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Rilevazioni ISTAT 2025: in Italia una donna su tre ha subito violenza

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Attualità

26/11/2025

da Pressenza

Giovanni Caprio

L’indagine sulla violenza contro le donne, denominata “Sicurezza delle donne”, che è armonizzata a livello internazionale e produce dati comparabili a livello europeo, è frutto della collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio (sulla base dell’Accordo Istat – DPO del 2017).

Nel 2025 mostra che il numero di vittime di violenza fisica o sessuale nei cinque anni precedenti l’intervista è sostanzialmente stabile rispetto allo stesso dato rilevato nel 2014, ma con importanti aumenti delle violenze subite dalle giovanissime (16-24 anni).

Attraverso interviste rivolte a un campione rappresentativo di donne, questo strumento di rilevazione permette di conoscere l’ammontare delle vittime della violenza maschile, includendo anche le esperienze subite e mai denunciate alle autorità, ovvero il sommerso della violenza, nel 2025 ancora elevatissimo.

“Si può affermare che la violenza rilevata sia ancora molto sommersa – sottolinea l’ISTAT – Considerando le donne che hanno subito più violenze nella loro vita da parte di qualsiasi autore, il 13,3% (circa 537mila donne) ha denunciato almeno una delle violenze fisiche o sessuali che ha subìto. I livelli di denuncia sono molto bassi soprattutto per le violenze fisiche o sessuali perpetrate dal partner attuale (circa 9.800 vittime, il 3,8% di quelle con partner attuale), mentre sono le violenze da ex partner ad essere maggiormente denunciate (circa 286mila, pari al 19,1% delle vittime di queste violenze), così come gli stupri, le forme più gravi della violenza sessuale”.

Le donne italiane dai 16 ai 75 anni di età che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita (a partire dai 16 anni di età) sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%).

Il 18,8% ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, a subire stupri o tentati stupri sono il 5,7% delle donne.

Il 26,5% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciuti. Considerando le donne che hanno un partner o lo hanno avuto in passato, sono il 12,6% le donne vittime di violenza fisica o sessuale nell’ambito della coppia. Dai partner si subisce anche violenza psicologica (17,9%) e violenza economica (6,6%).

Il quadro fornito dai risultati dell’indagine evidenzia una maggiore consapevolezza dei rischi da parte delle donne; si registra, infatti, una diminuzione delle esperienze di violenza subite dal partner attuale, sia di natura fisica e sessuale sia psicologica ed economica. Una maggiore consapevolezza si manifesta anche nell’aumento delle vittime che considerano un reato quanto hanno subito e di quelle che ricercano aiuto presso i Centri antiviolenza e i servizi specializzati, soprattutto per le violenze subite da parte dei partner.

Rimangono stabili invece i comportamenti di denuncia (10,5% le vittime che hanno denunciato la violenza subita da parte dei partner o ex partner negli ultimi cinque anni), diminuiscono le violenze che hanno comportato delle ferite e per cui si teme per l’incolumità della propria vita.

Le donne più a rischio sono le giovanissime e le donne con problemi di salute.

Considerando la diffusione delle violenze fisiche e sessuali negli ultimi cinque anni, le donne nubili sono le più esposte al rischio di subire violenza: sono circa il doppio le nubili che subiscono la violenza sia dai partner (7,9% rispetto al 3,9% del valore medio, calcolato sulle donne con partner attuale o precedente) sia dai non partner (19,1% contro 8,7%).

Seguono le donne separate o divorziate (10,3%) che, sebbene presentino tassi minori rispetto al 2014, subiscono livelli più elevati di violenze da parte dei partner (5,7%, a fronte di una media del 3,9%). Al contrario subiscono meno violenze da uomini non partner (5,6% contro 8,7% della media), confermando la maggiore esposizione alla violenza all’interno della relazione di coppia.

Percentuali più alte della media si riscontrano per le studentesse (36,2%) e le donne più giovani di 16-24 anni (37,6%) e 25-34 anni. Lo stesso avviene anche per le laureate (13,9%) e le diplomate (12,2%).

Le donne che hanno dei problemi fisici (riferiscono di stare male o molto male, hanno limitazioni dell’autonomia personale o hanno malattie croniche) sono pari a 6milioni 500mila (il 32,5% delle donne di 16-70 anni). Il 36,1% dichiara di avere subito violenze fisiche o sessuali (circa 2milioni 350mila), con una percentuale più elevata rispetto al valore medio (31,9%). La violenza fisica o sessuale è più frequente tra chi dichiara di sentirsi male o molto male (38,8%, 332.783), chi è affetto da malattie croniche (37,1%, 2.109.160) e chi ha limitazioni gravi (39,4%, 230.074). Considerando invece le violenze subite negli ultimi cinque anni, è minore la prevalenza delle donne che hanno problemi di salute e subiscono violenza (9,5%, 540.560 donne, rispetto all’11% del dato medio). Sono circa 60mila le vittime in cattiva salute, circa 39mila hanno limitazioni gravi e circa 479mila segnalano malattie croniche.

 

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