Entro il 18 dicembre si paga l'Imu: Comuni e Stato pronti a incassare 11 miliardi di euro grazie alla tassa sugli immobili.
Comuni e Stato sono pronti a incassare: lunedì 18 dicembre è prevista la scadenza per il saldo dell’Imu, l’imposta sugli immobili. Che, anche quest’anno, sarà particolarmente cara, considerando che in quasi tutte le città l’aliquota ha raggiunto il massimo.
L’aliquota massima, infatti, è del 10,6 per mille o dell’11,4 per mille nei centri che avevano imposto e poi confermato la maggiorazione Tasi. Nel 2023 sono stati 6.600 i Comuni che hanno approvato delibere Imu, come riporta Il Sole 24 Ore. Molto spesso, però, si è trattato solo di conferme o piccoli ritocchi e non di una diminuzione della tassazione.
CHI PAGA E CHI NON PAGA L’IMU
Non è previsto alcun prelievo per 19,8 milioni di prime case: le uniche abitazioni principali su cui si paga l’imposta sono quelle che rientrano nelle categorie catastali di pregio. Non si paga neanche per 13,9 milioni di pertinenze.
Chi dovrà pagare saranno invece i 5,7 milioni di possessori di case sfitte, così come i 3,6 milioni di abitazioni affittate. Ancora, l’Imu va versata per 2,7 milioni di uffici, negozi e altri locali in affitto. Non pagano, invece, i proprietari di immobili occupati abusivamente, ma solo nel caso in cui abbiano denunciato il reato.
QUANTO SI PAGA PER L’IMPOSTA SUGLI IMMOBILI
Le aliquote, come detto, sono quasi ovunque al massimo e non ci sono state molte variazioni di recente. Quindi la cifra cambia solamente in base alla rendita catastale da cui parte il calcolo del tributo: per esempio la rendita è azzerata per i 610mila edifici accatastati come ruderi alla fine del 2022. Aumenta, invece, la rendita e di conseguenza l’imposta per le case riqualificate con il Superbonus.
QUANTO INCASSANO COMUNI E STATO GRAZIE ALL’IMU
Ma quanto incasseranno Comuni e Stato? L’anno scorso nelle casse dei municipi, tra acconto e saldo, ci sono finiti 17,9 miliardi. A cui aggiungere una quota riservata allo Stato sui fabbricati produttivi iscritti nel gruppo catastale D, pari a circa 3,7 miliardi per 1,7 milioni di immobili.
In totale il gettito annuo si avvicina alla quota dei 22 miliardi. Quindi, considerando che la cifra del saldo corrisponde a quella dell’acconto, possiamo calcolare che circa 11 miliardi entreranno nelle casse di Comuni e Stato, anche perché a ottobre si sono registrati incassi superiori dello 0,8% rispetto al 2022.
11/12/2023
da La Notizia