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Oltre 20 morti a Gaza: i raid di Israele uccidono bambini e guardie che difendono gli aiuti umanitari

Oltre 20 morti a Gaza: i raid di Israele uccidono bambini e guardie che difendono gli aiuti umanitari

I raid sono avvenuti a poche ore dall'appello dell’Assemblea Onu per il cessate il fuoco immediato. Una richiesta simbolica respinta da Israele e Usa

Nuovi raid israeliani nella Striscia hanno causato la morte di almeno 21 persone: tra loro ci sono diversi bambini e 12 guardie palestinesi incaricate di mettere in sicurezza i camion degli aiuti umanitari a Gaza. Secondo il portavoce della protezione civile, Mahmud Basal, le Idf – che giustificano l’azione spiegando di volere impedire ai militanti islamisti di Hamas di raggrupparsi – hanno preso di mira due case vicino al campo profughi di Nuseirat e a Gaza City.

Le 12 guardie uccise si trovavano invece Rafah, dove erano 7, e a Khan Yunis, dove sono in 5 ad essere morte per gli attacchi. “Quindici morti, tra cui almeno 6 bambini, e più di 17 feriti sono stati recuperati a seguito del bombardamento israeliano” di un edificio che ospitava sfollati vicino a Nuseirat, ha detto. I corpi di altre 6 persone uccise in un bombardamento su un appartamento a Gaza City sono stati trasferiti in ospedale, insieme a diversi feriti, ha aggiunto Basal. I raid sono avvenuti a poche ore dall’appello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha chiesto a larghissima maggioranza un cessate il fuoco immediato e incondizionato nella Striscia. Una richiesta simbolica respinta da Israele e dagli Stati Uniti.

Intanto il capo del Mossad David Barnea ha incontrato ieri a Doha il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, per discutere dell’accordo sugli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia e dei negoziati per il cessate il fuoco. Lo riferiscono oggi due fonti ben informate citate dal Jerusalem Post ricordano che i due si erano già incontrati il mese scorso. La visita di Barnea in Qatar rientra negli sforzi per arrivare a una svolta nei negoziati per un accordo e a colloqui diretti tra Israele e Hamas. L’obiettivo è quello di finalizzare un accordo prima dell’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il 20 gennaio del prossimo anno.

12/12/2024

da il Fatto Quotidiano

Redazione

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