Con Furio Colombo la cultura italiana perde un grande intellettuale di solida sensibilità democratica e antifascista, un grande giornalista che per decenni è stato un esempio di indipendenza.
Protagonista e testimone di un’idea della cultura e dell’informazione al servizio della passione civile e intellettuale e non al servizio dei potenti.
Vogliamo ricordarlo non solo per i suoi lavori da inviato della Rai, per la sua direzione dell’Unità e come fondatore de Il Fatto, ma per il suo essere stato anche un uomo di sinistra e un compagno di strada sempre dalla parte dei più deboli, dei migranti, dei popoli oppressi, contro tutte le ingiustizie.
Lo ricordiamo fin dagli anni sessanta per averci fatto conoscere l'Altra America della protesta per i diritti civili e la guerra. Furio Colombo è stato anche l’unico, ed ultimo, parlamentare ad aver presentato – da solo – una proposta di legge sui conflitti di interessi ed è stato l’autore della legge che ha istituito il Giorno della Memoria in Italia.
Si è battuto fino alla fine contro le politiche di questo governo di destra che hanno reso “l’Italia incivile, crudele e ottusa”. Lo ricordiamo come amico fraterno del nostro compagno Citto Maselli con cui ha condotto tante battaglie per la libertà della cultura.
Rifondazione comunista è vicina al dolore della moglie Alice e della figlia Daria.
14/01/2025
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista