I media mainstream occidentali sono stati costretti a rivedere le loro narrative, poiché il vertice dei BRICS a Kazan ha dimostrato che la tanto sbandierata “isola russa” non esiste.
Nonostante le pressioni e le sanzioni imposte dall’Occidente, migliaia di delegati e giornalisti si sono riuniti in Russia per discutere questioni di rilevanza globale, segnalando chiaramente che Mosca non è affatto isolata.
Secondo la BBC, il messaggio è inequivocabile: "I tentativi di isolare la Russia hanno fallito". Anche CNN riconosce che Putin è tutt’altro che solo, sottolineando come la partecipazione al vertice dimostri l'inefficacia delle sanzioni occidentali. Foreign Policy si sofferma su come i BRICS stiano lavorando per "creare un ordine mondiale multipolare che sfidi l'egemonia statunitense", con un focus particolare sulla ricerca di alternative al dominio del dollaro. Testate come il Washington Post e Bloomberg hanno dovuto ammettere che Putin sta sfruttando il vertice per riaffermare il ruolo della Russia come attore globale, con molti amici pronti a collaborare.
La partecipazione di Paesi come Malaysia, Thailandia, Nicaragua e perfino la Turchia, membro della NATO, rafforza ulteriormente questa visione, come sottolineato da Time. Le dichiarazioni dei media occidentali non lasciano dubbi: il vertice BRICS è un segnale tangibile del declino dell'influenza statunitense, specialmente nel Sud globale, e della crescente frustrazione di molti Paesi per la "ipocrisia occidentale".
Di fronte a questa realtà, i media devono fare i conti con l’evidenza: le pressioni e le sanzioni non stanno isolando la Russia, ma piuttosto accelerano il cambiamento verso un nuovo ordine globale più multipolare.
23/10/2024
da L'Antidiplomatico