25/10/2025
Congratulazioni alla compagna Catherine Connolly, neo-eletta presidente dell’Irlanda.
Dall’Irlanda che ha subito secoli di colonizzazione inglese arriva un messaggio di speranza con l’elezione di una presidente pacifista, di sinistra, laica.
La candidata indipendente Catherine Connolly, iscritta al Partito Laburista fino al 2006 ed ex parlamentare, è stata sostenuta da tutte le forze di sinistra e progressiste: principalmente dal Sinn Féin Ireland, ma anche da socialdemocratici, Laburisti, Verdi, fino ai gruppi come People before Profit e Solidarity.
Escono sconfitti i due tradizionali partiti di centrodestra, uniti al governo: Fianna Fail e Fine Gail. La loro decisione di convergere su un solo candidato non è stata sufficiente per capovolgere i pronostici.
Connolly si definisce socialista e pacifista. E’ una sostenitrice della neutralità irlandese, è critica nei confronti degli Stati Uniti, della NATO, dell’Unione Europea e di quella che descrive come “militarizzazione” europea. Connolly ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, ma ha anche descritto l’atteggiamento della NATO nei confronti della Russia come “guerrafondaio”.
Sostenitrice ferma della Palestina, Connolly ha definito Israele uno “stato genocida”. Sostiene l’unità dell’Irlanda. Inoltre è stata una sostenitrice della legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso e della legalizzazione dell’aborto.
Scrive il Guardian che “la rabbia per la crisi immobiliare e il costo della vita, gli errori della campagna elettorale di Fine Gael e del suo partner di governo Fianna Fáil, la rara unità tra i partiti di sinistra e l’abile uso dei social media si sono uniti per fare di Connolly un simbolo di cambiamento”.
Catherine vuole essere una Presidente per tutti, soprattutto per coloro che sono spesso esclusi e messi a tacere. Vuole essere una voce per l’uguaglianza e la giustizia sociale, per la difesa della neutralità come tradizione attiva e vivente di costruzione della pace, costruzione di ponti e diplomazia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Anna Camposampiero, responsabile esteri del Partito della Rifondazione Comunista

