, con dei picchi isolati, ad esempio in Russia e Ucraina, ma che non lascia indietro nessun Paese nei cinque continenti. E nella disparità della media, le spese militari nel crescono del 7%, con qualcuno che supera il 100.

I dettagli SIPRI senza sconti

  • A imprimere alle spese militari un’accelerazione imprevista è stata senz’altro la guerra in Ucraina che ha modificato «radicalmente le prospettive degli Stati europei sulla sicurezza portandoli a investire quote crescenti del Pil nella spesa militare». La Russia si è posizionata al terzo posto nella classifica mondiale, investendo 102 miliardi di euro, il 24% in più rispetto al 2022, pari al 5,9% del suo Pil e al 4,5% della spesa globale.
  • L’Ucraina ha aumentato la sua spesa militare del 51%, investendo oltre un terzo del suo Pil, pari a 60 miliardi di euro e classificandosi così all’ottavo posto. Tuttavia, sottolinea il rapporto, grazie ai 32 miliardi di forniture belliche, Kiev ha potuto raggiungere un valore di spesa complessivo pari al 91% di quella russa; un dato per comprendere a pieno l’impatto degli aiuti occidentali sulla guerra in corso nell’Europa dell’est.
  • Gli Usa si confermano dominatori incontrastati del mercato militare con 860 miliardi investiti, in aumento del 2,3% rispetto al 2022 e pari al 37% della spesa globale. In Medio Oriente si è registrato il più alto aumento percentuale dell’ultimo decennio (9%), con l’Arabia saudita al primo posto e Israele al secondo.

Più armi non è più sicurezza

«Gli stati stanno dando priorità alla forza militare, ma rischiano una spirale di azione-reazione nel panorama geopolitico e di sicurezza sempre più instabile», avverte Nan Tian, ​​ricercatore senior al Programma di spesa militare e produzione di armi del SIPRI.

Gli aiuti militari all’Ucraina riducono il divario di spesa con la Russia

  • La spesa militare russa è aumentata del 24% raggiungendo una stima di 109 miliardi di dollari nel 2023, + 57% rispetto al 2014, anno in cui la Russia ha annesso la Crimea. Nel 2023 la spesa militare russa era il 16% della spesa pubblica totale e il suo onere militare (spesa militare in percentuale del prodotto interno lordo, PIL) era del 5,9%.
  • L’Ucraina è stata l’ottavo ‘maggiore spender’ nel 2023, dopo un’impennata della spesa del 51% per raggiungere i 64,8 miliardi di dollari. Un onere militare pari al 37% e ha rappresentato il 58% della spesa pubblica totale. Tuttavia, durante l’anno l’Ucraina ha ricevuto almeno 35 miliardi di dollari in aiuti militari, di cui 25,4 miliardi dagli Stati Uniti. Insieme, questi aiuti e la spesa militare dell’Ucraina equivalgono a circa il 91% della spesa russa.

Stati Uniti primi nella Nato, ma Europa a crescere

Nel 2023 i 31 Paesi NATO hanno speso 1.341 miliardi di dollari, pari al 55% della spesa militare mondiale. La spesa militare degli Stati Uniti è aumentata del 2,3% per raggiungere i 916 miliardi di dollari nel 2023, pari al 68% della spesa militare totale dell’Alleanza. Nel 2023 la maggior parte dei membri europei della NATO ha aumentato le proprie spese militari. La loro quota complessiva sul totale NATO è stata del 28%, la più alta in un decennio.

Quel 2% di spese militari europee Nato

Rincorsa europea, per chi se la più permettere. Lorenzo Scarazzato, ricercatore SIPRI:  «Per gli stati europei della NATO, gli ultimi due anni di guerra in Ucraina hanno cambiato radicalmente le prospettive di sicurezza. E l’obiettivo NATO del 2% sempre più visto come una linea di base piuttosto che una soglia da raggiungere». Partire dal 2% a crescere?
Un decennio dopo che i membri della NATO si erano formalmente impegnati a raggiungere l’obiettivo di spendere il 2% del PIL in ambito militare, 11 su 31 Paesi NATO hanno raggiunto o superato questo livello nel 2023, il numero più alto da quando è stato assunto l’impegno.

Aumento spese militari della Cina e dintorni asiatici

  • La Cina, secondo paese al mondo per spesa militare, ha stanziato circa 296 miliardi di dollari per le forze armate nel 2023, con un aumento del 6,0% rispetto al 2022. Si è trattato del 29esimo aumento consecutivo anno su anno delle spese militari cinesi. La Cina rappresentava la metà della spesa militare totale nella regione dell’Asia e dell’Oceania. Molti dei vicini della Cina hanno collegato i propri aumenti di spesa all’aumento delle spese militari della Cina.
  • «La Cina sta indirizzando gran parte del suo crescente budget militare per aumentare la prontezza al combattimento dell’Esercito popolare di liberazione», spiega Xiao Liang, altri ricercatore SIPRI. «Ciò ha spinto i governi di Giappone, Taiwan e altri a rafforzare in modo significativo le proprie capacità militari, una tendenza che accelererà ulteriormente nei prossimi anni».
  • Il Giappone ha stanziato 50,2 miliardi di dollari per le sue forze armate nel 2023, l’11% in più rispetto al 2022. Anche la spesa militare di Taiwan è cresciuta dell’11% nel 2023, raggiungendo 16,6 miliardi di dollari.

Medio Oriente boom, ma tutto da una sola parte

La spesa militare stimata in Medio Oriente è aumentata del 9,0% raggiungendo i 200 miliardi di dollari nel 2023. Si tratta del tasso di crescita più alto negli ultimi dieci anni.  La spesa militare israeliana, la seconda più grande nella regione dopo l’Arabia Saudita, è cresciuta del 24% per raggiungere i 27,5 miliardi di dollari nel 2023. L’aumento della spesa è stato principalmente guidato dall’offensiva su larga scala di Israele a Gaza e i timori di un conflitto a livello regionale, come l’episodio Iran fa ancora temere.

America Centrale e nei Caraibi, guerra i narcos

  • Nel 2023 la spesa militare in America Centrale e nei Caraibi è stata superiore del 54% rispetto al 2014. L’aumento dei livelli di criminalità ha portato a un maggiore utilizzo delle forze militari contro le bande criminali in diversi paesi della sottoregione.
  • La spesa militare della Repubblica Dominicana  è aumentata del 14% nel 2023 in risposta al peggioramento della violenza delle bande nella vicina Haiti.
  • In Messico, la spesa militare ha raggiunto gli 11,8 miliardi di dollari nel 2023, con un aumento del 55% rispetto al 2014. Gli stanziamenti per la Guardia Nacional, forza militarizzata utilizzata per frenare l’attività criminale, sono aumentati dallo 0,7% del 2019, quando la forza è stata creata, all’11% nel 2023.
  • «L’uso dell’esercito per reprimere la violenza delle bande è una tendenza in crescita da anni nella regione poiché i governi non sono in grado di affrontare il problema utilizzando mezzi convenzionali o preferiscono risposte immediate, spesso più violente», la valutazione di Diego Lopes da Silva

Altri sviluppi degni di nota

India quarta al mondo.
L’India è stata la quarta maggiore spesa militare a livello globale nel 2023. Con 83,6 miliardi di dollari, la sua spesa militare è stata superiore del 4,2% rispetto al 2022.

Congo, record mondiale.
Il maggiore aumento percentuale della spesa militare di qualsiasi paese nel 2023 è stato registrato nella Repubblica Democratica del Congo (+105%), dove è in corso un conflitto di lunga durata tra il governo e gruppi armati non statali.

Sud Sudan alla fame.
Il Sud Sudan ha registrato il secondo aumento percentuale maggiore (+78%) a causa della violenza interna e delle conseguenze della guerra civile sudanese.

Polonia superpotenza.
La spesa militare della Polonia, la quattordicesima più alta al mondo, è stata di 31,6 miliardi di dollari, dopo essere cresciuta del 75% tra il 2022 e il 2023, di gran lunga il maggiore aumento annuale di qualsiasi paese europeo.

Brasile pacifista.
Nel 2023 la spesa militare del Brasile è all’1,1% arrivando a 22,9 miliardi di dollari. Citando le linee guida di spesa della NATO, i membri del Congresso brasiliano hanno presentato un emendamento costituzionale al Senato per aumentare il carico militare a un minimo annuo del 2% del PIL (rispetto all’1,1% nel 2023).

Algeria +76%.
La spesa militare dell’Algeria è cresciuta del 76% raggiungendo i 18,3 miliardi di dollari. Si tratta del livello di spesa più alto mai registrato dall’Algeria ed è dovuto in gran parte al forte aumento delle entrate derivanti dalle esportazioni di gas verso i paesi europei che si sono allontanati dalle forniture russe.

L’Iran per far fronte a Israele.
è stato il quarto paese per spesa militare in Medio Oriente nel 2023 con 10,3 miliardi di dollari. Secondo i dati disponibili, la quota della spesa militare destinata al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica è cresciuta dal 27% al 37% tra il 2019 e il 2023.

24/04/2024

da Remocontro

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