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Milano, il carabiniere alla manifestante: “Mattarella non è il mio presidente”

Milano, il carabiniere alla manifestante: “Mattarella non è il mio presidente”

Sabato a Milano un carabiniere ha detto a una manifestante che Mattarella non è il suo presidente. L'Arma: "Sarà trasferito". 

“Con tutto il rispetto signora, non è il mio presidente”. È quanto ha detto, durante il corteo pro Palestina di sabato scorso a Milano, un carabiniere in servizio di ordine pubblico all’ex consigliera comunale del Prc, Franca Caffa (nella foto). “Di che Paese è?” domanda allora l’ex consigliera al militare, come si vede in un video che circola in queste ore sui social. “Non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco”, la replica del militare.

SABATO A MILANO UN CARABINIERE HA DETTO A UNA MANIFESTANTE CHE MATTARELLA NON È IL SUO PRESIDENTE. L’ARMA: “SARÀ TRASFERITO”

“Con riferimento ai contenuti di un video che circola sui social media e siti d’informazione riportante uno scambio di battute tra una manifestante e un carabiniere impegnato in un servizio di ordine pubblico nel corso di un corteo svoltosi a Milano lo scorso sabato, è stata già informata l’Autorità Giudiziaria Ordinaria e quella Militare, e nei confronti del militare, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d’impiego, trasferendolo in incarico non operativo” afferma in una nota il Comando generale dell’Arma dei carabinieri.

Un Carabiniere a Milano, al presidio in solidarietà con la Palestina, rispondendo ad una anziana signora pubblicamente afferma di non riconoscere il Presidente della Repubblica…. Ecco siamo messi….

Video incorporato

LA PROCURA DI MILANO APRIRÀ UN FASCICOLO DI INDAGINE

La Procura di Milano, si appreso sempre questa mattina, aprirà un fascicolo di indagine. Delle frasi riguardanti il presidente Mattarella, rivolte dal carabiniere all’ex consigliera Caffa, è stato informato il procuratore di Milano Marcello Viola che ora attende un’informativa dei carabinieri. I pm dovranno anche analizzare il video diffuso sui social. Poi sarà iscritto il fascicolo a carico del militare. Si può ipotizzare al momento il reato di “offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica”.

29/01/2024

da La Notizia