REGIONALI. Le proiezioni indicano una vittoria di Marsilio: 54,7% contro 45,3%. M5S crolla al 7%, il Pd tiene, Fdi perde quasi 4 punti rispetto al 2022 ma resta il primo partito
Il centrosinistra non ha fatto l’impresa in Abruzzo. La seconda proiezione di Noto Sondaggi attorno a mezzanotte e trenta chiude la partita: il governatore uscente Marco Marsilio di Fdi è stimato al 54,7%, lo sfidante del centrosinistra Luciano D’Amico si ferma al 45,3%. Un risultato assai più netto di quanto suggerito dal clima dalla vigilia, e dai primi exit poll delle 23 che indicavano un testa a testa come quello di due settimane fa in Sardegna.
I dati delle proiezioni sono stati salutati con dei boati al comitato di Marsilio, mentre le bocche restano cucite in quello di D’Amico, dove si attendono dati reali prima di qualsiasi commento. La delusione è comunque palpabile, dopo che nelle ultime settimane la campagna elettorale del centrosinistra aveva preso ritmo e fiducia, mentre la destra era parsa molto nervosa.
Il dato dell’affluenza si è fermato al 52%, un punto in meno delle regionali del 2019. Un dato che ha evidentemente penalizzato il centrosinistra, che puntava sul recupero dei tanti elettori progressisti che negli ultimi anni si erano spostati sull’astensione. Un tentativo che non è riuscito, nonostante gli sforzi di Schlein e Conte. Il segretario regionale del Pd Daniele Marinelli parla di “grave disaffezione e grave distanza dei cittadini nei confronti della politica”.
I primi dati sulle liste segnano un tracollo del M5S, che scende al 7% dal 18.5% delle politiche 2022. Il Pd è al 18%, in leggero aumento rispetto al 16,6% delle politiche. A destra Fdi al 24% (due anni fa aveva il 27,9%) , Fi sale al 14,3%, la Lega tiene rispetto a due anni fa: 8,7%,
Uno dei primi commenti arriva dal sindaco di Pescara Carlo Masci, di Forza Italia: “Mi sembra che Marsilio, rispetto a 5 anni fa, abbia migliorato la sua performance”. Nel 2019 il candidato di Fdi si era affermato col 48%.
Stefania Pezzopane, ex presidente della Provincia de L’Aquila (Pd) e ora consigliera comunale di opposizione parla di “uno scontro che era difficilissimo. Comunque sia il centrosinistra è ripartito, una grande unità e un campo larghissimo, siamo in campo. E’ importante quello che abbiamo fatto, può essere un messaggio che mandiamo all’Italia”.