Arriva a Lampedusa il ministro Urso e alza la bandiera bianca: "La situazione è insostenibile, l'Europa ci aiuti". Ma questo Governo non aveva detto che sapevano loro come fermare gli sbarchi con accordi con Libia e Tunisia?
A Lampedusa è emergenza sbarchi. Sono 4.267 i migranti ospiti dell’hotspot dell’isola sicialiana dove, durante la notte, ci sono stati altri 4 arrivi. La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 690 ospiti della struttura di primissima accoglienza: 550, a metà mattinata, sono stati scortati dalla polizia al porto dove saranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle. Entro questa sera altri 140 verranno accompagnati all’aeroporto: 70 verranno trasferiti da un aereo militare a Pratica di Mare e altrettanti a Pisa. Ieri, dall’hotspot sono stati trasferiti complessivamente 1.061 persone a Porto Empedocle, Augusta e Comiso.
ARRIVA A LAMPEDUSA IL MINISTRO URSO E ALZA LA BANDIERA BIANCA: “LA SITUAZIONE È INSOSTENIBILE, L’EUROPA CI AIUTI”
“La mia visita è un segno di attenzione da parte del Governo” ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha visitato l’hotspot di Lampedusa, in contrada Imbriacola, dove al momento si trovano i 4.267 migranti, a fronte di una capienza di 300-400 posti.
“La situazione è sotto gli occhi di tutti ma deve essere l’Europa a darci una mano per potere gestire al meglio questo fenomeno”, ha sottolineano l’esponente dell’esecutivo, che ha aggiunto: “La situazione qui è insostenibile, bisogna trovare delle soluzioni”. Il ministro era accompagnato dal prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e dal sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino. Dopo una visita all’hotspot ha effettuato un sopralluogo nel molo Favaloro.
IL SINDACO MANNINO: “È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI CHE IL FENOMENO MIGRATORIO AL GOVERNO GLI SIA ESPLOSO IN MANO"
“È sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al governo gli sia esploso in mano, e in questo senso condivido le parole del nostro presidente della Repubblica secondo cui ‘occorre percorrere strade diverse’. La dichiarazione di emergenza non ha prodotto alcun risultato concreto per Lampedusa: nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato” ha detto il sindaco Mannino, dopo aver incontrato Urso col quale ha discusso delle possibili misure da adottare per aiutare il tessuto imprenditoriale e sociale del territorio
“A cosa è servita la dichiarazione di stato d’emergenza? Il tema dei rifiuti – ha aggiunto il sindaco delle Pelagie -, ancora oggi scaricati sul bilancio comunale, il tema delle bare per i migranti e dei servizi di onoranze funebri, ancora oggi in capo al Comune di Lampedusa, i barchini che deturpano le coste e il mare e mettono in pericolo la navigazione, la celerità nei trasferimenti dei migranti verso la Sicilia: nulla”.
IL SINDACO: “CHIEDO AL PRESIDENTE MELONI DI VENIRE A PASSARE DUE GIORNI CON ME”
“Solo annunci – ha rimarcato Mannino – . Occorre percorrere nuove strade. Il ministro dell’Interno dica cosa intende fare e soprattutto con quali risorse. La nostra pazienza sta finendo. Chiedo al presidente Giorgia Meloni di venire a passare due giorni a Lampedusa con me. Ci sediamo nel mio ufficio, dopo aver visitato l’isola, e insieme troveremo una soluzione. Ne sono sicuro”.
28/08/2023
da La Notizia