L'Istat certifica la continua crisi dell'industria italiana: produzione in calo per il 29esimo mese su 31 di governo Meloni.
La mini-ripresa di aprile era solo un’illusione: la produzione industriale è tornata a calare, persino più delle attese. A maggio la flessione è stata dello 0,7% rispetto al mese precedente e dello 0,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, al netto degli effetti di calendario. L’indice grezzo, però, fa segnare addirittura un -3,8% su base annua, come testimoniano gli ultimi dati Istat.
Dopo i 26 cali consecutivi, quindi, la produzione industriale torna a scendere e, come sottolineano i 5 Stelle, si tratta della 29esima flessione su 31 mesi di governo Meloni. L’unica notizia parzialmente positiva è che nella media del periodo marzo-maggio si registra un lieve aumento, dello 0,6%, rispetto ai tre mesi precedenti. Già catastrofici. L’indice è cresciuto solo per l’energia (+0,7%) mentre è sceso per i beni intermedi (-1%) e i beni di consumo (-1,3%). Anche su base annua gli incrementi tendenziali riguardano solo l’energia (+5,3%), mentre la flessione coinvolge beni strumentali (-0,2%), beni di consumo (-1,8%) e beni intermedi (-2,7%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, gli incrementi maggiori riguardano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+6,1%), l’attività estrattiva (+5,1%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+4,7%). Le maggiori flessioni riguardano invece la fabbricazione di mezzi di trasporto (-5,6%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-5,2%), e la produzione di prodotti chimici (-4,0%).
Nuova debacle per l’industria italiana
La “battuta d’arresto” registrata a maggio conferma, per il Codacons, “la cattiva salute della nostra industria”. Messa ancora più a rischio dai dazi Usa, che possono affossare l’industria e l’economia italiana. Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, si tratta di una “Caporetto” e la ripresa di aprile dopo 26 cali consecutivi è stata “solo un’illusione ottica, un miraggio”, mentre le industrie “sono e restano nel baratro della crisi” da oltre due anni.
I parlamentari M5S delle commissioni Bilancio, Finanze e Attività produttive di Camera e Senato sottolineano invece come sia stato “inflitto al Paese” il calo numero 29 della produzione industriale “su 31 di governo” Meloni. Siamo di fronte, per i pentestallati, a una “debacle mostruosa”. Per Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd, “l’Italia si sta deindustrializzando nella più totale inerzia del governo Meloni”. Perché, continua Misiani, la destra “continua a proclamarsi vicina alle imprese, ma le imprese in questi tre anni le ha abbandonate alla deriva”.
11/10/2025
da La Notizia