10/10/2025
In migliaia tornano verso Gaza city dopo il ritiro dell'esercito.Netanyahu, 'se il piano non sarà raggiunto, ci sarà guerra' . Trump in Israele lunedì mattina, massima allerta. Mattarella: 'Ora una prospettiva storica che coinvolga i palestinesi'.
Israele scarcera decine di terroristi, ma non i Barghouti
Nella prima fase dell'intesa, in cambio della liberazione di 20 ostaggi vivi Israele rilascerà 250 terroristi con lunghe condanne, riporterà a Gaza 1.700 detenuti arrestati dopo il 7 ottobre - di cui 22 minorenni non coinvolti nel massacro - e trasferirà nella Striscia i corpi di 360 terroristi. La pubblicazione dell'elenco, sottolineano i media, è stata ritardata a causa di disaccordi su alcuni nomi. I ministri hanno approvato modifiche e undici nomi sono stati aggiunti all'ultimo momento. Tra i detenuti condannati all'ergastolo ritenuti simboli del terrore, Israele non rilascerà Marwan e Abdallah Barghouti, Abbas al-Sayyid e Ahmad Sa'adat. I corpi di Yahya e Mohammad Sinwar non saranno restituiti, e i membri della Nukhba di Hamas coinvolti nel massacro del 7 ottobre non saranno liberati. Non è incluso nemmeno Hakim Awad, l'assassino della famiglia Fogel nel 2011, condannato a cinque ergastoli, né Mahmoud Atallah, coinvolto nel caso delle guardie carcerarie sfruttate sessualmente. Inoltre, non ci saranno rilasci verso la Cisgiordania: solo verso la Striscia di Gaza o espulsioni all'estero: sono già in corso negoziati con diversi Stati, secondo le stime, Turchia e Qatar accoglieranno la maggior parte dei detenuti scarcerati.
Tra i terroristi inseriti nella lista all'ultimo momento compaiono: Mohammad Abu Tbaikh, della Jihad islamica di Jenin, responsabile di uno degli attacchi più sanguinosi della seconda Intifada: l'attentato suicida all'incrocio di Megiddo del 5 giugno 2002, in cui furono uccise 17 persone e 43 rimasero ferite; Ibrahim Alikam, coinvolto nell'omicidio di Ita Tzur e del figlio dodicenne Efraim nel dicembre 1996 vicino a Beit El; Maher al-Hashlamon, terrorista della Jihad di Hebron, responsabile dell'attentato con coltello del novembre 2014 ad Alon Shvut, in cui fu assassinata Dalia Lamkus e due persone rimasero ferite; Hussein Rawadra, che nel novembre 2013 accoltellò a morte il soldato Eden Atias, 19 anni, alla stazione centrale di Afula; Ayyham Kamamji, di un villaggio vicino a Jenin, condannato a due ergastoli per il rapimento e l'uccisione di Eliyahu Asheri a Ramallah, nel 2021 fu tra i sei evasi dal carcere di Gilboa; Riyad al-Amour, condannato per la morte di nove israeliani, tra cui l'ufficiale Yehuda Edri, e di tre palestinesi sospettati di collaborare con Israele; Rami Mohammad Mahmoud, responsabile dell'uccisione della poliziotta Galit Arviv, 21 anni, in un attacco nel quartiere Neve Ya'akov a Gerusalemme durante la seconda Intifada; Tariq Adnan, assassino di Aharon Avdian, ucciso nel 2001 mentre faceva la spesa. - Gli assassini dei ragazzi Ronen Carmi e Lior Touboul, rapiti a Gerusalemme e accoltellati a morte nel 1993.
Erdogan, 'se ci sarà ancora genocidio la pagheranno cara'
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che se ci sarà un nuovo "genocidio" nella Striscia di Gaza i responsabili pagheranno per questo un caro prezzo. "Vorrei sottolineare questo fatto importante, se ci fosse un nuovo genocidio coloro che ne sono responsabili pagheranno un caro prezzo. La nostra regione, sopratutto Gaza, non può più tollerare spargimenti di sangue", ha detto il leader turco durante una cerimonia a Rize, sul Mar Nero, trasmessa dalla tv di Stato Trt. "Siamo, ovviamente, consapevoli della pessima reputazione di Israele riguardo a non mantenere le promesse.", ha aggiunto Erdogan.
14:18
Ministero Gaza, 17 morti e 71 feriti nelle ultime 24 ore
Secondo il ministero della Salute di Gaza, almeno 17 palestinesi sono stati uccisi e 71 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Il bilancio totale delle vittime è salito a 67.211 dal 7 ottobre 2023, ha affermato il ministero.
13:48
Mercoledì l'informativa di Tajani a Camere sull'accordo per Gaza
Mercoledì a Montecitorio si terrà alle 9 l'informativa del ministro Tajani sugli accordi di pace in Medio Oriente. Lo fa sapere la Camera. Alle 11 il ministro sarà al Senato.
13:37
Mattarella: 'Ora una prospettiva storica che coinvolga i palestinesi. Stop alla spoliazione di territori in Cisgiordania'
"In questi mesi, l'Italia ha fornito il suo aiuto. Lo ha fatto principalmente attraverso l'iniziativa "Food for Gaza". Tuttavia, questa nostra come le tante azioni messe in campo da numerosi Paesi hanno riguardato, purtroppo, una parte minima di chi ha subito la crudeltà delle azioni militari. Queste sofferenze - come tutte quelle subite - resteranno iscritte nel DNA delle nuove generazioni, minando ogni possibilità di un futuro di pace senza una prospettiva politica davvero storica e quindi coinvolgente per i palestinesi. Una prospettiva che assorba e rimuova gli alti rischi di nuove esplosioni di violenza, frutto della mole di risentimenti e di rancore accumulatisi in questo tragico periodo. La pace va acquisita nell'animo dei popoli, altrimenti non è pace". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al vertice di Arraiolos.
Dalle sofferenze del popolo palestine nasce "l'insistenza - frutto non di cieca ostinazione ma di lucida visione storica - per l'obiettivo dei due stati per due popoli. E ne deriva la assoluta necessità che venga pienamente annullata la spoliazione di territori assegnati alla Autorità Palestinese in Cisgiordania", ha aggiunto Mattarella.
"Il cessate il fuoco annunziato, allevierà le sofferenze dei palestinesi; e condurrà - finalmente - al ritorno a casa delle persone rapite. E' indispensabile sostenere gli sforzi ulteriori dei Paesi mediatori, perché si raggiungano sollecitamente le tappe successive, verso una vera pace", ha proseguito il capo dello Stato.
Per Mattarella, "l'alternativa sarebbe devastante. Il costo umano del conflitto pagato in questi mesi è immenso. Gli aiuti a Gaza devono potere arrivare in maniera immediata e massiccia. Che il Piano preveda - espressamente - il pieno accesso umanitario - e il coinvolgimento delle Nazioni Unite - è di estrema importanza".
13:14
Ue: Faremo la nostra parte a Gaza, anche con missione di polizia'
"L'Ue ha la sua parte da svolgere" nel futuro di Gaza. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea parlando dell'attuazione del piano di pace di Donald Trump.
"Il messaggio dell'Alta rappresentante Kaja Kallas riguarda ciò che l'Ue può concretamente mettere sul tavolo: aiuti umanitari, sostegno alla ricostruzione e assistenza all'Autorità nazionale palestinese (1,5 miliardi di euro dal 2025 al 2027), oltre alle nostre missioni civili, come quella di Rafah", ha sottolineato il portavoce, ricordando che anche la missione di polizia Ue per i territori palestinesi, Eupol Copps, "fa parte degli strumenti che l'Ue sta attivando per rafforzare la sicurezza della popolazione palestinese". "La nostra priorità è porre fine alla sofferenza sul campo", ha aggiunto.
13:10
Hamas, non daremo a Israele scuse per tornare in guerra
Il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha dichiarato all'emittente saudita Al-Arabiya che "l'accordo di cessate il fuoco è entrato in vigore. Stiamo monitorando il ritiro dell'esercito israeliano in conformità con l'accordo. I palestinesi hanno confermato che ostacoleranno qualsiasi tentativo di sfollamento. Non daremo a Israele alcuna scusa per tornare in guerra".
12:48
Netanyahu, 'se piano non sarà raggiunto, ci sarà guerra'
"Stiamo stringendo Hamas da ogni lato in vista delle prossime fasi del piano, che prevede il suo disarmo completo e la smilitarizzazione di Gaza. Se ciò sarà raggiunto in modo pacifico, tanto meglio. Se no, sarà raggiunto con la forza". Ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media.
12:48
In migliaia tornano verso Gaza city dopo il ritiro dell'esercito
Migliaia di famiglie si stanno muovendo dal sud della Striscia a Gaza city dopo che l'esercito israeliano si è ritirato da via Rashid. Lo riferiscono fonti di Gaza e lo mostrano i video sui social.
12:32
Netanyahu, Hamas ha accettato l'intesa con la spada alla gola
"Hamas ha accettato l'accordo solo quando ha sentito la spada alla gola. E la spada è ancora lì. Hamas ha accettato l'accordo dopo che il piano Trump, su cui ho concordato con il presidente a Washington, lo ha isolato a livello internazionale in modo senza precedenti". Lo ha affermato Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media.
12:25
Netanyahu, oggi celebriamo un grande risultato
"Oggi celebriamo uno dei risultati più grandi della nostra guerra per la rinascita: il ritorno di tutti i nostri ostaggi - vivi e morti - a casa.
Questo è stato un obiettivo centrale che abbiamo perseguito con determinazione lungo tutto il percorso. Abbiamo fatto una promessa e l'abbiamo mantenuta. Vi ricordo che, all'inizio della guerra, c'erano coloro che dicevano 'dobbiamo abituarci all'idea che non riusciremo a riavere nemmeno un ostaggio vivo'. Io la pensavo diversamente e ho agito diversamente". Lo ha detto Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media.
"A tutti quelli che sostengono che questo accordo si poteva raggiungere prima dico che non è vero: Hamas non ha mai acconsentito a liberare tutti gli ostaggi con l'Idf così ancora profondamente dentro la Striscia". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media in ebraico. I giornalisti non potranno porre domande.
11:41
Hamas ha adesso 72 ore per liberare gli ostaggi vivi
Secondo l'accordo siglato in Egitto e ratificato questa notte dal governo a Gerusalemme, e dopo l'avvenuto ritiro dell'Idf verso la Linea Gialla, Hamas ha adesso 72 ore - a partire dalle 12 locali - per il rilascio di tutti gli ostaggi vivi ancora a Gaza, che dovrebbero essere venti. Come parte dell'accordo, i 20 ostaggi in vita saranno liberati in un'unica volta, mentre gli ostaggi morti saranno consegnati in più fasi. Da parte israeliana, Israele approverà il rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi tra cui 250 terroristi. Hamas sarà tenuta a rilasciare tutti gli ostaggi, senza cerimonie pubbliche. I terroristi di Nukhba che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e i quattro ergastolani richiesti da Hamas durante i negoziati, tra cui Marwan Barghouti, non saranno rilasciati.
11:51
FOTO | Gaza, la guerra vista con gli occhi dei bambini
11:30
Idf, completato il ritiro secondo il piano
L'Idf annuncia di aver completato il ritiro a Gaza come previsto dall'accordo. Secondo la dichiarazione del portavoce dell'esercito, "l'accordo è entrato in vigore, alle 12 ora locale (11 in Italia) le forze dell'Idf si sono posizionate nelle ultime linee di schieramento, in conformità con le linee guida dell'accordo di cessate il fuoco e con il ritorno dei rapiti. Le forze dell'Idf del Comando Meridionale sono dispiegate nell'area e continueranno a operare per eliminare qualsiasi minaccia immediata".
11:14
Crosetto, riprende la missione italiana al valico di Rafah
"Riprendono le attività italiane nell'ambito della missione Eubam , cui partecipa personale dei Carabinieri, per la riapertura del valico di Rafah". Lo ha disposto il ministro della Difesa Crosetto dopo essersi sentito e confrontato con la presidente del Consiglio Meloni e con il Ministro Tajani. "Il valico di Rafah, in data 14.10.2025 nel rispetto dell'accordo Trump, in coordinamento fra Unione Europea e le parti, verrà aperto alternativamente su due direzioni in uscita verso l'Egitto ed in entrata verso Gaza- dichiara Crosetto- Domenica 12 ottobre inizieranno le operazioni di rilascio degli ostaggi israeliani ed il rilascio di prigionieri palestinesi".
In una nota Crosetto spiega di aver autorizzato il capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen.
Portolano a disporre la ripresa della missione - dopo aver sentito Meloni e Tajani e a "seguito di una valutazione sulle condizioni di sicurezza operata del Comando Operativo di Vertice Interforze"- " con le medesime modalità del gennaio 25, in coordinamento con la Farnesina".
"Gli israeliani -precisa- stanno provvedendo a ripristinare in tempi brevissimi la funzionalità logistica dell'infrastruttura del valico.
Affluiranno da altri valichi (non-Rafah) circa 600 autoarticolati di aiuti umanitari al giorno dentro Gaza.
Il passaggio di personale non sarà limitato a casi clinici gravi, ma sarà esteso a chiunque lo vorrà (previo concorde parere di Israele ed Egitto)".
10:58
Israele avvia ritiro truppe da Gaza con copertura di raid
Durante la notte e questa mattina, le Idf hanno iniziato a ritirare le truppe nella Striscia di Gaza secondo le linee di schieramento concordate, come parte dell'accordo con Hamas. Alcune forze sono state completamente ritirate da Gaza, mentre altre rimarranno nelle posizioni lungo le linee di schieramento. Lo riporta il Times of Israel.
Il ritiro avvenne sotto la copertura di bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei in alcune zone. Si prevede che l'Idf completerà il ritiro entro stasera, entro 24 ore dalla ratifica ufficiale dell'accordo con Hamas da parte del governo israeliano.
10:38
Gb, in monitoraggio tregua non previste truppe nostre e Ue
Non è prevista la presenza di truppe britanniche o europee a Gaza dopo l'accordo di cessate il fuoco: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico Yvette Cooper, come riportano i media inglese. "Non è nei nostri piani, non abbiamo intenzione di farlo", ha dichiarato a BBC Breakfast.
"Ma c'è una proposta immediata - ha affermato - affinché gli Usa guidino quello che è effettivamente un processo di monitoraggio per assicurarsi che ciò avvenga sul campo. Ma hanno anche chiarito che si aspettano che le truppe sul campo siano fornite dagli stati vicini, e questo è qualcosa che ci aspettiamo che accada".
10:19
Idf prevede di completare ritiro da Gaza entro mezzogiorno
L'Idf prevede di completare il ritiro delle truppe verso le linee di schieramento concordate a Gaza, come parte dell'accordo con Hamas, a mezzogiorno. Lo scrive il Times of Israel.
Entro 72 ore dal completamento del ritiro da parte dell'Idf, Hamas è pronta a rilasciare i 48 ostaggi in suo possesso, a partire dai 20 che si ritiene siano ancora vivi.
10:07
Tajani,Meloni invitata in Egitto a cerimonia firma accordo
"Lunedì c'è la grande cerimonia di firma ufficiale dell'accordo e credo che sarà invitata anche il nostro presidente del consiglio, così mi ha detto ieri il ministro degli esteri egiziano". L'ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a Restart su Rai Tre.
09:41
Media, Trump in Israele lunedì mattina, massima allerta
Israele è in stato di massima allerta sicurezza in vista dell'arrivo del presidente degli Stati Uniti. Al momento il programma provvisorio della sua visita - rivelato dai media - prevede che Donald Trump dovrebbe atterrare all'aeroporto Ben Gurion alle 9,20 di lunedì mattina dove ci sarà l'accoglienza, come stima la Knesset. Ossia prima dell'inizio della festività ebraica di Simchat Torah. Dopo il suo discorso al Parlamento israeliano, si prevede che il presidente concluda la sua breve visita e rientri, senza ulteriori incontri o cerimonie speciali.
09:25
Tajani, Nobel a Trump non è scandaloso,i risultati ci sono
Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani non è "scandaloso" persare di conferire il Nobel per la Pace a Donald Trump. Lo ha detto parlando a Mattino Cinque.
"Perchè scandaloso? - ha detto rispondendo ad una domanda - Io credo che abbiano gia deciso prima a chi darlo. Oggi lo sapremo. Ma i risultati ci sono. Può stare più o meno simpatico Trump, si può essere più o meno d'accordo con le sue politiche, però è oggettivo che abbia lavorato ottenendo un risultato positivo".
09:24
Israele avvia ritiro truppe da Gaza con copertura di raid
Durante la notte e questa mattina, le Idf hanno iniziato a ritirare le truppe nella Striscia di Gaza secondo le linee di schieramento concordate, come parte dell'accordo con Hamas. Alcune forze sono state completamente ritirate da Gaza, mentre altre rimarranno nelle posizioni lungo le linee di schieramento. Lo riporta il Times of Israel.
Il ritiro avvenne sotto la copertura di bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei in alcune zone. Si prevede che l'Idf completerà il ritiro entro stasera, entro 24 ore dalla ratifica ufficiale dell'accordo con Hamas da parte del governo israeliano.
09:03
Idf, soldato ucciso da cecchino a Gaza poco prima tregua
Il sergente dell'Idf Michael Mordechai Nachmani, 26 anni, è stato colpito a morte da un cecchino giovedì nella Striscia di Gaza settentrionale poco prima che entrasse in vigore il cessate il fuoco. Lo riferisce l'esercito.
00:50
Protezione civile Gaza invita palestinesi a non avvicinare Idf
La Protezione Civile di Gaza ha avvertito col suo canale Telegram i palestinesi di non avvicinarsi alle aree in cui sono presenti le forze israeliane.
Lo riporta Al Jazeera. Il servizio di soccorso ha esortato in particolare a non avvicinarsi alle zone di confine di Gaza City fino a quando non sarà stato annunciato ufficialmente il ritiro delle forze israeliane e non sarà confermato dalle autorità.
"Violare questo avvertimento mette a rischio la vostra vita", si legge nella dichiarazione. "Esortiamo tutti a rispettarlo per la vostra sicurezza e per facilitare il lavoro delle squadre di emergenza e delle autorità sul campo", ha aggiunto.
07:15
Media, segnalati ancora attacchi e colpi di artiglieria a Gaza
Attacchi militari israeliani sono stati segnalati a Gaza, aerei a Khan Younis e con elicotteri a Gaza City, nelle ore successive alla ratifica da parte del governo israeliano della prima fase dell'accordo e dell'entrata in vigore del cessate il fuoco con Hamas. Lo riferiscono Al Jazeera e l'agenzia palestinese Wafa.
Elicotteri hanno preso di mira un sito a est di Gaza City, dove sono stati segnalati anche colpi di artiglieria. Poco prima c'erano state segnalazioni di attacchi aerei nell'area meridionale di Khan Younis, a Gaza. La protezione civile di Gaza, ricorda Al Jazeera, aveva avvertito la popolazione di tenersi lontana dalle zone di confine di Gaza City fino all'annuncio ufficiale dell'inizio del ritiro delle forze israeliane.
05:43
Media, 'soldato Idf ucciso da cecchino Hamas dopo firma accordo'
Un soldato riservista dell'Idf è stato ucciso ieri pomeriggio in un attacco di cecchini di Hamas nella città di Gaza, secondo quanto annunciato dall'esercito. Lo rende noto il Times of Israel. L'attacco del cecchino è avvenuto dopo che i negoziatori israeliani e di Hamas avevano firmato un accordo in Egitto per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti dal gruppo terroristico a Gaza. Il cessate il fuoco previsto dall'accordo non era ancora entrato in vigore quando è stato sferrato l'attacco.
11:19
Trump: 'Gli ostaggi a Gaza liberati lunedì o martedì'
00:44
Dopo ratifica governo Israele, scatta la tregua a Gaza
Con l'approvazione dell'accordo da parte del governo israeliano, è entrato subito in vigore il cessate il fuoco a Gaza. Così come prevede il documento siglato in Egitto giovedì mattina e ratificato a mezzanotte e mezzo (ora italiana) dall'esecutivo di Gerusalemme. L'Idf si ritirerà fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell'accordo entro le prossime 24 ore, al termine delle quali Hamas dovrà rilasciare tutti gli ostaggi vivi entro 72 ore.