Hezbollah la scorsa notte e questa mattina ha risposto con il lancio di almeno 85 missili a medio raggio ai continui attacchi che ha subito nei giorni scorsi da Israele e che hanno ucciso oltre 80 persone in Libano tra cui alcuni suoi comandanti militari. In un comunicato il movimento sciita ha affermato di aver preso di mira anche la base militare e l’aeroporto di Ramat David nella regione di Haifa “con decine di razzi Fadi-1 e Fadi-2”. Successivamente sono state colpite aree intorno ad Haifa con danni gravi ad alcune abitazioni. Non si segnalano vittime.
Nella sua breve dichiarazione trasmessa dal canale tv Al-Manar, Hezbollah specifica che questi attacchi sono “una risposta alle ripetute aggressioni israeliane contro varie regioni libanesi”. Non menziona però l’assassinio di diversi dei suoi comandanti militari venerdì pomeriggio in un bombardamento israeliano contro la periferia meridionale di Beirut, che ha causato 45 morti. Non menziona nemmeno le esplosioni di cercapersone e walkie-talkie martedì e mercoledì in tutto il Libano.
Questo attacco di Hezbollah è il più a lungo raggio dall’inizio del conflitto tra il partito sciita e Israele dal 7 ottobre, quando il movimento sciita ha cominciato una guerra di logoramento a bassa intensità in sostegno di Gaza sotto attacco. Il conflitto tuttavia è progressivamente salito di livello e il governo israeliano ha ordinato di lanciare attacchi sempre più profondi e letali in Libano.
La radio israeliana afferma che gran parte dei razzi sono stati intercettati e abbattuti dalla difesa antiaerea, anche quelli giunti dall’Est, assieme ad alcuni droni, lanciati con ogni probabilità da gruppi alleati di Hezbollah. Le immagini che circolano sui social media mostrano incendi in alcune strade israeliane.
Le prossime ore saranno fondamentali per capire le intenzioni di Israele che sta martellando con la sua aviazione il Libano del sud e afferma che intensificherà gli attacchi nelle prossime ora. Si teme l’invasione di terra del Libano.
22/09/2024
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