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A Milano attesa una marea, a Bologna «festa rumorosa»

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C'è un rigurgito. Le iniziative nelle città

Una marea pacifista è attesa per oggi a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza. Al corteo per l’80esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo dovrebbero partecipare almeno 70 mila persone in festa.

«NON CAPISCO LE PAROLE di Musumeci che ha utilizzato il termine “consentito” per le manifestazioni del 25 aprile: i cortei non sono consentiti ma sono stati conquistati attraverso la lotta partigiana, non abbiamo bisogno di suggerimenti», ha detto il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Pagliarulo oggi pomeriggio sarà sul palco in Piazza Duomo con il sindaco Beppe Sala, la partigiana Sandra Gilardelli e il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini. Nel corteo si snoderanno invece, dopo i gonfaloni delle istituzioni, gli spezzoni della realtà associative, dei movimenti e dei partiti politici. Ci sarà anche la redazione del manifesto con lo striscione e il sound system.

LE POLEMICHE della vigilia si sono giocate tutte intorno all’ordine di partenza con i giovani palestinesi (pochi) che reclamavano la testa del corteo, la brigata ebraica indignata per la richiesta, quelli di Azione altrettanto scontenti per essere finiti in coda «vicino al Prc» e la comunità palestinese adirata per non aver ricevuto lo stesso spazio di quella ucraina. Come ogni anno ci sarà il servizio d’ordine dei City Angels per la brigata ebraica. Ma le tensioni, tuttavia, dovrebbero essere contenute: collettivi, Gp e centri sociali dovrebbero rimanere a via Palestro, sempre che la polizia abbia intenzione di garantire l’ordine pubblico senza forzare.

Durante il percorso prevista anche la presenza dei leader dell’opposizione, Elly Schlein (che parteciperà prima alle celebrazioni di Monte Sole) con una delegazione del Pd, il M5S, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli per Avs, Maurizio Acerbo di Prc con le bandiere rosse e della pace, Riccardo Magi di PiùEuropa con quelle del referendum per la cittadinanza. E ci sarà anche l’Arci Nazionale: «il Global Peace Index ci dice che oggi nel mondo sono in corso 56 conflitti armati: non erano mai stati così tanti dalla fine della Seconda guerra mondiale – commentano dall’associazione -. Il messaggio che ci arriva dai partigiani è chiaro: la Liberazione fu la scelta di costruire un mondo più giusto e in pace».

LA MANIFESTAZIONE sarà rumorosa e per nulla sobria. Lo stesso a Bologna dove si terrà una lunga giornata di celebrazioni: «Il modo migliore per ricordare papa Francesco, partigiano della pace – ha spiegato Michele Bulgarelli, segretario generale Cgil Bologna – è stare nelle piazze del 25 aprile». Come ogni anno si terrà anche la festa al Pratello, organizzata da movimenti di sinistra, collettivi e Pap: «Viviamo in uno stato laico e la Liberazione è una festa laica, il papa non veniva ascoltato dal governo quando parlava di pace, di disarmo, di genocidio in Palestina e ci vorrebbero silenziare quando diciamo le stesse cose», hanno detto.

A NAPOLI studenti, sindacati di base, realtà della sinistra autorganizzata cittadina partiranno in corteo da Piazza Garibaldi alle 11.30 per manifestare anche contro il decreto Sicurezza e contro il genocidio in corso a Gaza.

MENTRE A ROMA ci saranno due cortei. L’Anpi cittadina con i sindacati e le associazioni civiche capitoline partirà da largo Bompiani alle 8.30 per dirigersi al Parco Schuster dove ci saranno musica, interventi e letture. Una parte del corteo, composta da varie realtà tra le quali Pap, Arci Roma, gli studenti di Osa e Cambiare Rotta, Usb e Rete No War, si staccherà all’altezza di Ponte Spizzichino per andare verso Porta San Paolo, prenotata dalla Brigata Ebraica per la mattinata. Alle 8, a pochi metri da lì (uscita metro Piramide), si terrà anche il presidio della rete composta dagli studenti palestinesi in Italia, Unione Democratica arabo/palestinese (Udap), associazione dei palestinesi in Italia (Api) e i giovani palestinesi di Roma: «Porta San Paolo è dei partigiani, non dei complici del genocidio», hanno scritto sui social gli organizzatori.

25/04/2025

da Il Manifesto

Luciana Cimino

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