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Il riformista Pezeshkian nuovo presidente dell’Iran

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Il deputato riformista ed ex ministro della Sanità iraniano Massoud Pezeshkian ha vinto il ballottaggio delle 14me elezioni presidenziali e diventerà il nono leader della Repubblica islamica. Pezeshkian ha ottenuto oltre 16 milioni di voti, contro i 13 milioni e mezzo dell’ultraconservatore Saeed Jalili.
Anche al ballottagio vince la protesta del ‘non voto’-48,8% di votanti-, ma molto meglio del 40% del primo turno, a votare comunque contro il regime degli ayatollah.

Una svolta sperandola storica

Svolta, che potrebbe essere storica, per l’Iran. Il candidato riformista Massoud Pezeshkian ha vinto al ballottaggio le elezioni presidenziali, battendo con 9 punti di distacco il conservatore Saeed Jalili. Hanno votato circa 30 milioni di cittadini, portando l’affluenza alle urne, in soli 7 giorni, dal 40 al 50%. È stato il richiamo di 5 milioni di cittadini in più che ha fatto vincere Pezeshkian, capaci di raggiungere il 53,3% dei consensi. Jalili si è fermato al 44,3%.

Un grande Paese che spera

Cortei di auto strombazzanti hanno invaso la capitale, Teheran, e le principali città del Paese per festeggiare la vittoria riformista. Moltissimi i giovani che sventolavano le bandiere verdi di Pezeshkian, un cardiochirurgo noto per avere criticato le azioni della ‘Polizia morale’ contro le donne. Il nuovo Presidente riformista è fautore di una politica di dialogo, dove possibile, con gli Stati Uniti e l’Occidente. Specie sul nucleare e far mitigare le sanzioni economiche, che stanno mettendo in ginocchio il sistema-paese.

Qualcosa nell’aria

Ma qualcosa era già nell’aria. L’ultimo sondaggio di Al-Jazeera, prima del ballottaggio, dava per vincente il candidato riformista. Comunque sia, il regime ha puntato a portare alle urne più gente possibile. Era l’affluenza alle urne il biglietto da visita da esibire a livello internazionale, per dimostrare al mondo la presunta democraticità del sistema. E questo, paradossalmente, senza andare troppo per il sottile. Cioè, anche a costo di rischiare la vittoria del moderato Pezeshkian.

Voto e ‘non voto contro

Il dato finale si è attestato poco sotto il 50%. Un successo, rispetto al primo turno. Anche ieri, il Ministero dell’Interno, cercando di animare la partecipazione popolare, ha spostato più volte l’orario, arrivando fino a mezzanotte. Al primo turno, il Pezishkian, su circa 24,5 milioni di voti espressi aveva avuto 10,4 milioni di preferenze. Mentre l’intransigente Jalili si era fermato a 9,4 milioni. Il terzo incomodo, l’altro ‘estremista’ Bagher Ghalibaf, aveva indirizzato i suoi 3,4 milioni di voti, su Jalili. La Guida suprema, Alì Khamenei, citata da Al Jazeera, ha riconosciuto ufficialmente per la prima volta, «l’esistenza di un dissenso interno».

Asse riformista nonostante tutto

Pezeshkian ‘d’opposizione’, era sostenuto l’ex Ministro degli Esteri Javad Zarif. Il regime è invece rimasto spiazzato dalla morte del Presidente Ebrahim Raisi, in un incidente aereo. E ha dovuto organizzare, in tempi rapidissimi, un’elezione che colmasse il vuoto istituzionale. Dopo una spietata preselezione, fatta dal Consiglio dei Guardiani, sono stati ammessi alla competizione solo sei candidati su 80, a favorire l’elezione di un conservatore, con un moderato pe4nsato come vetrina di pluralismo.

L’ala dialogante verso occidente

Masoud Pezeshkian, vincitore imprevisto, si era opposto ai metodi brutali della cosiddetta Polizia morale, ma su alcune questioni di fondo rimane allineato con le posizioni ufficiali del regime. Certo, rappresenta l’ala ‘dialogante e aperturista’ verso l’Occidente. Quel blocco sociale, politico e religioso che, pur con differenti accenti, propone la ripresa di qualche forma di dialogo con l’America e con l’Europa.

Questo, ovviamente, con l’obiettivo principale di togliere il Paese dall’isolamento internazionale, senza rinnegare le relazioni col blocco sino-russo, cercando di ottenere progressivi ‘sconti’ sulle sanzioni economiche, che stanno soffocando l’Iran in una stretta mortale.

06/07/2024

da Remocontro

Piero Orteca

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