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La Global Sumud Flotilla è a rischio. Messaggio urgente di Stefano Bertoldi, comandante della barca a vela Zefiro

La Global Sumud Flotilla è a rischio. Messaggio urgente di Stefano Bertoldi, comandante della barca a vela Zefiro

Politica italiana

28/09/2025

da Pressenza

Redazione

Stanotte abbiamo ricevuto questo drammatico video di Stefano Bertoldi, nostro collaboratore e comandante di una delle barche a vela della Global Sumud Flotilla. Riportiamo di seguito la trascrizione del suo appello, con la preghiera di massima diffusione.

Sono Stefano Bertoldi, comandante della barca a vela Zefiro, quella maggiormente colpita dagli attacchi di droni delle nottate scorse. Qui dietro di me ieri sera sono arrivati due miei colleghi, Raffaello e Cesare, con la barca Luna Park, che forse potete vedere dal tracking della Global Sumud Flotilla.

Ebbene, mi dispiace svegliarvi così presto, mi dispiace che oggi è domenica e forse volevamo tutti un po’ riposarci, ma la flottiglia stanotte è partitaPiù o meno 50 barche sono partite alla volta di Gaza. Ho analizzato la situazione geopolitica internazionale, ho analizzato l’atteggiamento del nostro governo, irresponsabile a partire da Giorgia Meloni e dal nostro Ministro della Difesa Crosetto. Non avremo nessun tipo di difesa, non saremo scortati. Speriamo che la Spagna faccia il suo e non faccia come Crosetto, che ha annunciato appunto che eventualmente raccoglierà e soccorrerà i feriti.

Allora la flottiglia, ascoltatemi bene, in questo momento è a rischio. L’avvertimento che ci hanno dato l’altro giorno è chiaro: la mia e l’altra barca sono tornate indietro pesantemente colpite dai droni. La barca Zefiro in particolare è stata colpita in maniera chirurgica, in quanto gli israeliani molto probabilmente sapevano che questa barca aveva un albero che poteva reggere il colpo che abbiamo ricevuto e l’avvertimento è stato chiaro: se questo tipo di attacco –  e qui parlo ai velisti che mi ascoltano, a chiunque conosce un po’ di vela –  ripeto, se questo tipo di attacco potente, che ci ha scosso tutti quanti, venisse fatto su altre barche, ce ne sono tantissime, il cui albero è semplicemente appoggiato sulla tuga, cioè sulla parte superiore dell’imbarcazione, gli alberi verrebbero giù. Adesso ci sono soltanto due persone, forse tre, di vedetta per la navigazione notturna, ma già ho letto dai messaggi che si stanno scambiando i miei colleghi in navigazione… Sono le 4:30 ora locale italiana, 5:30 ora greca … Ebbene, ho letto dai messaggi che alcune barche sono scortate da dei droni, ovviamente sono droni di controllo israeliani, forse ci sarà anche qualche drone di controllo di Frontex, o forse anche della Grecia. Comunque la questione è questa: il prossimo attacco, se verrà fatto e purtroppo i miei segnali dicono che probabilmente verrà fatto, sarà micidiale, nel senso che è molto probabile che questa volta ci saranno feriti gravi e anche dei morti.

Vi prego, fate girare questo messaggioIl 22 settembre non deve rimanere un caso isolato in quanto a manifestazioni e coinvolgimento della popolazione. Scendiamo in piazza. Lo so, il tempo è poco. Ci sono partiti e sindacati che si stanno aggregando, va bene tutto. Non siamo intransigenti su questo. Sappiamo che molti si sono svegliati da poco, ma come diciamo in Italia tutto fa brodo. Mi raccomando, impegniamoci, ci sono dei nostri amici, dei nostri cari amici a bordo. Vogliamo che le loro vite siano salvaguardate. Non fidiamoci dei nostri governi, non faranno niente per noi.  E’ l’ora del popolo, è l’ora delle persone, anche quelle meno impegnate politicamente, anche quelle più scettiche su questa missione. Ricordatevi, la nostra non è una missione umanitaria per portare  pochi pacchi alla popolazione palestinese di Gaza. La nostra è una missione politica. L’assedio deve finire, il genocidio deve finire e soprattutto la vita degli attivisti pacifisti non armati deve essere tutelata.

Mi raccomando, organizziamoci, chiamiamo tutti quelli che possiamo e scendiamo in piazza il più presto possibile. Lo so, oggi è domenica, ma forse è il giorno buono per organizzarci per il secondo lunedì di battaglia nelle strade, ovviamente in maniera nonviolenta, se no diamo adito a tutte le solite critiche che ogni volta avvengono in occasione di manifestazioni. Lo so, siamo tutti arrabbiati, lo so, è un modello economico, socio-economico di merda, di cui Israele è il rappresentante massimo e anche gli Stati Uniti, con quel folle che hanno alla loro guida. Scendiamo in piazza, vi prego, ascoltatemi. Per fortuna siamo stati indenni in tutti questi giorni che eravamo fermi qui in Grecia, per un attacco che ci ha in qualche modo bloccato pesantemente.

Scendiamo in piazza, chiamiamo chi potete chiamare onestamente che può darci una mano. Ci sono i nostri fratelli, ci sono i nostri figli, ci sono i nostri amici, colleghi skipper, marinai in buona fede, nonviolenti che fanno tutto questo per noi, per la nostra democrazia ormai sotterrata… possiamo chiamarla democratura… sotterrata da governi irresponsabili che per i loro legami con Israele, per il loro portafoglio non ci aiuteranno. Conto su di voi, conto sul popolo che scenderà in piazza. Grazie in anticipo per quello che farete.

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