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NYTimes allarme rosso: su Israele-Gaza la presidenza Biben va a picco

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Scrive il New YorkTimes: «Donald Trump precede Joe Biden in cinque Stati cruciali, come mostra una nuova serie di rilevazioni, mentre il desiderio di cambiamento e il malcontento per l’economia e la guerra di Gaza, tra gli elettori giovani, neri e ispanici minacciano di distruggere la coalizione democratica del Presidente»

L’allarme del New York Times

Il ‘job approval’, l’apprezzamento per il lavoro di Biden sta calando a picco. E questo proprio mentre la campagna per le Presidenziali americane entra nel vivo e Biden annaspa, soprattutto nei cosiddetti ‘battlegrounds’, un pugno di ‘Stati oscillanti’ dove si decideranno le elezioni. Il New York Times, dunque, cerca di capire, con un lungo e dettagliato report, dove e come il Presidente in carica stia perdendo il suo elettorato. L’ analisi proposta offre una chiave di lettura interessante, anche per comprendere le differenze nel processo di costruzione del consenso tra Stati Uniti ed Europa. In sostanza, sentenzia il quotidiano di New York, «il 14% di coloro che hanno votato per Biden, negli Stati indecisi, nel 2020, hanno dichiarato che non lo sosterranno più».

Significa che nei posti che contano, dove si vinceranno i delegati decisivi, Donald Trump è avanti e, di questo passo, probabilmente ci resterà, nonostante i suoi numerosi processi in corso.

‘Disertori Dem’: chi, perché e dove

Quali sono i motivi, cosa percepisce l’americano medio? Il New York Times ha condotto un’estesa indagine, raccogliendo il punto di vista di uno spaccato sociale molto variegato. Il quadro che ne esce fuori, innanzi tutto e in numerosi casi, è quello di una cocente delusione. Biden ha tradito molte aspettative, specie per quanto riguarda, in particolare, «l’inflazione, l’immigrazione e la politica estera».
Disertori. I suoi ex elettori (che dicono di averne avuto abbastanza) sono colloquialmente definiti dal Times come dei ‘disertori’. Una categoria che può diventare mortale per le aspettative di rielezione del vecchio Presidente, dato che farà sentire il suo peso in Stati dove, spesso, si vince e si perde per pochi punti percentuali. Se non per decimali.
Dove. E, infatti, così il giornale spiega la loro dislocazione territoriale; «Complessivamente i disertori rappresentano solo il 6% degli elettori registrati in Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin, secondo i nuovi sondaggi del New York Times, del Philadelphia Inquirer e del Siena college. Ma potrebbero giocare un ruolo decisivo. Includono democratici, repubblicani e indipendenti che hanno votato per Biden nel 2020. Molti sostengono ancora i democratici al Senato, suggerendo che Biden ha ancora una possibilità di riguadagnare il sostegno di alcuni di loro».

‘Porno Trump’ perde di meno

Certo, anche il blocco elettorale di Trump è colpito da una emorragia di indecisi. Ma, proprio in questo sta la differenza: i democratici perdono il doppio del consenso dei repubblicani. Non votare per Trump, non basta a riequilibrare la situazione. Se si tolgono molti più ‘voti vivi’ a Biden, in definitiva chi ha tutto da perdere è lui. Tradotto significa che, stando così le cose, se quel 6% di disertori democratici, semplicemente non voterà per nessuno, allora vincerà Trump. Ecco come valuta la situazione, in base alle interviste, il New York Times: «i disertori di Biden sono più propensi di altri che hanno votato per Biden nel 2020 a dire che l’economia è povera e a volere un cambiamento fondamentale nel modo in cui funzionano le cose. Si tratta più spesso di gruppi di giovani o di ispanici, gruppi che storicamente hanno votato sempre in gran numero per i democratici, ma che in una certa misura adesso si stanno spostando verso i repubblicani. Bisogna anche sottolineare, che non ci sono grandi differenze culturali tra quelli che hanno votato Biden e tra coloro che hanno detto che non lo faranno più».

Il suicidio politico di Gaza

Piuttosto, il vero problema per il Presidente in carica viene da una disaffezione nei suoi confronti, che potremmo definire ‘concentrica’. In politica estera, su Gaza, per esempio, viene attaccato sia da destra che da sinistra. Me è proprio su questo versante che, secondo i ‘polls’ del New Yprk Times, rischia di perdere gli elettori più preziosi. Quei ‘disertori’ che, infuriati per il ‘ferreo sostegno’ a Netanyahu, hanno giurato di non votarlo più e di fargli perdere la Casa Bianca.

18/05/2024

da Remocontro

Piero Orteca

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