Migrazione
22/10/2025
da Il Fatto Quotidiano
30 persone sono state tratte in salvo dalla Guardia Costiera
Sono 40 le persone che hanno perso la vita in un naufragio avvenuto al largo della Tunisia. Un’imbarcazione, con a bordo almeno 70 migranti subsahariani, si è ribaltata davanti alla costa di Salakta, nel governatorato di Mahdia. Tra le vittime, anche neonati.
Altre 30 persone sono state tratte in salvo dalla Guardia Costiera. Lo ha reso noto il portavoce del tribunale di Mahdia, Walid Chatrbi, alla radio tunisina Mosaïque FM. La procura ha ordinato l’apertura di un’indagine.
Si tratta dell’ennesimo naufragio nella rotta del Mediterraneo centrale, a quasi una settimana dall’ultimo, con oltre una decina di vittime. Dal 2014 ad oggi in queste acque si contano almeno 32.803 morti o dispersi stando ai dati forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
La Tunisia, le cui coste si trovano in alcuni punti a meno di 150 chilometri da Lampedusa, è insieme alla vicina Libia uno dei principali punti di partenza dal Nordafrica per i migranti che cercano di raggiungere l’Europa.
“Ancora un naufragio, ancora morti. Persone in fuga, persone disperate, persone sfruttate hanno trovato la morte nel viaggio della speranza”, ha commentato il Mons. Gian Carlo Perego, presidente della commissione Cei che si occupa di immigrazione e presidente della fondazione Migrantes. Perego ha denunciato l’immobilismo dell’Europa: “Nessuno ancora ha pensato di tracciare un canale umanitario e assistito nel Mediterraneo”.