Gli arresti dovuti alle violente mobilitazioni dell’estrema destra in Gran Bretagna sono più di 400.
E sembra solo un bilancio parziale considerando che altre iniziative sono previste per i giorni a venire, con un nuovo picco da questo giovedì.
Per sedare i disordini a sfondo razziale saranno impiegati altri 2200 agenti formati per i disordini di piazza, oltre ai 4000 già impiegati fino ad ora.
Si parla di un terzo dei 18 mila membri delle forze dell’ordine specificamente addestrati per questa funzione.
La politica del “pugno di ferro” attuata dal governo laburista da poco in carica non sembra però avere sortito gli effetti desiderati.
Sono ormai numerosi gli Stati che stanno avvertendo i propri cittadini presenti nel Regno Unito dei disordini a sfondo razziale, tra cui l’India, l’Australia, l’Indonesia, la Malesia e la Nigeria.
L’estrema destra, dopo aver sfruttato il triplice femminicidio avvenuto la scorsa settimana, ha continuato a diffondere altre informazioni non veritiere.
Ha ad esempio alimentato il mito di un doppio standard nel modus operandi della polizia: sarebbe stata più dura nei confronti delle attuali proteste e più tenera con quelle di Black Lives Matter.
A rinfocolare questa idea è stato lo stesso Nigel Farage di Reform UK, insieme ad altri personaggi legati alla galassia della destra radicale.
In questi anni sono divenuti veri e propri imprenditori politici del razzismo sullo sfondo dei disastri sociali provocati dagli esecutivi conservatori che si sono avvicendati alla guida del Paese.
Sebbene la formazione di Farage abbia ottenuto solo 4 deputati in parlamento, ha capitalizzato circa il 15% dei voti, segnale di un certo consenso tra le fasce di una parte della working class britannica che non ha identificato nei laburisti un’alternativa credibile.
Video ed immagini di persone che attaccano o cercano di attaccare strutture alberghiere dove si suppone che vengano ospitati richiedenti asilo, esercizi commerciali d’immigrati presi di mira insieme alle moschee stanno facendo il giro del mondo.
Allo stesso tempo, a questa nuova ondata xenofoba si stanno opponendo diverse realtà.
Fa un certo effetto come Elon Musk, proprietario di X, abbia lasciato utilizzare il proprio canale per lasciare prosperare l’ondata di odio grazie a esponenti di spicco dell’estrema destra e abbia affermato sul suo account che: “la guerra civile è inevitabile”.
Abbiamo deciso di tradurre e pubblicare questo intervento dell’ex leader del Labour – Jeremy Corbyn – eletto come indipendente alle ultime elezioni politiche.
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Sfidare il razzismo, stare dalla parte delle vittime del terrore dell’estrema destra
I migranti e i rifugiati non sono responsabili dei mali della Gran Bretagna: un messaggio che dobbiamo trasmettere con assoluta chiarezza, afferma il deputato JEREMY CORBYN.
La settimana scorsa, a Southport, si è consumato un orrendo omicidio: tre bambine sono state brutalmente colpite a morte in un violento attacco con il coltello. Ciò che ne è seguito ha mostrato sia il meglio che il peggio della società.
Il meglio è stato il sostegno alle famiglie in lutto delle bambine. Il peggio è stato l’attacco delle forze di estrema destra alla moschea di Southport, a un hotel che ospitava rifugiati a Rotherham e a imprese gestite da musulmani in tutto il Paese.
Questi attacchi di estrema destra contro la comunità musulmana riecheggiano le tattiche dei nazisti contro gli ebrei, i negozi e le aziende in Germania negli anni Trenta.
In entrambi gli scenari, l’estrema destra usa la violenza contro le minoranze e le incolpa della povertà, della carenza di alloggi e della pressione sui servizi sanitari e scolastici.
Il rafforzamento della destra razzista è derivato dal crescente uso di un linguaggio anti-migranti da parte di politici apparentemente mainstream, che sostengono che i disperati che attraversano la Manica su fragili imbarcazioni sono una “forza d’invasione“.
Le stesse voci sembrano incapaci o non disposte a riconoscere che le guerre causano i flussi di rifugiati, e che gli immigrati che si sono stabiliti in Gran Bretagna lavorano instancabilmente per cercare di far funzionare i servizi sotto-finanziati.
Allo stesso tempo, stiamo assistendo a una strategia economica ereditata dai conservatori, la quale aumenta l’enorme divario di ricchezza nella nostra società, perpetua l’austerità e ignora la disperata povertà di tanti bambini.
La risposta della sinistra deve essere quella di stare dalla parte delle vittime del terrore dell’estrema destra, sfidare il razzismo dell’estrema destra e chiedere al governo di affrontare i problemi comuni di tutte le comunità: la crisi degli alloggi, l’istruzione fatiscente e il collasso del nostro servizio sanitario nazionale.
Invece di perpetuare la povertà di tanti bambini negando i sussidi al terzo figlio in poi nelle famiglie, o di ‘risparmiare’ denaro togliendo il pagamento del combustibile invernale a molti anziani, il governo deve affrontare le questioni della disuguaglianza e dell’avidità.
I migranti e i rifugiati non sono responsabili degli affitti non regolamentati, della privatizzazione dilagante del nostro servizio sanitario o dei livelli osceni di ricchezza dei più ricchi della nostra società.
Se non si affrontano gli enormi bisogni sociali dei più poveri della nostra società, gli osceni attacchi alla comunità musulmana e ai rifugiati porteranno a un ulteriore spostamento verso l’estrema destra.
La retorica anti-migranti non è la risposta giusta per assecondarli. Abbiamo invece bisogno di solidarietà immediata e pubblica con le vittime.
Dobbiamo riconoscere che l’incapacità di affrontare i bisogni economici delle persone è un terreno fertile su cui possono crescere i semi del fascismo. Dobbiamo offrire un messaggio di speranza attorno al quale tutte le comunità possano unirsi.
*Jeremy Corbyn è deputato indipendente di Islington Nord.
07/08/2024
da Contropiano