Intervista del presidente russo alle principali agenzie internazionali: «Le ultime iniziative dell’Occidente, compresa la decisione di permettere a Kiev di colpire dentro i confini della Russia, ci stanno portando su una strada con problemi molto seri». «Un passo molto pericoloso», avvertimento pesante con toni quasi gentili.
«La fornitura di armi sofisticate all’Ucraina rappresenta l’impegno diretto dell’Occidente nel conflitto. Noi potremmo darle a Paesi terzi non amici dell’occidente». Le armi nucleari? «Solo se minacciati».
«In Italia non c’è una russofobia da cavernicoli come in altri paesi Ue».
Putin all’ANSA
«Sono le otto della sera quando Vladimir Putin inizia la sua intervista con l’ANSA e altre agenzie internazionali a San Pietroburgo, sua città Natale, nei giorni del Forum economico internazionale», il prologo di Stefano Polli dall’ex Leningrado. Putin non è ‘di periodo breve’, e parla per più di tre ore. E spiega che Mosca ‘potrebbe riflettere’ sul diritto di reagire all’uso da parte di Kiev di missili occidentali contro il suo territorio, fornendo a sua volta le stesse armi «alle regioni del mondo da dove verranno sferrati attacchi a siti sensibili di quei Paesi che forniscono armi all’Ucraina, vale a dire della Nato».
‘Non siate scemi!’
E precisa più volte e in vari modi che non è intenzione della Russia attaccare l’Alleanza Atlantica. È una cosa diversa, accusa. «Vi siete inventati che la Russia vuole attaccare la Nato. Siete diventati completamente pazzi? Guardate al nostro potenziale e a quello della Nato, non siamo scemi, la Russia non ha alcuna ambizione imperiale».
Quartier generale Gazprom
L’incontro con le principali agenzia stampa occidentali avviene al Lachta Center, il quartier generale della Gazprom, un palazzo ultramoderno che si affaccia sul Golfo di Finlandia. «Putin parla con alle spalle una vetrata sul mare, con un molo dove sventolano la bandiera russa, quella dell’Urss e quella dell’impero sovietico», la cronaca politica. «Mentre scorre la notte bianca di San Pietroburgo».
La decisione sui missili non gli è andata giù
«La decisione sui missili, è evidente, non gli è andata giù», annota Stefano Polli. E ad una domanda dell’ANSA Putin risponde anche sulla posizione italiana sull’Ucraina: «Vediamo che la posizione dell’Italia verso la Russia è più contenuta rispetto ad altri Paesi europei e valutiamo questo in modo adeguato». «In Italia -aggiunge il presidente russo- non si diffonde una ‘russofobia da cavernicoli’ e lo teniamo in considerazione. Noi speriamo che quando la situazione riguardo all’Ucraina comincerà a stabilizzarsi, riusciremo a ristabilire relazioni con l’Italia più velocemente che con qualche altro Paese».
Il centro dell’intervista sull’Ucraina
La posizione russa sull’Ucraina è nota ma, questa volta, Putin ha l’occasione di raccontarla in diretta anche ai cronisti occidentali: «Tutti ritengono che sia stata la Russia ad iniziare la guerra, ma invece è iniziata quando c’è stato il colpo di stato in Ucraina». E ripete che la Russia è intervenuta per aiutare le popolazioni russofone «colpite con le armi da Kiev». Putin aggiunge che la guerra potrebbe finire presto e dice anche come: «Se gli Stati Uniti smetteranno di fornire armi all’Ucraina, il conflitto finirà nel giro di due o massimo tre mesi». Ma cosa succederebbe all’Ucraina?
Azzardi di intervento diretto occidentale
L’ipotesi di cui si parla in Europa, con la Francia un passo avanti a tutti, dell’invio di militari in Ucraina per il presidente russo non è una novità. «Gli istruttori militari occidentali sono già presenti sul territorio dell’Ucraina e sfortunatamente per loro subiscono perdite. Ma gli Stati Uniti e gli Stati europei preferiscono rimanere in silenzio».
Armi tattiche nucleari
Anche sulla possibilità dell’uso delle armi nucleari Putin ripete che «la Russia ha una dottrina nucleare la quale prevede che tutti i mezzi possano essere usati soltanto per rispondere ad azioni che minacciano la sovranità e l’integrità territoriale del Paese». E aggiunge: «L’unico Paese ad aver usato l’arma nucleare sono gli Stati Uniti. Quindi facciamo in modo di evitare la minaccia dell’uso di questo tipo di arma».
Disinformazione elettorale russa
Putin nega l’uso della disinformazione da parte della Russia in vista delle elezioni europee e risponde anche sulle elezioni americane. «Per la Russia non importa chi vincerà le elezioni negli Usa e Mosca non ha mai avuto una relazione speciale con Donald Trump. Ma nei suoi confronti c’è una ‘persecuzione giudiziaria’. D’altra parte gli Usa non combattono per l’Ucraina ma per la propria leadership nel mondo, e per questo non vogliono che la Russia prevalga».
Sbarco in Normandia Macron truffatore
Dopo più di tre ore di domande e risposte Putin saluta rispondendo ad una domanda sulle celebrazioni dello sbarco in Normandia: «È una festa ma sembra che noi russi siamo estranei, eppure abbiamo dato il maggior contributo di morti e di sacrifici. Non siamo stati invitati. Soltanto i truffatori possono cambiare le carte in tavola». Il messaggio a Macron non poteva essere più chiaro.
06/06/2024
da Remocontro