ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Lezione della Francia su Gaza Macron riconosce la Palestina, Tajani si incarta sulla storia

Lezione della Francia su Gaza Macron riconosce la Palestina, Tajani si incarta sulla storia

Tajani si incarta sulla storia: “I palestinesi riconoscano Israele”. L’opposizione all’attacco: “Lo ha già fatto l’Olp nel 1993”. Nonostante la scelta di Macron, l'Italia persevera nel non prendere posizione sul riconoscimento della Palestina. E Tajani inciampa nell'ennesima gaffe.

“Il Ministro Tajani o non legge le notizie, il che sarebbe grave, o crede davvero in quello che dice, che sarebbe pure peggio”, Così l’M5s Stefano Patuanelli ha commentato l’ennesima, infelice, (non) presa di posizione del governo italiano, rispetto al riconoscimento dello stato di Palestina. Il post è stata una delle tante risposte dell’opposizione alle dichiarazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani sulla scelta del presidente francese Emmanuel Macron di riconoscere lo stato di Palestina. “Ambiguo”, “timido”, “reticente”, “incomprensibile”, “sconcertante”, alcuni degli aggettivi che l’opposizione ha riservato a Tajani, accusato insieme alla premier e al resto del governo di non saper assumere una posizione “chiara e coraggiosa”.

La solita litania di Tajani

Davanti allo strappo francese, infatti, Tajani ha riproposto la solita litania, quella che ripete da quando Israele ha iniziato a massacrare scientificamente il popolo palestinese: “Dobbiamo arrivare immediatamente ad un cessate il fuoco che porti, certo, al riconoscimento dello Stato palestinese, ma riconoscimento dello Stato palestinese deve avvenire in contemporanea al riconoscimento da parte del nuovo stato palestinese di Israele”, ha detto il ministro.

Che ha aggiunto: “perché uno stato palestinese che non riconosca Israele significa non risolvere il problema”. “Siamo il Paese al mondo che ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza, insieme al Qatar e all’Egitto”, ha  proseguito Tajani, “Ci siamo sempre battuti e continuiamo a batterci anche per l’immeditato cessate il fuoco a Gaza. Non possiamo più accettare carneficine e carestia. Lo abbiamo detto in maniera molto chiara a Israele, al governo israeliano. Noi siamo amici di Israele questo non lo dimentichiamo, ma credo che sia giunto il momento di arrivare ad un immediato cessate il fuoco”. Una non posizione, dicevamo, visto che i “warning” di Tajani non fanno certo tremare i polsi di Tel Aviv…

Conte parla di “Vergogna nazionale”

“Dopo la Spagna anche la Francia annuncia il riconoscimento della Palestina di fronte al genocidio e ai piani di deportazione di massa a danno dei palestinesi. Il criminale Netanyahu, che sta sterminando e affamando un intero popolo, incredibilmente tuona: ‘Questo è un premio al terrorismo’. E l’Italia?”, si chiede il presidente del M5s, Giuseppe Conte. “Mentre Salvini prende premi per l’amicizia con Israele, Meloni si rifiuta di sospendere il memorandum d’intesa militare con il governo criminale di Israele e oggi sulla stampa leggiamo inquietanti notizie di nuovi contatti tra vertici militari di Roma e Tel Aviv, di possibili nuovi piani di cooperazione militare su cui il governo dovrà fornire chiarimenti. Che vergogna nazionale”.

Schlein: “L’Italia non può essere complice dei crimini di Netanyahu”

Batte un colpo anche la segretaria dem Elly Schlein: “È tempo che l’Italia riconosca lo Stato di Palestina perché anche i palestinesi hanno diritto, come gli israeliani, di vivere in pace e in sicurezza in uno Stato. Riconoscere la Palestina è un modo concreto per contribuire a fermare i crimini che il Governo di Netanyahu sta commettendo sia a Gaza che in Cisgiordania. L’Italia non può essere complice dei crimini che stanno avvenendo a Gaza e in Cisgiordania”.

“Come altri Paesi europei”, ha aggiunto Schlein, “l’Italia deve dare un contributo concreto al processo di pace, sicuramente il riconoscimento dello Stato di Palestina va in questa direzione. Non è sufficiente: serve cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi, gli aiuti umanitari, l’embargo di tutte le armi e fermare gli accordi di cooperazione con Israele, sia al livello europeo che italiano”.

“Ma cosa dice Tajani?”

Più ruvido il commento del responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano: “Ma cosa dice Tajani? Il nostro Ministro degli Esteri sa di cosa parla? Dice che serve il riconoscimento di Israele. A parte che l’Italia lo ha riconosciuto nel 1949, anche la Palestina, con l’Olp, ha riconosciuto Israele nel 1993, con gli accordi di Oslo. È Israele semmai che deve riconoscere la Palestina, ponendo fine all’occupazione illegale dei suoi territori. A far saltare quegli accordi è stato Netanyahu e lo rivendica. Dire quindi ora che serve il ‘mutuo riconoscimento’ vuol dire che si aspetta che lo decida il criminale Netanyahu. Cioè, mai. Potete scegliere di stare dalla parte sbagliata della storia, ma non potete riscriverla con le ipocrisie e le menzogne. Tutto questo è inaccettabile”.

“Qualcuno spieghi a Tajani che l’Olp riconosce già Israele…”

Per l’Avs Peppe De Cristofaro “Meloni e Tajani continuano nel sostegno alle azioni criminali di Netanyahu indifferenti delle sofferenze del popolo palestinese ridotto ormai allo stremo. Non c’è più tempo, bisogna fermare i piani di Netanyahu su Gaza. E un modo per fermarlo è riconoscere la Palestina. Anche l’Italia riconosca lo Stato di Palestina”, mentre per Laura Boldrini “qualcuno deve spiegare a Tajani che l’Autorità nazionale palestinese riconosce già Israele, da tempo…”.

25/07/2025

da La Notizia

share