L’agenzia dell’Onu sarà fortemente limitata nelle sue operazioni di assistenza, non solo a Gaza, anche in Cisgiordania e Gerusalemme Est
Le leggi contro le attività dell’Unrwa “aggravano ancor di più la sofferenza dei palestinesi…e creano un pericoloso precedente”. È stato questo il primo commento su X del commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, dopo il voto del Parlamento israeliano (Knesset) che prende di mira le attività dell’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi a Gerusalemme Est, in Cisgiordania e Gaza e azzera le sue relazioni con le autorità israeliane. Lazzarini ha denunciato il voto come parte della “campagna in corso per screditare” la sua agenzia ritenuta da più parti internazionali fondamentale in questo momento per le operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza sotto attacco israeliano. Prima di Lazzarini, la portavoce dell’Unrwa, Juliette Touma, aveva dichiarato che “E’ scandaloso che un Paese membro delle Nazioni Unite cerchi di smantellare un’agenzia dell’Onu che è il più importante fornitore di operazioni umanitarie a Gaza”.
Con una maggioranza schiacciante la Knesset ha colpito le attività dell’Unrwa e deciso che Israele romperà tutti i legami con l’agenzia, le autorità non collaboreranno con essa e l’Unrwa non avrà diritto alle concessioni di cui ha goduto sulla base delle leggi internazionali e le risoluzioni dell’Onu.
Le restrizioni colpiranno fortemente la capacità della più importante agenzia dell’Onu in Palestina di assistere i palestinesi a Gerusalemme est e in Cisgiordania, oltre che a Gaza. E potrebbero portare allo sgombero del quartier generale dell’Unrwa a Gerusalemme Est. Si tratta di un colpo duro soprattutto per i palestinesi di Gaza per i quali i rifornimenti dell’Unrwa sono rimasti l’ultima speranza. Una simile decisione, infatti, rischia di paralizzare il flusso di aiuti umanitari nella Striscia soggetta da settimane a una ripresa violenta dell’offensiva militare israeliana, in particolare nella sua parte settentrionale.
Per l’Autorità nazionale palestinese (Anp) i divieti e le limitazioni approvate dalla Knesset “mostrano la trasformazione di Israele in uno Stato fascista”. “Condanniamo la legge” approvata da Israele, “non lo permetteremo”, ha affermato in una dichiarazione Nabil Abu Rudeineh, portavoce della presidenza dell’Anp.
Vari paesi, inclusi gli Stati Uniti, la Francia, la Germania e la Gran Bretagna, stanno chiedendo a Israele di non applicare le nuove leggi, ma il premier Netanyahu risponde che il suo governo è “pronto” a fornire aiuti umanitari a Gaza.
29/10/2024
Pagine Esteri