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Meloni contro la Flotilla: “Iniziativa pericolosa e irresponsabile finalizzata a creare problemi al governo”. E chiede agli attivisti di fermarsi a Cipro

Meloni contro la Flotilla: “Iniziativa pericolosa e irresponsabile finalizzata a creare problemi al governo”. E chiede agli attivisti di fermarsi a Cipro

Politica Italiana 

24/09/2025

da Il Fatto Quotidiano

Salvatore Frequente

Le reazioni. Schlein: "Irresponsabile è aver trascinato l’Italia sulle posizioni di Netanyahu". Conte contro la premier: "Attacca chi si mobilita contro il genocidio, è patriota al contrario"

Gratuitapericolosairresponsabile“. Giorgia Meloni definisce così la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla in navigazione verso Gaza. Parlando da New York, a poche ore dal suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la presidente del Consiglio non usa mezzi termini: “Non c’è bisogno di rischiare la propria incolumità di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare aiuti a Gaza che – sottolinea – il governo italiano avrebbe potuto consegnare in poche ore“. La premier richiama così “tutti alla responsabilità, particolarmente per quanto riguarda i parlamentari italiani” a bordo delle barche della flotta: “Ricordo che i parlamentari della Repubblica Italiana sono pagati per lavorare nelle istituzioni, non per costringere le istituzioni a lavorare per loro“, attacca.

“Vogliono creare problemi al governo” – Meloni insiste: “Non si può rischiare l’incolumità delle persone per fare iniziative che sembrano prevalentemente fatte non per consegnare gli aiuti, ma per creare problemi al governo“. Una flotta, va precisato, che non è comunque composta da sole barche italiane ma da circa 50 imbarcazioni che battono bandiera – solo per fare qualche esempio – di Spagna, Regno Unito, Polonia e Grecia. Quindi pare evidente che la missione internazionale non è nata per creare problemi all’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ma per stimolare tutti i governi, specie quelli occidentali, ad agire contro il genocidio a Gaza.

“Consegnate gli aiuti a Cipro” – Giorgia Meloni espone anche la “proposta di mediazione” del governo italiano. Per la premier la Flotilla dovrebbe fermarsi a Cipro e scaricare lì il carico di aiuti, coinvolgendo il cardinale Pierbattista Pizzaballa: “Consegnare questi aiuti a Cipro, al patriarcato latino di Gerusalemme che si assume la responsabilità di consegnarli”. Fa riferimento al lavoro del ministro Tajani che, come reso noto dalla Farnesina, ha sentito telefonicamente i suoi omologhi di Cipro e di Israele. “È una proposta sulla quale mi pare ci sia il consenso del governo cipriota, del governo israeliano, ovviamente del governo italiano. Stiamo aspettando una risposta dalla flottiglia”, precisa. “Perché – continua Meloni – qual è l’alternativa se non si accetta questa proposta? Forzare il blocco navale di Israele? E poi che cosa dovrebbe fare il governo italiano? Mandare le navi della marina militare e dichiarare guerra a Israele? Mi pare che si stia un po’ esagerando“.

La precedente “proposta” israeliana – Nei giorni scorsi, va ricordato, il ministero israeliano della Difesa aveva richiesto alla Sumud Flotilla (definita dal ministero degli Esteri di Tel Aviv “flottiglia organizzata da Hamas”) di “attraccare al porto di Ashkelon e scaricare lì gli aiuti, da dove saranno trasferiti prontamente in maniera coordinata nella Striscia di Gaza“, avvertendo che “Israele non permetterà alle imbarcazioni di entrare in una zona di combattimento attiva e non consentirà la violazione di un blocco navale legittimo”. Una richiesta, ha replicato il Global Movement to Gaza, che “non può essere interpretata come una neutra esigenza logistica”, ma “si inserisce in un modello di lunga data: la deliberata ostruzione da parte di Israele degli aiuti destinati a Gaza e i suoi tentativi di delegittimare chi contesta il suo blocco illegale”.

Sugli attacchi “stiamo indagando” – Meloni condanna gli attacchi della scorsa notte contro 7 imbarcazioni della flotta umanitaria e spiega che “stiamo facendo le nostre indagini per avere certezze sulle responsabilità”. Sulla decisione del ministro Crosetto di inviare la fregata Fasan della Marina militare “per garantire se necessario soccorso e assistenza”, la premier tiene a precisare che “non è previsto l’uso della forza militare”.

Lo “stupore” per la reazione dell’opposizione – Per quanto riguarda il suo annuncio di ieri sulla mozione per il riconoscimento “condizionato” dello Stato di Palestina si dice “stupita dalla reazione dell’opposizione”: “Penso che sia una posizione molto seria: siamo disponibili a riconoscere la Palestina ma non a fare un favore ad Hamas”, ha ribadito. “Io non sono stupida”, ha aggiunto: “Quello che accade in Italia non ha come obiettivo alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ma attaccare il governo italiano. Trovo oggettivamente irresponsabile usare la sofferenza a Gaza per attaccare il governo“, ha concluso Meloni.

Le repliche alla parole di Merloni – Dalle opposizioni arrivano a stretto giro le repliche alle sue parole. “A Meloni che dice che è irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo dico che invece è irresponsabile aver trascinato l’Italia sulle posizioni di Netanyahu“, afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. “Sono senza parole per le gravi affermazioni di Meloni. Di fronte alla vergogna a cui stiamo assistendo, attacca chi si mobilita contro il genocidio a Gaza e chi subisce attacchi su barche che battono bandiera italiana in acque internazionali”, è la replica del leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, che definisce la premier una “patriota al contrario“. Stessi toni da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, di Avs, che rimandano al governo le accuse di “irresponsabilità”.

 

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